IL DIRETTORE DI APPIAPOLIS RISPONDE A CAMILLA SGAMBATO

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Apprendo con grande ambascia, dalla lettura del secondo paragrafo della “lettera aperta” che mi ha inviato, che Lei sarebbe “alquanto sconcertata per talune conclusioni affrettate e valutazioni superficiali” contenute nel mio articolo, che “Lei stenta a credere possano essere frutto di mie altrettante considerazioni” . Lei comprenderà, considerato il mio pessimo carattere, quanti secondi io abbia impiegato per decidere che avevo letto abbastanza…davvero pochi …esattamente quanti ne impiego adesso per chiederle molto seriamente: mia cara, ma come si permette? Come si permette, anche soltanto, di ipotizzare che io abbia potuto essere ispirata da chicchessia, nelle mie considerazioni? Pubblico la sua “lettera aperta” consapevole di arrecarle un danno. All’amica di ieri avrei detto: lascia perdere…alla sconosciuta di oggi non dico nulla e pubblico “serenamente”. Appia Polis è un giornale plurale e continuerà ad offrire spazio a tutti coloro che lo desiderano. Io no. Vede…dottoressa Sgambato, c’è una sottile differenza tra coloro che offendono in maniera vergognosa l’avversario politico e dopo due giorni considerano utile, perdere la memoria e governare insieme e coloro che preferiscono la coerenza dell’ultima fila… Una sottile ma sostanziale differenza…La stessa differenza che, senza alcun dubbio impedirà a me di perdere la memoria, mentre consentirà a lei di continuare a miscelare senza alcun pudore, un malcelato risentimento con l’affettuoso “cara” d’inizio ed il bonario “ti abbraccio” finale.

Buon proseguimento

Francesca Nardi

Di seguito la lettera aperta del presidente provinciale del PD Camilla Sgambato

“Cara Francesca, 

ho letto, come sempre con grande attenzione dato l’acume che Ti contraddistingue, l’editoriale che quest’oggi hai dedicato alla mia richiesta di chiarezza e rispetto delle regole che, all’indomani della presentazione delle liste per le elezioni provinciali del 3 ottobre, ho rivolto pubblicamente alla segreteria provinciale del Pd perché, a mio avviso e lo ribadisco ancora di più oggi ed anche in questa sede, il nostro partito ed i suoi rappresentanti sono incompatibili con la Lega ed il centrodestra a trazione salviniana.

Devo ammettere, però, di essere rimasta alquanto sconcertata per talune conclusioni affrettate e valutazioni superficiali contenute nello stesso articolo che stento a credere possano essere frutto di Tue altrettante considerazioni.

Ma andiamo con ordine, partendo dal titolo. Lungi da me l’idea di voler discriminare qualcuno, atteso che proprio per la mia formazione, credo fermamente nel dibattito diretto, nel confronto plurale e nel valore del confronto democratico.

In primis, però, permettimi di smentire la circostanza della delusione per la mancata nomina a sottosegretario, poiché la sottoscritta, sin dal primo momento, ha mostrato grande senso di responsabilità e spirito di squadra, aderendo alla giusta posizione dell’amico vice segretario nazionale del Pd, Andrea Orlando, di dedicarsi esclusivamente al partito e al suo definitivo rilancio, piuttosto che rincorrere facili e più convenienti posizioni governative che pure sarebbero potute essere riconosciute a tanti esponenti democratici che, come me, lavorano quotidianamente sui territori.

Sono fiera ed orgogliosa di far parte della segreteria nazionale di Nicola Zingaretti con l’incarico di responsabile nazionale per la Scuola, un incarico che mi carica ogni giorno di nuove responsabilità e che mi rende partecipe del grande progetto di crescita ed apertura all’esterno del nostro partito.

Ho scritto la parte dedicata alla scuola, alla formazione, all’università e alla lotta contro la povertà educativa che, dopo un fruttuoso confronto con il M5S, è stata integralmente recepita dal presidente Conte. E questo mi gratifica, nel mio percorso professionale, più di qualunque poltrona.

Detto ciò, da sempre vado manifestando ferma e convinta contrarietà alla presenza di rappresentanti del Pd in sedicenti maggioranze locali di centrosinistra dove sono presenti anche dirigenti provinciali della Lega.

Credo opportunamente che non vi sia spazio per costoro nel Pd, ed infatti non possono per statuto averne la tessera. reputo fondamentale che il nostro partito faccia chiarezza verso l’elettorato su tali episodi di trasformismo ed opportunismo politico, affinché essi non si abbiano più a ripetersi in futuro.

Piaccia o no, proprio per le nostre radici democratiche, riformiste e progressiste, il Pd è incompatibile con il sovranismo e l’azione di odio dilagante portata avanti da Salvini e dal popolo di Pontida, ragion per cui chi condivide un percorso politico, amministrativo ed elettorale con la Lega e con i suoi rappresentanti, non può stare nel Partito Democratico.

Chiedere chiarezza, coerenza e rispetto delle regole significa discriminare qualcuno o, peggio ancora, essere schizzinosi?

Rivendicare con orgoglio l’appartenenza ad un mondo diverso da quello leghista è ancora possibile o si rischia di essere additati per ciò che non si è, tipo essere emarginatori seriali, alla stregua delle campagne denigratorie poste in essere ancora in queste ore dagli ambienti attigui a Salvini??

La mia è una critica politica alla Lega e mia è anche l’intenzione di creare un distinguo netto e fermo rispetto ai suoi rappresentanti politici, richiamando di conseguenza gli uomini e le donne che vogliono candidarsi e far parte del gruppi dirigente del Pd al dovere morale, prima ancora che politico, di essere sempre alternativi al mondo salviniano senza se e senza ma, perché sarebbe inaccettabile per tutti, in primis per il nostro elettorato, dover digerire situazioni equivoche.

Un abbraccio,

Camilla Sgambato”

1 commento

  1. Però certi/e PD, non si smentiscono mai. Ma veramente credono che il popolo non ha capito e non capisca, che abbiamo già dimenticato il patto del Nazareno. Per non parlare di quello attuale con i 5*. Chiedo scusa ma la dr/ssa Sgambato che mestiere fa. Onestamente io una querela me la sarei presa se fossi stato il direttore di APPIA POLIS, esprimendo completamente il mio pensiero. Dr/ssa NARDI, LEI CHE HA TANTI AMICI AVVOCATI…….!!! e mi consenta, nel caso anche un modesto sostenitore.
    lo scrivente.

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