ASL , ADDA FINÌ A PAZZIELLA D’ ’E CREATURE

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Quando Il Cerusico nelle proprie elucubrazioni mentali ha più volte segnalato che la gestione popolar-casareccia dell’Asl di Caserta, tutto ha fatto tranne che rivolgere il suo sguardo ai pazienti, ai cittadini-utenti-contribuenti, ha sempre cercato di documentare quanto andava ad asserire. Carta canta!  Who? What? When? Where? Why? La regola giornalistica delle 5 W è anche utilizzata nel problem solving per la mission e, con alcune modifiche, nella pianificazione dei processi aziendali (Azienda Sanitaria). Sehh! E che r’è?Previeni la salute….(!)”, “Reparto (ambulatorio) di Senologia…(!)”; “Mortalità…è alta l’assistenza (!)”; Con l’App….salta la fila (!)”; “Prevenzione a Caianiello (!)”.1 cer ASL , ADDA FINÌ A PAZZIELLA D’ ’E CREATUREMa ripercorriamo per un attimo quanto prodotto fino ad oggi in questa mirabiliante gestione. Partiamo, ad esempio, come summa dei risultati gestionali, da quanto è stato portato sul tavolo della Prefettura dalle Organizzazioni Sindacali. In data 5 giugno 2019, come già peraltro fatto per ben due volte fin dal lontano mese di aprile 2018 e, ad oggi, non è stata presa nessuna determinazione in materia di Atto Aziendale, di Piano Triennale, di Fabbisogno Personale, di Contrattazione Decentrata, di Assenza di Definizione della Retribuzione di Risultato, di Mancata Riorganizzazione dei Presidi Ospedalieri, di Stabilizzazione del Personale Precario, etc. etc.. Tutti argomenti che vertono per lo più in via precipua al Direttore Sanitario, Dr. Arcangelo Correra! Ma quando mai!? Infatti è tanto efficace il problem solving, che si chiudono fino a settembre gli Ambulatori di Ginecologia del P.O. di Sessa A.! Non prima, però, di essersi fatti sequestrare dai NAS l’intera struttura! E come non segnalare l’intervento di un altro Sindacato quando afferma che “Questa Organizzazione, visti i recenti fatti accaduti e riportati anche dalla Stampa Cittadina, chiede di conoscere lo Stato dell’arte sul Servizio di Psichiatria di Caserta. Siamo venuti a conoscenza che il Servizio di SPDC è chiuso dal 2017, che le uniche rimaste aperte nel vasto territorio Casertano sono quella di Aversa e di Sessa Aurunca, con tutti i disagi che comporta questo stato di cose per i familiari dei pazienti”. Mission Aziendale”. Ed ancora, l’ultima Interrogazione ad opera di un Consigliere Regionale del territorio che per “l’ennesima volta torna a sostenere la battaglia dei lavoratori precari. Un’interrogazione che punta i riflettori sulla situazione evidenziatasi all’Asl di Caserta, dove con una recente nota la Direzione Generale ha comunicato che la quota del personale destinato alla stabilizzazione è pari a 220 unità a fronte delle 348 che erano state annunciate in precedenza”. Forse l’Onorevole non sa che i “plutocrati”, presi dalla foga di arruolare figli, nipoti, mogli, fidanzate e cummarelle, non si rendevano conto di sfondare il plafond stabilito! A fronte di tutto ciò hanno anche bandito “la manifestazione di interesse” da parte dei precari! E che fine ha fatto il concorso? L’elenco sarebbe oltremodo lungo. Basti vedere, per rendersi conto dell’efficacia della gestione De Biasio, le decine di migliaia di utenti che affollano il Pronto Soccorso dell’AORN di Caserta!!! Vuoi vedere che sono cittadini che provengono da Latina, Siena, Rimini o Padova e non dal territorio dell’Asl? Una sorta di scambio assistenziale, visto che l’Asl di Caserta ha prodotto in questi ultimi tre anni un trend esponenziale di debito e di tassi di fuga di ben 70.000.000 di Euro verso altre regioni d’Italia! Record nazionale!2 cer ASL , ADDA FINÌ A PAZZIELLA D’ ’E CREATURE

Ora, se sono questi (pochi) esempi  di problem solving della mission aziendale”, a noi inermi cittadini, ci piacerebbe sapere, alla luce del Decreto Calabria, alla luce degli Elenchi Nazionali, dove figurano (con che coraggio!?) anche De Biasio, Correra e Blasotti, con quali criteri di logica sanitario-manageriale, la Commissione preposta, voglia o possa valutare queste “performances” di cotanto valore sociale e meritocratico!!! Abbiamo tutto il sacrosanto diritto di saperlo! Non fosse per il fatto che, in caso di necessità, già ci attrezzeremmo (anche economicamente) per una adeguata assistenza sanitaria in quel di Siena, di Padova, di Milano. Insomma, il destino delle popolazioni del Sud da sempre, fin dall’800, costrette a cercare fortuna emigrando verso altri lidi. ‘O popolo o vò, diceva qualcuno….. ma quando il popolo è soggiogato dalle scelte di politici scellerati quanto i loro prescelti, il popolo nulla può. “……adda finì a pazziella d’ ’e creature”.

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