OSPEDALE SAN ROCCO, SASÀ IL CENSORE

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PASSARE 25.10.19 OSPEDALE SAN ROCCO, SASÀ IL CENSORE(f.n.) – L’impareggiabile direttore sanitario del Presidio San Rocco di Sessa,  Salvatore Moretta, continua ad offrire al mondo stupefatto circostante, dimostrazione di sé e della sua innata capacità, di essere interprete multiforme dell’opera buffa, che quotidianamente ci viene somministrata, in tutte le sue articolazioni, dall’Asl di Caserta. Dopo l’ultima performance lo chiameremo Sasà il Censore…e sarà con questo soprannome che cavalcherà la storia dei prossimi anni…Affascinato probabilmente, dal racconto coreografico delle dittature sudamericane, il nostro direttore sanitario, ha inviato l’altro giorno una nota “perentoria” a tutti i dipendenti del San Rocco, dai primari, ai dirigenti medici, dai coordinatori delle Unità operative a tutto il personale del comparto ed agli addetti al protocollo. In maniera leggermente in controtendenza con i principi di libertà e democrazia che presiedono ai rapporti, all’interno di un ambiente di lavoro, Sasà il Censore ha emanato una specie di editto che contempla la procedura di inoltro della corrispondenza, verso la Direzione Strategica Aziendale, comunicando a quanti in indirizzo, e corredando il pensiero magistrale con l’opportuna sottolineatura, che “tutta la corrispondenza indirizzata agli Uffici della Direzione Aziendale deve essere sempre trasmessa previa visione dello scrivente, con eventuale parere e/o valutazione di merito” ….Il Pinochet aurunco motiva la brillante decisione, con fantastici e “premurosi” pretesti…e si inoltra nella stesura di un breve incomprensibile saggio, dal quale si dovrebbe arguire che la decisione assunta ha un unico obiettivo: servizio efficiente e risposta rapida all’utenza in termini di cura ed assistenza… L’argomento è serio quindi una risata è da considerarsi fuori luogo, ma  è appena il caso di ricordare al Moretta, come al solito da tutt’altra parte rispetto al San Rocco,  perché proprio questi giornim sta perfezionando il suo già quasi perfetto curriculum, partecipando al corso per direttore generale,  che, tra le ferie, le passerelle, le commissioni, i corsi, le presenze saltuarie in Ospedale, non abbiamo ancora compreso, in virtù di quale inossidabile impegno quotidiano,  egli intaschi lo stipendio alla fine del mese…Ma non finisce qui, perché la domanda sorge spontanea: con tutte le carenze croniche che incombono sul San Rocco, i lavori di adeguamento alle norme che devono essere assolutamente cantierati al più presto ed un recente passato tutto da raccontare,  la prima cosa che gli viene in mente è giocare ai bussolotti con i fantasmi?, se soffre del complesso dell’estromissione, dovrebbe prenotare una seduta psicoterapeutica, prima che il mondo della Sanità si glori della sua presenza nelle liste dei direttori generali.  Non desta stupore la nota né chi, presumibilmente l’ha ispirata…desta meraviglia il silenzio circostante…  Hasta la vista!