OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 55

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(f.n.) – Tempo di riflessione…facciamo quattro conti e due controlli incrociati alla luce delle ultime “mazzate” che, senza sconto, sono arrivate sulle spalle di chiunque abbia avuto dignità sufficiente per avvertirne il peso e l’umiliazione, anche se estraneo alla vicenda. Nessuno può restare indifferente, infatti,  perché il Sant’Anna e San Sebastiano, ci rappresenta e ci distingue, sempre ed ovunque, nelle nostre debolezze, nelle nostre eccellenze e nelle nostre iniquità. Ed un sindaco, massima autorità sanitaria, che continua a sorridere in modo perenne e mostra indifferenza totale, se un altro scandalo travolge l’Ospedale della città che governa… rappresenta e traduce esattamente, quello che intendiamo, quando parliamo di senso di appartenenza inesistente e solidarietà al macero. E adesso interroghiamoci sui fatti…Se un bel giorno non ci fosse stata una indagine sul “camorrista fantasma” Pasquale Scotti e non si fosse reso necessario, mettere sotto controllo il telefono di sua sorella, a quest’ora l’allegra combriccola della Patologia clinica, avrebbe continuato a truffare l’azienda e quella che si rappresenta come “la buona fede” del mondo circostante?, ed intorno e nelle sfere superiori dell’allegra combriccola tutti sordi, ciechi e muti?…Se un bel giorno un nuovo coordinatore del comparto, non si fosse accorto che nel reparto di Ortopedia, vi era un ripostiglio al cui interno si trovava un numero inverosimile di protesi scadute e non avesse, giustamente, voluto prendere le distanze da qualcosa che somigliava, molto da vicino a “nu mbruoglio” , di quelle protesi “in eccesso”, nessuno avrebbe saputo nulla e molto probabilmente a breve, si sarebbe reso necessario un altro ripostiglio o qualcuno avrebbe dovuto decidersi a smaltirle…a meno che non vi sia in programma  un “museo dell’archeologia protesica”, ma questa scusa non è ancora venuta in mente a nessuno…  Riteniamo quindi che, anche in Ortopedia come in Patologia Clinica, nelle vicinanze e nelle sfere superiori dei diretti responsabili, siano tutti sordi, ciechi e muti. Ed abbiamo motivo di ritenere che le tre limitazioni siano croniche, visto che nessun segno di attenzione particolare alla vicenda, è giunto dalla direzione generale…Eppure risulta, ad esempio, assai strano che un tecnico part time tenga il registro delle protesi… Ma nessuno fiata…allo stesso modo in cui nessuno, guarda caso, ha fiatato in questi anni…E’ stata avviata una indagine interna?,  o si attende, tutti insieme appassionatamente, che tra qualche anno, arrivino le forze dell’ordine a scoperchiare il tutto, e così possiamo fare oooh!?  Sullo sfondo delle due inquietanti vicende, si agitano intanto, altre inquietanti amenità…sulle quali grava un altrettanto inquietante silenzio…Cartelle sparite, cartelle fotocopiate e gestite in danno di …procedimenti disciplinari di cui non si sa nulla… ed uno strano appiccicoso clima di attesa che… tutto ritorni al posto giusto e si possa ricominciare…Hasta el Domingo!

6 Commenti

  1. Ogni volta che leggo questo giornaletto mi sbellico dalle risate,si continua a buttar fango su quest’azienda che per altro è quella dove lavorate. Scrivete con tanta di quella rabbia da rompere le tastiere,nel laboratorio sono state tirate in ballo persone che non c’entrano nulla ,in ortopedia che io sappia prima c’erano due caposala tra cui uno che si occupava di sala operatoria e quindi di protesi suppongo ma voi continuate a pubblicare ed a scrivere come se non ci fosse un domani. Vorrei proprio vedervi nei vostri reparti se lavorate come dovreste,dato che qui commentano sempre le stesse persone (chissa’ se è il vostro vero nome poi). andatevi a fare un bagno che siamo ad agosto,frustrati .

    • Gentile Giovanna, il fatto che lei si sbellichi dalle risate è esattamente il nostro obiettivo… altrimenti perché mai dovremmo affannarci tanto? Molto probabilmente ciò che la diverte maggiormente è quel senso del pudore che ci impedisce di fare “nomi e cognomi” ma forse a lei questo tipo di discrezione è sconosciuto e non avendo elementi per comprendere ed apprezzare, ride…anzi si sbellica addirittura…

  2. Per i sindacalisti non è stato usato lo stesso metro. E loro se ne vantano pure. Alla faccia dei lavoratori

  3. Egr.Dott.ssa,mi mancavano la questione cartelle o fotocopie,pensavo che erano solo dicerie aziendali ma a come scrive quindi è un fatto realmente accaduto? E la direzione ha mosso un dito? Ha aperto inchiesta?Sicuramente in giro c’è aria di attesa del nuovo DG,strane sensazioni,aria di promesse di ritorsioni e mi auguro chi le subisce la pronta denuncia alle autorità competenti.In tutta questa storia ci vanno di mezzo coloro che usufruiscono dell’ospedale,le persone sane che ci lavorano dentro.

  4. Su gran parte delle vise sottolineate dal memoriale , come Organizzazione Sindacale Nursind abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti , ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta in merito . Come anche alla ASL di Caserta abbiamo chiesto attraverso un accesso civico generalizzato di conoscere tutti i progetti svolti e quelli in essere e con quando codice di marcatura venivano identificate le ore di lavoro di detti progetti ma anche in questo caso le risposte tardano a venire . È indubbio che il territorio Casertano rispetto ai problemi della Sanità abbia urgente bisogno di una classe dirigente in grado di pianificare ed organizzare . La politica c’he dovrebbe prestare maggiore attenzione ai territori è venuta meno in questa visione partecipativa . Se si pensa che ben 17 anni fa si pose la prima pietra per il Policlinico e di Fondi Pubblici questa opera nel corso di questi anni ne ha ricevuti Adesso ne arriveranno altri 22 milioni ma lo stato dell’arte resta uguale qualcuno qualche risposta dovrebbe darla , la Magistratura ordinaria è quella contabile dovrebbero porsi qualche domanda . Adesso tutti a fregiarsi dei fondi per l’Edilizia Sanitaria per carità , noi per primi abbiamo sottolineato che la rete Ospedaliera fa acqua da tutte le parti da un l’unto di vista strutturale e che andavano messi a norma . Noi non condividiamo la scelta di un nuovo Ospedale a Sessa Aurunca . 56 milioni di euro potrebbero essere spesi per meglio mettere in rete il territorio, rimettere a norma quello che c’è . Ai cittadini di Sessa serve non serve un nuovo Ospedale , ma uno che funzioni , che risponda in termini assistenziali alle loro esigenze , che garantisca la sicurezza degli operatori. Abbiamo già fatto l’esperienza con l’Ospedale del Mare (2007/2017) e con il Policlinico ( 2002/ ? ) Quando finirà il nuovo Ospedale a Sessa ? Ai posteri l’ardua sentenza , intanto attualmente quello che vivono i cittadini di Sessa e sotto gli occhi di tutti.

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