CELLOLE, ANNUNCI E “MERITI IMMERITATI”… L’AMMINISTRAZIONE CERCA DI USCIRE DALL’ANGOLO DELL’AFFAIRE “PANTANO VILLAGE”

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di Giulia Bosco

compasso sarno CELLOLE, ANNUNCI E “MERITI IMMERITATI”... L’AMMINISTRAZIONE CERCA DI USCIRE DALLANGOLO DELL’AFFAIRE “PANTANO VILLAGE”

È di poche ore fa il comunicato stampa della Sindaca di Cellole, Cristina Compasso, con il quale si annunciavano grandi successi nella lotta all’abusivismo nel suo comune (https://www.appiapolis.it/2019/07/16/59315/ ).

2 5 CELLOLE, ANNUNCI E “MERITI IMMERITATI”... L’AMMINISTRAZIONE CERCA DI USCIRE DALLANGOLO DELL’AFFAIRE “PANTANO VILLAGE”Subito si è accodato il consigliere comunale con delega all’ambiente, Umberto Sarno, con un suo personale pensiero affidato al web, dove si loda per l’intensificazione dei controlli che ha portato al sequestro di due cantieri nel Pantano di Cellole.

Nei giorni scorsi, questo giornale, ha raccontato una situazione leggermente diversa da come la dipingono oggi i due bravi amministratori cellolesi; cioè, abbiamo raccontato di come il Pantano di Cellole, sottoposto dal 1984 al vincolo della legge Galasso e quindi assolutamente inedificabile, abbia subito una massiva aggressione edilizia che ha portato ad avere un numero imprecisato di abitazioni che oscilla dalle duemila alle cinquemila, a seconda delle fonti.

Lo stesso Sarno, consigliere comunale di Cellole dal 2001, si accorge solo oggi che in quell’area, il comune che lui rappresenta ha rilasciato oltre 800 concessioni in sanatoria per quegli immobili che mai avrebbero dovuto essere poggiati su quelle zolle di terreno paludoso. Questa constatazione è stata condivisa dallo stesso Sarno, nel corso della pubblica audizione in settima commissione Ambiente della Regione Campania; pertanto è un dato ufficiale che viene messo agli atti e a futura memoria.

Detto ciò, ci viene da domandare – nuovamente – al consigliere Sarno, come sia stato possibile che l’ufficio condono del suo comune, di cui lui è consigliere da decenni, abbia potuto rilasciare le suddette concessioni in sanatoria (https://www.appiapolis.it/2019/07/09/la-regione-campania-certifica-che-gli-amministratori-comunali-di-sessa-e-cellole-sono-dei-parolai/ ); oltre a reiterare il consiglio di studiare un po’ di più la geografia del suo paese in merito ai canali che lo attraversano.

Tornando al tema iniziale, ovvero agli annunci del sindaco e del consigliere sulla efficacia della’attività investigativa della polizia locale, ci viene da sorridere perché ci sono state segnalate alcune incongruenze. Una per tutte è legata alle parole della sindaca e del suo consigliere. Quando loro usano termini come: “grandi risultati…intensificazione dei controlli…”, sottacciono il fatto che il sequestro dei due cantieri da loro annunciato è frutto della inchiesta del TGR Campania dell’11 luglio scorso; infatti i due cantieri sequestrati proprio ieri dalla Polizia Locale cellolese sono gli stessi che compaiono nel servizio giornalistico della RAI.

È mai possibile che un comune piccolo come quello di Cellole, debba essere oggetto da oltre trent’anni, di uno sfregio edilizio come quello perpetrato nella località Pantano e nessuno degli organi addetti alla sorveglianza se ne sia mai accorto, consentendo la nascita di un vero è proprio villaggio abusivo che ospita migliaia di persone?

È mai possibile che questo villaggio abusivo, sia stato in parte legittimato sempre dagli uffici dello stesso comune con il rilascio delle concessioni in sanatoria?

È mai possibile che la polizia locale o l’ufficio tecnico, si debba accorgere di un cantiere abusivo a quattro passi dai loro uffici solo per averlo visto in televisione o per le segnalazioni di qualche privato cittadino?

Vantarsene anche, prendendosene i meriti rende perfettamente la cifra di come si sia giunti alla situazione odierna. Incapacità politica sommata ad interesse elettorale con una spruzzata di tornaconto economico per pochi eletti: tecnici, rivenditori di materiali edili ecc, che nel corso degli anni hanno tratto tutto il vantaggio possibile dalla realtà della bidonville del “Villaggio Pantano”.

È proprio su questi temi che si sta interrogando in queste ore il popolo del web, che ha sviluppato interessanti discussioni sulle pagine face book afferenti la località di Baia Domizia.

La speranza è che non resti solo uno sfogo multimediale, ma gli interrogativi con gli atti consequenziali se li pongano anche gli organi inquirenti.

Ai politici locali, si consiglia prudenza…l’estate finirà da un momento all’altro lasciando il campo a improvvisi temporali, e chi non ha vigilato a dovere, si bagnerà!