SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE: VARIAZIONI SUL TEMA

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di Alessandro Barbieri* 

Sono giorni che ci si interroga sul senso di quanto sta accadendo.

Apparentemente sembrerebbe che sia finito il grande amore pentaleghista ma, a ben vedere, c’è qualcosa di più.

Allora – complice il Ferragosto – dilettiamoci in una ricostruzione più ampia.

La Lega, o meglio Salvini, ha deciso di andare velocemente alle urne.

Le giustificazioni che adduce sono le più varie ma, fondamentalmente, il problema è uno solo: evitare ad ogni costo di firmare la legge finanziaria.

Per farlo occorre – ad ogni costo – votare ad ottobre.

Peraltro, se guardassimo un po’ più in là, dovremmo riflettere anche sull’ambito europeo.

Il mese di ottobre, molto probabilmente, sancirà l’inizio della fine del sovranismo in salsa trumpiana.

La Gran Bretagna “forse” il 31 ottobre abbandonerà l’Unione Europea (e non l’Euro, che non ha mai adottato) con un saldo negativo da tracollo.

La sterlina ha perso – dopo il referendum – oltre il trenta per cento del suo valore, creando ancor di più malessere nei sudditi britannici e facendo incrementare i prezzi delle materie prime.

È la prova di quanto sia stato ingenuo il popolo della Brexit al quale è stato fatto credere che la crisi economica – in quel paese veramente minima – fosse causata dalle regole europee.

Lo stesso Trump, poi, in queste ore ha rinviato i dazi sulle importazioni di merci cinesi con la giustificazione più ridicola che potesse dare: evitare di bloccare i regali natalizi.

Ha dimenticato, però, di specificare che la Cina ha bloccato le importazioni di prodotti agricoli americani, blocco che ha in pochi mesi ha mandato sul lastrico oltre 300mila agricoltori americani (tutti suoi elettori!).

Così come ha dimenticato di dire che la Cina non compra più il debito nazionale americano.

Allora, per tornare a casa nostra, Salvini (dopo essere ritornato dal viaggio in Usa, guarda caso) deve accelerare e prendere il controllo totale del paese immediatamente, magari ipotizzando la fuga dall’Unione Europea per diventare la succursale trumpiana, visto che con la Russia gli affari non si possono essere più fare.

La strana storia di Savoini – con tanto di registrazione pubblicata – dimostra che a Mosca non hanno gradito certi viaggi americani.

L’Italia diventerà finalmente una provincia americana, mangeremo la soia americana che i cinesi non meritano e la loro carne, e pagheremo il tutto con la nuova lira italiana.

Una moneta che – a detta degli economisti padani – svalutata ci consentirà di vendere le nostre merci a prezzi più che competitivi.

È per questo che il “capitano” vuole il potere, e lo vuole velocemente, prima che sia troppo tardi.

Alla fine, la notte di mezza estate si conclude con uno dei protagonisti che chiederà scusa al pubblico, ricordando loro che quello che avevano rappresentato era solo un sogno, un bellissimo sogno.

Immagino la scena.

Esterno mare, spiaggia tipo Papeete e Salvini – a torso nudo sul banco del DJ – che srotola il cartellone di Scherzi a parte.

*avvocato