OSPEDALE, STRESS DA LAVORO CORRELATO, IL NURSIND PUBBLICA LA RELAZIONE UFFICIALE

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Pubblichiamo la relazione “Stress Lavoro Correlato” a firma del dottor Andrea Antonio D’Alpa psicologo dell’Aorn di Caserta inviata dal segretario territoriale del Nursind, Antonio Eliseo,  in allegato ad una nota inviata al presidente dell’Ufficio regionale della Corte dei Conti, all’Ispettorato del Lavoro, all’Ufficio Provinciale dell’Inail, al commissario straordinario dell’Aorn di Caserta ed al responsabile legale dello sportello Sanità della Federconsumatori, avente per oggetto, appunto, lo Stress da lavoro correlato.  “Tre pagine di relazione, si legge nella nota del segretario del Nursind – tre pagine dove si evidenzia il malessere che vive il personale della AORN. Il comparto innanzitutto, ma sostanzialmente anche quella parte della Dirigenza che si confronta tra mille difficoltà con i cittadini. Il  documento  inerente lo Stress da Lavoro Correlato è una radiografia che condanna il Management, il libro del fallimento,  una situazione che evidenzia lo stato dell’arte, il malessere generale del  personale leso nella sua dignità,  un’ Azienda la cui  classe apicale  è carente di progettualità a partire  dalla  organizzazione del lavoro, l’assenza di procedure e protocolli, dove in assenza di un organico, esiste una sovrapposizione di ruoli tra OSS e personale infermieristico ( l’esempio più eclatante lo si riscontra  in qualche UOC ,  dove quotidianamente la gestione dei turni, di ferie, di malattia, di straordinario riguardante il personale infermieristico da parte di un OSS che è distolto dal lavoro imposto dal suo profilo di appartenenza, creando un  danno erariale ed una bruttura acclarata nel tempo, mentre tutti  girano la testa dall’altro lato. Intervenga il Commissario e metta fine a questo scempio ed imponga una volta tanto la sua fermezza.  La relazione impietosamente indica nello sfruttamento intensivo, nella mole di lavoro eccessiva, con relativi carichi di lavoro non equamente distribuiti una delle prime cause di stress da parte del dipendente. È evidente che la carenza di personale con la relativa sovrapposizione dei ruoli sono la prima causa di stress da lavoro correlato, quello che ne deriva è il demansionamento del personale, condizione lesiva della dignità professionale della persona, che produce un danno patrimoniale e non patrimoniale, così come sancito dalle recenti sentenze della Corte Suprema di Cassazione, contenziosi giudiziari oramai attivi in tutte le Regioni con pesanti danni erariali alle Aziende. Va ricordato che anche l’ANAC sta attivando indagini amministrative visto l’elevato tasso di corruzione nella P.A. Un punto sottolineato dalla relazione è la mancanza di formazione specifica del personale, conoscenze e competenze specialistiche sono i cardini principali sui quali in Azienda che punta alla crescita del proprio patrimonio umano dovrebbe indirizzare i suoi sforzi. Professionalità, competenze specialistiche diminuiscono la “Malpractice” promuovendo salute e diminuendo i rischi da infezioni ospedaliere, quelle citate dal Rapporto MEVI come morti evitabili. Devono essere assolutamente rivisti i requisiti tecnologici, gli standard di tecnologie aiutano gli operatori nel produrre assistenza di qualità riducendo contenziosi medico legali tra cittadini e Azienda. Quindi l’applicazione del Decreto Ministeriale del 2/Aprile 2015 n.70 (Regolamento recante definizioni degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera). Si inizino ad applicare in questa Azienda regole certe non dettate da quello che ha la stanza singola ed arredata, ma regole dettate dalla normativa vigente”. Rivolgendosi direttamente al commissario il segretario del Nursind continua: “Quando il Nursind parla di norme si riferisce alle Leggi di questo Stato, ci faccia capire chi fa chi è cosa in questa Azienda. Sicuramente non è con i 35000 mila euro di convenzioni (Lombarde), che si possano risolvere problemi di Management e Rischio Clinico che in questa Azienda sono annosi. Ci piacerebbe conoscere quanti ricorsi giudiziari sono aperti contro l’Azienda da parte di cittadini che si rivolgono ai tribunali per vedersi riconosciuto un danno e noi chiediamo un intervento della magistratura contabile in questo senso.  Tutto quello che abbiamo scritto, tutti i documenti da noi inviati vanno incredibilmente nella direzione di questa relazione, quando parlavamo di turni eccessivi, di personale stanco, di mancanza di organizzazione e pianificazione siamo stati lungimiranti. Quando vi abbiamo sollecitato a dare risposte al personale del Pronto Soccorso eravamo certi che l’organizzazione di quel servizio presentava delle discrasie che a tutt’oggi non sono state sanate. Noi pubblicheremo questa relazione,  perché a noi del Nursind interessa il benessere psicofisico dei dipendenti, noi affermiamo diritti , chiedendo ai lavoratori diventare  protagonisti della loro vita lavorativa attraverso la  l’acquisizione di una consapevolezza che senza di noi , senza gli infermieri non si va da nessuna parte , che se  diciamo basta finisce  l’arroganza del potere , che se  noi diciamo basta finiscono le vessazioni i soprusi  e la paura,  quella che leggo ogni qualvolta incontro un mio collega  entrando in questa Azienda.

