OSPEDALE, SCIVOLATE DI STILE… PRIMARIALI. MA CHE FIGURA!

0

MURO DEL PIANTO scaled OSPEDALE, SCIVOLATE DI STILE… PRIMARIALI. MA CHE FIGURA!(f.n.) –  Le cadute verticali dell’Aorn in diretta dal Belvedere di San Leucio…della serie: quando non si arriva a comprendere che oltre i confini di casa nostra, le critiche dei familiari che si piangono addosso,  assumono i  connotati pietosi della pochezza assoluta….tutto il resto è storia da riscrivere…Non si smentiscono mai…camice longuette, scarpino di Gucci, codazzo al seguito, scia di Azzarò, una spocchia che non finisce mai e poi, davanti al primo che arriva, retribuito per erudirti sulla maniera migliore di fare il manager del tuo reparto…eccoli lì…puntualmente fuori tema, si trasformano in chiagnazzari doc che sgomitano, cercando di salvare l’aplomb fasullo firmato Marinella ed incolpare l’Azienda, brutta e cattiva, che non fornisce al loro genio la possibilità di gestire al meglio, uomini e cose…E veniamo al dunque… Nella splendida cornice del Belvedere di San Leucio, si sono svolte le prime due giornate relative ad un progetto formativo a sostegno del processo di sviluppo organizzativo e clinico-assistenziale dell’Azienda: “Le linee strategiche di sviluppo dell’Aorn di Caserta”…Ebbene, si narra che nella sessione di lavoro del 20 u.s. la maggior parte della “titolatissima” platea, abbia dato il meglio di sé per commuovere l’illustre relatore lumbard, professor Federico Lega, esperto di economia e organizzazione aziendale, facendo a gara a chi si lamentava di più…Raccontano che alla presenza  di un commissario Mariano “esterefatto” che, finalmente avrà percepito con esattezza, la sensibilità ed il senso di appartenenza e di opportunità dei suoi illustri collaboratori… costoro, la maggior parte non di primo pelo, mostrando di non avere afferrato appieno il significato e l’obiettivo della dotta relazione del professore Lega, hanno pensato bene di contrabbandare i loro limiti, con la mancanza di fondi, di attrezzature e di personale…classico esempio di excusatio non petita…Radio Ospedale in trasferta al Belvedere, racconta anche, che l’espressione del professor Lago di fronte a quella che sembrava un’infelice arrampicata al “nonsonostatoio”, avrebbe dovuto essere immortalata a memoria futura di “ciò che eravamo”. Si dice infine, che qualcuno tra i presenti, abbia avuto il buon gusto di tacere o di dissociarsi e ad essi siamo grati persino noi, che pur rilevando e con spietatezza, quotidianamente, ciò che consideriamo indegno di un Ospedale, al quale siamo legati… una volta fuori dal regno, difenderemmo a spada tratta, persino l’indifendibile. E’ una questione di principio, dignità e decoro. Qué palo! Altro che hasta la suerte!