NUOVI ALBERI IN VILLA GIAQUINTO: LE INIZIATIVE DEL GRUPPO TOPONOMASTICA FEMMINILE

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gruppo toponomastica a piazza padre pio scaled NUOVI ALBERI IN VILLA GIAQUINTO: LE INIZIATIVE DEL GRUPPO TOPONOMASTICA FEMMINILECASERTA – In una nota la referente provinciale del Gruppo Toponomastica femminile di Caserta, Nadia Marra, ha annunciato:

nadia marra piazza vanvitelli1 scaled NUOVI ALBERI IN VILLA GIAQUINTO: LE INIZIATIVE DEL GRUPPO TOPONOMASTICA FEMMINILE“Il 2020 per la città di Caserta comincia con una iniziativa all’insegna del rinvigorimento del verde urbano, difatti il Comitato per Villa Giaquinto sarà attivo, previa autorizzazione del Comune di Caserta, nella piantumazione nella Villetta, sita in via Galilei, di 80 alberi ottenuti dai vivai della Regione Campania.

Il gruppo casertano dell’associazione Toponomastica femminile parteciperà in modo collaborativo, i prossimi giovedì 2 gennaio, per la preparazione del terreno, e venerdì 3 gennaio, per la piantumazione degli 80 alberi, assieme a tutte le cittadine ed i cittadini e a tutte le associazioni che prenderanno parte alla piantumazione collettiva: https://www.facebook.com/events/452502072364071/

TOPONOMASTICA FEMMINILE NUOVI ALBERI IN VILLA GIAQUINTO: LE INIZIATIVE DEL GRUPPO TOPONOMASTICA FEMMINILEIl 3 gennaio, inoltre,  il gruppo di Toponomastica femminile si farà promotore di intitolare l’alberata alla memoria di Laura Conti (Udine31 marzo 1921 – Milano25 maggio 1993): medica, scrittrice, militante politica, divulgatrice scientifica. Friulana di origine, lombarda di adozione, donna della Resistenza, deportata nei campi di concentramento, sopravvissuta. Poi comunista. Una donna che nell’arco della sua vita si occupò di diritti dei lavoratori, di previdenza, di emancipazione femminile, di società, di ambiente.

Tra i suoi testi Questo pianeta, Editori Riuniti, Roma, 1983, Terra a rendere, Ediesse, Roma,1986 e Ambiente terra, Mondadori, Milano, 1988. Una scrittura diretta, piana, un pensiero attento ai meccanismi operanti nella società e insieme animato da un’utopia del possibile.

Una donna che fu capace di gettare la vista più in là degli orizzonti che si avevano.

Le piaceva ripetere: “Non sono una scienziata, ma una studiosa dei problemi ecologici. Pur trovando affascinante lo studio, penso che sia importante anche agire ed operare. Per questo motivo ho deciso di fare politica: non basta studiare, bisogna anche darsi da fare”.