ASL, ORA DI RICREAZIONE, QUALCUNO SI DIVERTE CON LE APP…

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asl caserta a ASL, ORA DI RICREAZIONE, QUALCUNO SI DIVERTE CON LE APP…(f.n.) –  Dopo aver invitato i cittadini a “Prevenire la Salute” e quindi ad ammalarsi al più presto, ora il Dirigente del Servizio Informatizzazione dell’Asl, si è prodotto in un’altra bella “penzata”! Naturalmente, sempre con l’imprimatur dell’Accademia della Crusca. Infatti…dopo aver prodotto una seria indagine sul proprio target di riferimento, una popolazione per lo più anziana e praticamente priva di dimestichezza con le nuove tecnologie della comunicazione, cellulari, pc, etc., cosa fa il nostro genio nazionale?, si inventa un nuovo servizio per l’utenza che voglia accedere agli ambulatori dell’azienda sanitaria. Et voila!,  crea di sana pianta un’App., chiamata e-Cupt,  applicazione da scaricare sul proprio telefonino, e che consentirà di informarsi sui tempi di attesa, prenotare, ed in futuro eventualmente pagare la prestazione ambulatoriale. Non fa una piega, nulla da dire, i cittadini di Caserta Canaveral, pardon, Cape Canaveral, da un pezzo non aspettavano altro! Ma… il mago della comunicazione tecnologica, pubblicizza che “e-Cupt è la nuova App dell’Asl di Caserta per offire (sic!) ai pazienti un sistema per prenotare…etc. etc.”. Inoltre, dopo aver offirto questo nuovo sistema, sempre attraverso la costosissima locandina, invita gli utenti a “Saltare la coda agli sportelli!”. Non ad “evitare” la coda agli sportelli, ma li invita a “saltare”. Un messaggio comunicazionale di tutto rispetto. Laddove, sia negli uffici postali, sia in quelli pubblici, sia con le doppie file nelle strade, è già ampiamente diffusa la cultura del più furbo, pertanto, sarebbe auspicabile, da parte di Dirigenti della Pubblica Amministrazione, che attraverso una propria ed arbitraria e personale “psicologia della comunicazione”, non andassero a rimescolare oltremodo nel torbido delle cattive abitudini. Ma perché in chez nous nessuno si limita al proprio mestiere?, sempre che siano in grado di farlo, ovviamente!, e se sono laureati in culinaria e sintassi applicata, per quale motivo fanno tutt’altro? Evviva la Comunicazione Istituzionale! Hasta l’Applicaciones!

4 Commenti

  1. Buon giorno,
    purtroppo o per fortuna , per il lavoro che svolgevo, mi ritrovavo a girovagare perl’Italia divenendo stanziale in una città per almeno 6 mesi.
    Ne ho viste di tutte i colori, ed essere donna in questo paese è dura, mi creda.
    Ho letto l’articolo, e devo dire di aver avuto la riprova di cio’ che affermate dato che ho ricevuto la telefonata di una signora che voleva prenotarmi per lo screening.
    In prima battuta, devo ammettere che credevo fosse uno scherzo, dato che a stento riuscivo a comprendere cio che mi si diceva.
    Poi una volta capito che di scherzo non si trattava, mi sono resa conto che avevo come interlocutrice (una donna) che passava dal “voi” al “tu” senza passare per il Lei. La cosa che mi ha enormemente infastidito è stata , oltre la mancanza di una qualsiasi forma di rispetto, la marcata ignoranza e difficoltà di espressione che questa persona aveva. E non parlo del parlare in dialetto, ma dalla impossibilità da parte sua di costruire una frase. Penso ai miei figli in cerca di lavoro e con una laurea in tasca e mi rendo conto che in questa piccola Italia l’andazzo purtroppo è questo.
    Mi scuso per lo sfogo.

    • Devo dire che una cosa simile è successa anche a me e sono uomo che aveva una signora chiamato per mia moglie per prendere un appuntamento. Non è stata gentile e alla fine ho sentito che ha riso di me. Sono andato al palazzo della salute per chiedere spiegazioni e mi hanno detto che sono persone di fuori che non lavorano la.
      Posso pure essere lento e capire le cose ma non si devono permettere di offendere.
      e poi vorrei sapere perhe fanno lavorare le persone di fuori gli extra comunitari al posto delgli italiani

  2. Sta dando per scontato che una persona anziana non sappia usare un applicazione, mettiamo caso che sia anche così, ma hanno sicuramente figli e nipoti pronti ad aiutarli.
    Non ci trovo nulla di male a inserire in un contesto sociale come Caserta un applicazione che aiuta le persone a prenotare visite. Veda che già applicazioni come quelle delle poste italiane utilizzano questo metodo, quindi perchè lamentarsi per questa dell’asl?
    E’ un metodo alternativo ai sistemi di prenotazione che ci sono già, quindi gli “anziani” possono pur sempre recarsi al CUP.
    Scriva di qualcosa un po’ più utile alla comunità.

    • Gentile signore….se tutto ciò che scrivo, ma proprio tutto, fosse utile alla società, lei oggi non avrebbe avuto alcuna possibilità di criticarmi, giusto?, come vede, anche questa volta, paradossalmente, sono stata utile a qualcosa. Grazie

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