CASAGIOVE IN SCENA, STASERA IL DEBUTTO DE “I RICOMINCIO DA ME” DIRETTI DA DINO GAZZILLO

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a cura di Giovanna Longobardi

LOC dino CASAGIOVE IN SCENA, STASERA IL DEBUTTO DE I RICOMINCIO DA ME DIRETTI DA DINO GAZZILLO
Manifesto della commedia

CASAGIOVE – Stasera, sabato 6 luglio alle ore 21.30, presso il Quartiere Militare Borbonico di Casagiove, debutterà sul palco della rassegna artistica “Casagiove in scena” III edizione, la Compagnia Teatrale I Ricomincio da me con una commedia brillante in due atti per la regia di Dino Gazzillo, dal titiolo “Siamo tutti Masaniello”.

Un lavoro emotivamente complesso che segna il trionfale ritorno della compagnia teatrale dopo il grande successo di pubblico e di critica dell’opera rivisitata dedicata alla vita di Sant’Antonio e portata in scena due anni fa. Dino Gazzillo con il suo pool di attori stavolta spalancano le porte della storia per tessere una trama che si sviluppa intorno ad un intreccio di vite. Il primo atto  prende spunto dai moti rivoluzionari che stravolsero la città di Napoli intorno alla prima metà del Seicento, quando il pescatore Tommaso Aniello d’Amalfi, il rivoluzionario conosciuto come Masaniello, spinse la popolazione della città ad insorgere contro il governo vicereale spagnolo, colpevole di aver agito senza tener conto delle reali esigenze della gente. La morte di Masaniello, però, non sancisce la fine di quel personaggio dai tratti comici, politici, storici ed artistici, che nel corso della storia, attraverso una sorta di reincarnazione, ritorna a ripresentare il conto ai poteri forti, oramai sempre più distanti dal raggiungere regni di consapevolezza. Da Napoli a Casagiove e dal passato al presente, sull’onda nostalgica di una cittadina che ricorda i suoi figli, radunati sotto uno storico lampione, riaffiora la figura di Leonardo contornato dalla sua schiera di amici in contrapposizione alle figure istituzionali del farmacista e dell’avvocato del paese. Tutti sono coordinati e legati da Kronos e Penelope, garanti dell’equilibrio metafisico del divenire del tempo e della razionalità dell’essere. Siamo tutti Masaniello è un’opera di riflessione collettiva, in cui la cornice è costruita dai dialoghi incentrati sulla deriva politica raggiunta. Un copione ad hoc in cui si ricalca la voglia di libertà e di giustizia di personaggi quali Renato, Francesco e Filippo. Saranno loro, infatti, insieme a Leonardo a sottolineare le conseguenze di una gestione politica disfunzionale, a denunciare i complottismi di potere, a rimarcare la pericolosità di un’oligarchia – come quella del farmacista e dell’avvocato –  chiusa nel proprio egoismo e a far riemergere i tratti di un popolo assopito, confuso e immobile nel proprio adeguamento alle strutture dettate dai “burattinai”. Masaniello, la sua essenza, si traduce dinanzi a  questo scenario, come una forza che si consuma in un Pulcinella di scarpettiana memoria. Un’anima insoluta in continua ricerca di un risveglio identitario, di una speranza collettiva e di una giustizia sociale. Ardori del pensiero che spesso vengono derisi, nel tentativo riuscito di addomesticare quella pericolosità, e che spesso hanno condotto l’individuo troppo lucido ad essere rinchiuso tra le pareti di un manicomio. Dino Gazzillo e la Compagnia teatrale Ricomincio da me esordiscono così, con un’opera intensa ed impegnata, dall’ironia pungente e garbata, che richiama alla mente il pensiero della grande filosofia sul valore dell’esistenza e che criticamente, guardando l’ultima fotografia politica del paese, mi conduce sulla starda di Machiavelli quando nel suo “Il Principe” decantava: Colui che viene al Principato con l’aiuto de’ grandi, si mantiene con più difficultà, che quello che diventa con l’aiuto del popolo; perchè si trova Principe con di molti intorno che a loro pare essere eguali a lui; e per questo non gli può nè comandare, nè maneggiare a suo modo […]”.

Gli interpreti di “Siamo tutti Msaniello” sono: Vincenzo Masiello, Giulia Fantaccione, Ennio Ciancio, Maria Bencivenga, Ylenia Latora, Dino Gazzillo, Mina Romano, Michela Perrotta. La commedia è dedicata alla memoria di: Filippo e Silvio Fiorillo, Pasqualino Galvan, Francesco Gravina, Renato Franzese, Lello Flamia e tanti altri che dormono sulla collina.

L’ingresso è libero. e 3 Accent 6;