CARLO MARINO ALLA GUIDA DELL’ANCI CAMPANIA, ROBA DA SPY STORY … MA NON ACCUSATECI DI TROPPA FANTASIA

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LA LETTURA TRA LE RIGHE DEI POST SU FACEBOOK

  –  di Fausto Pillitteri  – DE LUCA MARINO GRAZIANO CARLO MARINO ALLA GUIDA DELLANCI CAMPANIA, ROBA DA SPY STORY … MA NON ACCUSATECI DI TROPPA FANTASIA  Tutti che si sperticano in complimenti per la preannunciata ed inevitabile vittoria del sindaco di Caserta Carlo Marino, alla “competizione elettorale” con il finale già scritto, che lo designerà alla guida dell’ANCI Campania. Incarico prestigioso questo, dato a furor di sindaci, in maniera bipartisan e che mette tutti d’accordo, gialli, verdi, rossi e azzurri … e perfino un arancione. “Buon lavoro a Carlo Marino. Per la prima volta nella storia dell’ANCI il presidente sarà un casertano” così esclama con toni entusiastici, sui social Emiddio Cimmino, segretario provinciale del PD, che anche questa volta dimostra, secondo noi, di non aver capito, o fa finta di non capire, quello che in realtà sta succedendo nel suo partito, tanto che inizia a sfiorarci il dubbio che a lui, tutto sommato,  vada bene così e che la storia delle dimissioni rassegnate e poi rientrate, non siano state altro che un abile coup de theatre, utile a sviare l’attenzione da altri temi “scomodi”. Ma andiamo con ordine. Chi si intesta l’operazione ANCI, è il consigliere regionale Stefano Graziano, che con il placet di De Luca, e sul governatore ci ritorneremo, che ha abilmente curato la regia, affinché la candidatura blindata di Marino si concretizzasse. Certo che, per far digerire Marino alle altre province, e a Napoli in particolare, il politico teverolese avrà dovuto dare fondo a tutte le sue abilità veterodemocristiane, ma alla fine, riuscito nel suo intento, ha così annunciato la sua vittoria su Facebook: Carlo Marino è l’unico candidato alla presidenza di Anci Campania. Con lui, nel direttivo regionale, altri sei sindaci del casertano. Quella dell’amico Carlo, a cui mando un in bocca al lupo, è una candidatura forte che ho sostenuto e che ha messo tutti d’accordo. Un risultato importante ed un valore aggiunto sia per l’associazione che per il territorio che torna ad essere centrale.”. Anche il protagonista, il futuro presidente dell’ANCI Campania, il sindaco Carlo Marino, si lascia andare ad un entusiastico post, che recita: “Oggi per me e per la mia città è’ una bella giornata. Sono stato candidato a Presidente dell’Anci Campania di una lista unica e unitaria. Tutti insieme, more together, i colleghi sindaci della Campania, mi hanno designato unico candidato per le elezioni che ci saranno il 16 ottobre quale Presidente regionale della Campania dell’associazione nazionale comuni italiani. Sono particolarmente emozionato. Mi aspetta un compito difficile ma straordinariamente affascinante. Coinvolgere i territori della Campania, accettare la sfida di lavorare al di là delle appartenenze politiche, rappresentare a livello nazionale le proposte che vengono dalla nostra gente, dimostrare a tutta l’Italia che siamo Campania Felix mi affascina e mi responsabilizza ancora di più. Tutto questo non è’ solo un mio risultato ma di tanti che hanno come me l’amore per la nostra terra e la voglia di narrare una nuova storia. Sarebbe complicato elencarli tutti e farei torto a qualcuno o qualcuna ma loro lo sanno e io nel mio cuore lo tengo ben conservato.

