NAVE SENZA NOCCHIERO CON EQUIPAGGIO AUTARCHICO

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–  di Nicolò Antonio Cuscunà  –            

NAVE FANTASMA BN NAVE SENZA NOCCHIERO CON EQUIPAGGIO AUTARCHICOCollegarsi alla pagina istituzionale del Comune di Caserta, visionare la Composizione di Giunta e Consiglio e ti accorgi perché “questi organi istituzionali” siano corpo a sé, distinto e distante dalla città.

Uno in più o in meno, figurano 12 o 13 raggruppamenti di liste “fai da te”, molte mono-rappresentante, più indipendenti, oltre a 3 partiti nazionali presenti per simbolo ma di fatto in autogestione.

La proliferazione di liste “fai da te”, autogestite, sono la concausa delle disastrose amministrazioni locali.

È lampante la situazione della città Capoluogo, Caserta.

Caserta Popolare; Città Futura; Democratici per Caserta; Obiettivo Comune; Primavera Casertana; Federati per Caserta; Quarto Polo; Speranza per Caserta; Indipendenti; Partito Democratico; Forza Italia e Fratelli d’Italia…i contenitori per 36 consiglieri.

La elezione diretta del sindaco, consente allo stesso la nomina dell’esecutivo di sua assoluta fiducia. Tenere e sostituire in ragione dei risultati, non importa se di gradimento del Consiglio, importante essere di gradimento al primo cittadino. Possono succedere incomprensioni, manchevolezze, rottura di equilibri, il sindaco sostituisce, esautora, oppure viene abbandonato come spesso accade all’Esecutivo di Carlo Marino.

Con il naufragio dei “Partiti Prima Repubblica”, le nuove aggregazioni rappresentative dei cittadini, in maggioranza sono contenitori dubbi, sempre in rodaggio, non chiari nei proponimenti, spesso privi di strategie, non controllati, o peggio, indirizzati da “forze occulte”.

Molti di questi soggetti-contenitori sono mono rappresentati, operano, agiscono, decidono, si assentano, scompaiono, cambiano contenitori, ricambiano, si trasformano, rientrano, escono, senza dare conto a nessuno e tanto meno a chi li ha eletti.

In questo ambaradan non definibile, né politico né amministrativo, chi ci capisce qualcosa è fortunato. È impossibile la localizzazione di questi sconosciuti, spesso scalda-posto, attenti ad entrare e ad uscire dal consiglio quando necessita farlo; sempre presenti nelle Commissioni che elargiscono gettoni. L’analisi biografico-curricolare, ai più, risulta sconosciuta, al massimo evidenzia l’inconsistenza e l’inesperienza politica di molti di essi…anche se, con Luigi Di Maio ministro, certe qualità possono anche essere assenti. In poche parole, molti consiglieri comunali non hanno arte né parte; rappresentano loro stessi, al massimo, ed è un’aggravante, la loro famiglia, i loro interessi …ristretti, oppure allargati.

Una volta c’erano i Partiti con le loro regole a garanzia di tutti, garanti della Democrazia Partecipativa.

Veniamo al dunque del problema di cui trattasi: “Approvazione Bilanci Consuntivi 2017 e 2018, preventivo 2019”. In gioco c’è lo scioglimento del Consiglio, responsabilità patrimoniale dei Consiglieri, motivazioni di assoluta delicatezza ed importanza politica. Incertezze, dubbi, irregolarità contabili, accomodamenti tecnici, dichiarazioni soporifere, minacce palesi e recondite, di questo e di quello, assicurazioni contratte per il salvafondelli, resta il quesito:”…Che fine hanno fatto i partiti?

Il Pd, partito di cui sono espressione le due più alte cariche: sindaco Marino e presidente del consiglio Mario De Florio, quale ruolo ha svolto e svolge per garantire l’Ente e, quindi, la città. Anche il PD di Caserta è in “autogestione” come lo sono Forza Italia e Fratelli d’Italia.

È di ieri “l’appellicchio” emesso, dai vertici dei partiti di Centro-Destra casertano, ai propri rappresentanti, e non solo, seduti nel consesso del capoluogo. L’appello bisbigliato avverte di “votare contro il bilancio Marino, o meglio, di non fare da stampella o da contrafforte a quella amministrazione, altrimenti, si chiuderanno le porte per le future candidature.

Saremmo portati a dire: ” meglio tardi che mai, oppure, a cosa serve issare i recinti quando buoi, vacche e vitelli sono oramai scappati”. Serve forse a confondere le idee, a mescolare le carte, a dimostrare un poco di amor patrio, di vergogna, di rimorsi per aver sempre consentito ai loro adepti il libero pascolo. Staremo a sentire i qualificati e forbiti interventi, aspetteremo il voto per fare valutazioni e tirarne conclusioni. Nel contempo usiamo un vecchio detto: “il pesce quando marcisce incomincia a puzzare dalla testa…”

Signori responsabili provinciali dei “resti dei partiti”, sottoponetevi ad un Esame di coscienza”. Avete mai peccato, siete sempre stati leali, agite come gli ideali dei vostri partiti di riferimento vi indicano. Guardate il vostro orticello, quello dell’Ente Provincia del presidente Magliocca, com’è stato eletto e da chi; ha sostenuto altri schieramenti (opposti) alla presidenza dell’ANCI Campania. Uguale esame di coscienza per il rappresentante provinciale della Lega di Salvini. Fratelli d’Italia e Forza Italia, con i loro rappresentanti, si sono sempre dichiarati distinti e distanti dalle “COFECCHIE” dell’amministrazione Marino. Fiduciosi attendiamo, speranzosi di rivedere ritorni di fiamma.