OLIVIERO CONVOCA LA VII COMMISSIONE E NESSUNO PARTECIPA: IL POLITICO SNOBBATO DAI DIRIGENTI REGIONALI E ASL!

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     –     di Salvatore Zinno    –                 oliviero OLIVIERO CONVOCA LA VII COMMISSIONE E NESSUNO PARTECIPA: IL POLITICO SNOBBATO DAI DIRIGENTI REGIONALI E ASL!

Sala desolatamente vuota ieri per l’audizione della Settima commissione permanente della Regione Campania – Ambiente, Energia e Protezione Civile – presieduta dal Consigliere Regionale Gennaro Oliviero, il quale si è ritrovato a guardarsi in faccia intorno al tavolo della commissione, con Giuseppe Raimondo (suo fedelissimo messo proprio da Oliviero in Direzione Regionale PD) e con il suo collega Vincenzo Viglione dei Cinque Stelle.oliviero commissione deserta OLIVIERO CONVOCA LA VII COMMISSIONE E NESSUNO PARTECIPA: IL POLITICO SNOBBATO DAI DIRIGENTI REGIONALI E ASL!

Ripresa amara dei lavori post-festività natalizie per il politico sessano, il quale aveva convocato una pubblica audizione dal titolo: “verifiche sullo stato di attuazione del piano straordinario 2019-2020 per il controllo delle malattie infettive della bufala mediterranea italiana nella Regione Campania”; invitando a questa pubblica audizione oltre ai vertici delle ASL di Caserta e Salerno ed al Vice Presidente della Giunta Regionale On. Fulvio Bonavitacola, anche i dirigenti regionali Sarnelli e Postiglione, il primo responsabile della UOD Veterinaria mentre il secondo è il Coordinatore del sistema sanitario regionale.

Insomma, un parterre tecnico e di livello per affrontare lo scottante argomento relativo agli abbattimenti di qualche migliaio di capi bufalini dedicati alla produzione di latte per i caseifici della provincia di Caserta, a seguito dei controlli e delle ordinanze dei veterinari dell’Asl e di quelli dell’istituto zoo-profilattico soprattutto sul tema della brucellosi bovina.

Convenuti che però non hanno ritenuto utile di partecipare al tavolo né tantomeno si sono preoccupati di annunciare o giustificare (nel caso dei dipendenti regionali) la loro assenza, certificando di fatto una totale mancanza di rispetto e di considerazione verso il Politico-Presidente dell’assise che li ha convocati.

C’è da dire anche e soprattutto che l’argomento di discussione scelto da Oliviero per la commissione da lui presieduta, non è per nulla attinente alle competenze di questa commissione; infatti, come direbbe il buon Tonino Di Pietro, che c’azzecca la commissione ambiente con la salute delle bufale campane? Ma si sa, la campagna elettorale è già nel suo vivo e il politico aurunco cerca di entrare dove può per rosicchiare qualche voticino o promessa di voto dalle corporazioni più varie; questa volta quella degli allevatori bufalini. La competenza corretta dell’argomento sarebbe della “V Commissione Sanità” o al massimo della “VIII Commissione Agricoltura”, ma Gennaro Oliviero è presidente della Settima e allora ci ha provato…con i risultati fallimentari che abbiamo visto.

Dopo le incertezze legate alla sua ricandidatura per le regionali di maggio e le fughe verso altre liste di parte dell’amministrazione comunale sessana  (LEGGI), Gennaro Oliviero ha dovuto registrare al suo “attivo” anche il rifiuto dei dipendenti regionali e dei dirigenti ASL di comparire alla sua indebolita corte; sarà che questi boiardi di stato hanno il fiuto allenato e forse avranno fiutato che l’aria buona per il consigliere sessano sta per finire?

Comunque sia, all’ufficio stampa di Oliviero non è restato altro da fare che diramare un laconico comunicato, in cui si legge: “Resto perplesso della mancata partecipazione degli uffici regionali all’audizione convocata circa la verifica sullo stato di attuazione del piano straordinario per il controllo delle malattie infettive della bufala italiana mediterranea. Il rigore nelle attività di eradicazione delle malattie è necessario, altrettanto necessaria è la trasparenza dell’azione amministrativa. La conoscenza dei dati che, proprio perché sono tali, resta incontrovertibile e base di analisi oltre che di discussione circa una attività importante a tutela del tessuto produttivo della nostra Regione. Sono sicuro, che l’assenza di oggi sarà rapidamente colmata con il fornire tali dati agli organismi istituzionali rappresentativi, facendo si che la trasparenza ed il rispetto dei protocolli sia guida della pubblica amministrazione”.

Insomma, un tentativo di tirata di orecchie per quei dirigenti ribelli che non hanno riconosciuto l’autorità del politico; ma questi sono i risultati della Bassanini….

ATTI COMMISSIONE

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1 commento

  1. Beh, premesso che non sono assolutamente di stretta fede PD pero’ tale articolo merita alcune considerazioni che ritengo possano tornare utile agli Editori e/o Lettori di tale spettabile e sempre interessante web-testata giornalistica. In pratica il principio cardine del desiderio di “far luce con chiarezza e trasparenza amministrativa” è certamente incontrovertibile sul piano del buon senso generale, indipendentemente dalla fede politica di chicchessia. Vero è che siamo proiettati verso le Elezioni Regionali e, sotto sotto, palesemente, vero è anche che gli Attori politici finora “in carica” manifestino un certo interesse a consolidare/rinnovare le proprie posizioni politiche, daltronde è palesemente comprensibile, visto il modus vivendi che da secoli ha caratterizzato la strutturazione della nostra società. Una società fintroppo impegnata sotto l’aspetto fenotipico e, ahimè, carente del giusto riscontro scientifico-qualitativo. Tuttavia, non ritengo giusto ascrivere al solo interesse puramente politico le motivazioni di Oliviero nell’indire tale riunione dagli argomenti vermanete forti, interessanti e dannatamente contemporanei sul piano socio-sanitario-economico. Non ritengo giusto il “che c’azzecca” che direbbe il buon Tonino dell’orami trapassato partito Italia dei Valori perchè, anche se Oliviero si interessa di ambiente, risulta necessario che capiate che la brucellosi non riconosce solo una diffusione meramente sanitaria da animale infetto a sano, bensi’ a mio avviso anche la componente ambientale è compartecipe dei fenomeni diffusivi in termini di morbilità da brucellosi e da tubercolosi (ammesso che, stando ai dati di oggi, di BRC e TBC si tratti realmente e non di fenomeni cross-reattivi la cui ricerca e approfondimento è purtroppo inesistente). Tanto è vero che nel Capuano, in zona Grazzanise, ad esempio, causa la vastità ambientale di campi seminati a foraggio (necessario quest’ultimo all’alimentazione del bestiame), come per i “campi maledetti carbonchiosi” di una volta, la diffusione di tali batteri e/o micobatteri potrebbe avvenire anche con il trasporto e/o utilizzo di foraggi contaminati perchè le terre di coltivazione potrebbero essere contaminate. Quindi motivazioni ambientali che io non escluderei dalla diffusione epidemiologica della brucellosi/tubercolosi. le distese di campi pianurosi ed irrigati, adibiti a coltivazione, quindi, non rappresentano solo un rischio diretto per la salute pubblica (vedi diossine, pcb ecc..) ma anche potenziali diffusioni batteriche tramite foraggio precedentemente contaminato. E chi lo ha contaminato ?? a Voi tutti l’ardua opinione ( e non sentenza). Saluti

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