Chiediamo alle SS.LL in epigrafe di intervenire verificando  se visiamo possibili riscontri per individuare precise responsabilità  e dove è possibile di perseguirle”.

Allegati

7 Commenti

  1. Non riesco a capire come il nursind abbia avuto questa lettera che sembra una nota riservata. Siete sicuri che non sia stata fatta uscire per colpire qualcuno e favorire altri? Questa non è la relazione Inail, la relazione Inail portava molti punti e poi basta andare sul portale. C’è qualcosa che non torna sul come sia uscita e chi ha interesse a scombinare l’attuale situazione. Ci pensi dottoressa: psicologo, agresti, datore di lavoro e triade dirigenziale precedente. Chi ne esce malconcio è l’agresti e direzione sanitaria. Il datore di lavoro e il direttore generale sono quelli che hanno commissionato l’indagine. Lo psicologo ha denunciato…..attualmente i responsabili sono SPP, DIREZIONE SANITARIA ED I CAPIDIPARTIMENTO in qualità di datori di lavoro su delega. Che macello!

    • Gentili Marilena e Marco, ho pubblicato perché ritenevo giusto farlo e come voi mi sono interrogata sulle motivazioni a monte…e continuo ad interrogarmi. Se la direzione sanitaria esce malconcia non posso che rallegrarmi, vista la riconosciuta inefficienza della stessa né ho motivo di ritenere che la dottoressa Agresti meriti un trattamento migliore ma la domanda è: perché adesso?, sono d’accordo qualcosa non quadra…

  2. La dottoressa Agresti ,quando fa le indagini , non è che nasconde qualcosa x timore di qualcuno,ma, perché è incompetente.
    Però il commissario Mariano appena insediatosi l’ha confermata per prima ,perché super raccomandata.
    Tanto lo sappiamo che in questa Azienda vanno avanti solo raccomandati, come sono raccomandati quelli che lavorano con lei.

  3. Mariano però dovrebbe domandarsi: come mai la precedente indagine fatta dall’agresti definiva nessun rischio di stress in radiologia e rianimazione e invece adesso tutti stanno a stress livelli alti? Qualcuno ha imbrogliato? Il servizio prevenzione e protezione ha fatto finta di non sapere? Adesso un buon sindacato dovrebbe fare una richiesta di risarcimento economico per tutti i dipendenti

  4. ….e dal mese di agosto quali correttivi seri sono stati presi se un neo coordinatore si dimette decidendo di ritornare a fare l’infermiere? E perché lo stesso psicologo decide di andarsene alla asl? E perché in radiologia ed al laboratorio analisi non sono stati sostituiti i coordinatori? Perche non si è rifatta una indagine random per rivalutare la situazione dopo l’arrivo dei nuovi primari?

  5. Mancanza di procedure in rianimazione; chissa cosa dirà ora il mandrillone sciupafemmine Brunello Pezza. Infezioni; morti; stress e lui pensava a nascondere le mutandine della sua concubina.
    Adesso è tutto scritto.
    Questa relazione è favolosa.
    E mette una ulteriore nota di merito ad una giornalista che da anni scrive queste cose; con dati, documenti e fatti.

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