SESSA, CONSORZIO DI BONIFICA: SIAMO ALLE SOLITE, SIAMO ALLE COMICHE…SIAMO ALLA TRAGEDIA

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   –   di Salvatore Zinno

Siamo alle solite al consorzio di bonifica, perché i dipendenti, con il mese di gennaio 2019 sono arrivati a quarantacinque stipendi non incassati e continuano a svolgere le mansioni di “donne delle pulizie” perché si puliscono da soli gli uffici di via delle Terme.

Siamo alle comiche, perché sulla sedia di commissario straordinario regionale, indicato personalmente da Gennaro Oliviero, siede saldamente dal mese di agosto l’avvocato Ciro Foglia, il quale oltre a non avere nessuna esperienza nella gestione di un Consorzio di Bonifica, specialmente in un consorzio disastrato come quello di Sessa attanagliato da oltre 40 milioni di debiti, non ha prodotto nulla di nulla se non contribuire ad aumentare il debito dell’ente ed aggravare l’assetto idrogeologico del territorio; sotto la sua gestione, infatti, sono stati eseguiti  lavori di manutenzione solo di qualche centinaio di metri di canali a fronte dei 600 kilometri in gestione al consorzio aurunco. Si racconta anche che l’Avv. Foglia abbia chiesto, nero su bianco, all’ufficio agricoltura della Regione Campania, quanto si sarebbe dovuto  auto-liquidare (dalle casse vuote del  consorzio) per il suo disturbo per aver tenuto saldo il timone dell’Ente sessano; e a questo quesito la regione avrebbe risposto con un organizzato parere il cui senso sarebbe stato: “arrangiati”!

Siamo alla tragedia, perché il fato (e chiamiamolo così) a volte si accanisce e il diavolo ci mette la coda. È stata presentata in questi giorni, una articolata denuncia per il furto di rame ai danni del Consorzio. Il fatto è avvenuto in un impianto di irrigazione nelle campagne del comune di Sessa. Impianto abbandonato all’incuria nonostante fosse nuovo di zecca, in questo scenario i ladri hanno potuto agire indisturbati e mettere a segno il colpo dell’anno. Infatti è stato asportato il cosiddetto “oro rosso” per un valore che supera i trecentomila euro.

Non paghi dell’impresa record e del ricco ed irripetibile bottino, questa notte i soliti ladruncoli hanno cercato di razziare anche un altro impianto idrovoro, nei pressi di baia domizia…ma questa volta sono stati messi in fuga forse da alcuni passanti.

In tutto questo, la Regione Campania, il Prefetto e tutti i politici che a più riprese e all’occorrenza si sono interessati delle sorti del CAB cosa fanno, cosa pensano e cosa provano?

Un sentimento su tutti dovrebbe essere la vergogna; vergogna per aver lasciato al completo sbando un territorio ed un ente pubblico fondamentale per l’agricoltura e per la prevenzione del rischio idrogeologico.

Vergogna, soprattutto, per aver lasciato in brache di tela il consorzio e per averlo, così, esposto ai predoni che infestano questa nostra regione.

Vergogna per aver consentito l’ennesimo sperpero di soldi dei contribuenti.

1 commento

  1. in regione come il Trentino ciò non sarebbe mai avvenuto , eppure anche loro hanno degli scheletri negli armadi , non sono dei santi , insomma . Però hanno saputo trasformare la miseria perchè geograficamente il Trentino è una terra molto difficile ,in una grande ricchezza partendo dall’agricoltura e l’esempio da gustare sono le mitiche mele , i piccoli frutti , gli ortaggi e sono bravi persino a produrre le albicocche e le ciliege , il miele , ectc . I nostri agricoltori sono degli eroi e delle eccellenze , dei maestri da farci invidiare ed invece per degli incapaci che vengono messi nel consorzio di bonifica proprio perchè incapaci , la Campania e la sua terra soffre ma gli agricoltori muoiono .

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