Sarà la sfida delle competenze, dello stare insieme e di mettere al centro la nostra regione, la bellezza della Campania”. È così contento Marino, che per puntualizzare che sul suo nome vi è una convergenza regionale, lo sottolinea addirittura in inglese! Ma come è possibile che sia stato scelto proprio Carlo Marino, per carità degnissima persona e ottimo professionista, ma non si può non dimenticare che è stato quello “trombato” alle elezioni provinciali, pur partendo da un pronostico super favorevole, ma che è stato smentito clamorosamente. Uno smacco forte per il sindaco di Caserta, così tanto che da allora, sembrerebbe che il sorriso stereotipato che lo accompagnava da sempre, si sia trasformato in un ghigno alla Joker, l’antagonista di Batman, e protagonista di un film bellissimo campione di incassi che è nelle sale cinematografiche in questi giorni. Non è così peregrino il simpatico e bonario parallelo tra Marino e Joker, perché questa sua elezione blindata potrebbe essere intesa anche come un risarcimento danni per il colossale tradimento del suo partito alle passate provinciali, e forse dopo questo traguardo un sorrisino adesso se lo può anche permettere. Ma chi sorride è ancora una volta Giorgio Magliocca, un uomo fortunato, che temeva fortemente di essere ancora schiavo del centrosinistra per la tenuta della Provincia. Con l’approssimarsi del bilancio, adesso più che mai, Magliocca aveva bisogno di una maggioranza certa, fidata e di centrodestra, per non dover continuare a rimanere sotto il ricatto politico della compagine avversa. Certo è, che l’esclusione della lista del PD alle ultime elezioni provinciali è stata come manna dal cielo per il presidente. Ma questa divina provvidenza di chi porta la firma? Perché stiamo parlando della lista del Partito Democratico, quella che faceva capo a Stefano Graziano, quella che è stata (non) presentata dal responsabile all’organizzazione provinciale Franco De Michele, nonché vice sindaco di Caserta e presidente ATO. Ha capito adesso caro segretario Cimmino? Guarda tu, certe volte le combinazioni! Quindi Magliocca sta “appost” e Marino farà il presidente dell’ANCI. Ma De Luca perché mai avrà avallato questa scelta? Forse perché lo sceriffo governatore è ormai certo che la coalizione giallo rossa non lo ricandiderà alla guida della Regione? E magari, grazie a questa operazione, attraverso Graziano ha stipulato un patto di ferro con Marino che gli garantirà appoggio politico alle prossime regionali? Perché, alle prossime regionali, De Luca si ricandida, ha già pronte le sue liste che lo appoggeranno in questa battaglia, una sorta di “termopili alla marinara”, lui come Leonida e i suoi 300 candidati. E tra questi ci potrebbe essere anche Stefano Graziano, che trova gli spazi stretti di spalle nel PD originario, con Oliviero e Sgambato che si rafforzano sempre di più. E forse, il nostro simpatico consigliere seguirà il suo governatore, contando sull’aiuto di Marino, che a questo punto dovrà dichiararsi scissionista, e garantire l’appoggio a questa nuova forza politica che si sta delineando. Certo è che Marino, potrà contare sull’aiuto di buona parte dei consiglieri e degli assessori, come Franco De Michele … o no? Ecco… su Franco De Michele qualche dubbio ce l’avremmo, sinceramente… il fatto che sia stato così superficiale nel presentare la lista del PD alle provinciali ci lascia molto perplessi, perché uno così scafato che, senza essersi candidato, nemmeno alle primarie, e riuscito ad accaparrarsi incarichi su incarichi alla faccia dei fessi…sa sempre come muoversi, o no? Insomma, stiamo parlando di uno che sinceramente è sempre meglio averlo di fronte, perché è così dotato di acume, scaltrezza e intelligenza, che alla minima distrazione riesce colpire dolorosamente … e non vi diciamo dove. Un artista, un opportunista (nel senso buono) della politica, un Paolo Rossi dell’incarico, un abile stratega, uno che ha aiutato Machiavelli a scrivere Il Principe … insomma, uno capace di candidarsi alle prossime regionali con il PD e lasciare con un palmo di naso Graziano, Marino e De Luca. Solo fantasie? … Sicuramente! Ma almeno lasciateci fantasticare, ci è rimasto solo questo, del resto se le nostre sono fantasie e non sono politica, state sicuri che nemmeno la vostra lo è!