OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 84

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(f.n.) – Quando crescerà l’erba negli ascensori e le ragnatele avranno invaso le sale operatorie e le porte sbatteranno nel silenzio…  Quando Quando forse a qualcuno si accenderà la lampadina di Eta Beta in testa e comincerà a preoccuparsi e finalmente, ci si interrogherà sul quando e sul perché, sia cominciato l’esodo dall’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta…quale sia  stato il momento preciso in cui la delusione e lo scoramento, aveva raggiunto livelli tali, da indurre dirigenti medici ad andarsene, rinunciando persino a partecipare a concorsi interni peraltro già banditi…un esodo vero e proprio di cui abbiamo già parlato, ma che non sembra preoccupare più di tanto… un esodo che lascia sul terreno, numeri e vuoti allarmanti…si parla di ben cinque anestesisti che nell’arco di pochi mesi lasceranno l’Aorn di Caserta…ed altri stanno maturando l’idea di seguirli…A breve ai apriranno le danze di un concorso scontato, quello per la direzione della Uoc Anestesia e Rianimazione, l’ennesimo concorso su misura di umiliazione rovente, per chi ha dato e continua a dare e forse oggi, avrebbe meritato una gratificazione che le solite logiche del potere hanno già destinato ad altri. Inalterato ed immobile appare tutto il resto…I medici anestesisti che se ne vanno, non partono per il Giappone  prendendo al volo un’occasione irripetibile…la maggior parte, è il caso di dire, che attraversa solo la strada…e va a lavorare a Napoli…quindi se ne vanno dal disagio, lasciano una dimensione diventata invivibile, che non garantisce nulla, si allontanano per sottrarsi alle pericolose schizofrenie del potere, per difendersi dai destini preconfezionati e dai riti perversi del sistema che si perpetua, dall’atteggiamento “de facto” camorristico, dei soliti quattro compari,  che hanno scambiato la politica per la lampada di Aladino e la cui unica forza è il senso di responsabilità altrui e l’altrui decisione di rifuggire dallo scontro… La politica ha fallito, gli uomini che si addobbano di politica, hanno fallito sventrando la sanità, per onorare le loro cambiali. L’Ospedale si sta piegando su se stesso, come un foglio raggrinzito…i medici se ne vanno…Del resto, quali motivi avrebbero per restare in un luogo, in cui chiunque può aggredirti, insultarti, minacciarti e farla franca, un luogo in cui i sindacalisti possono aggredire verbalmente ed insultare, emarginare e demolire e vivere felici e contenti e continuare a fare proselitismo, condito con i propri comodi, perché la direzione strategica ha dimostrato con i fatti e la concessione dell’immunità a qualcuno, che non gliene frega una mazza dei diritti di qualcun altro? Quali motivi avrebbero per rimanere, visto che l’ordine, la disciplina, la norma ed il diritto, sono soltanto opinioni del caporale di giornata…ed è lui che decide se farle contare o meno…perché dovrebbero restare a lavorare in una specie di fabbrica del torrone, in cui, chi infrange le regole e viene scoperto, può continuare tranquillamente ad infrangerle, perché la direzione strategica gira i pollici, facendo la conta del pari e dispari, in attesa dell’illuminazione dall’alto, mentre quello che si abboffa di straordinari illegittimamente, si permette anche di minacciare…ma che razza di posto è diventato l’Ospedale di Caserta?…qualche sindacalista che dovrebbe ingoiarsi la lingua per pudore, continua a “paperiare” per gli uffici  ed i reparti, come se avesse ricevuto l’investitura della direzione sanitaria, vaticinando le sistemazioni degli infermieri che dovranno prendere servizio a breve…quale Ospedale è quello che consente ad un paio di extraterrestri del comparto, di fare 800 ore di straordinario, spalmati all’occorrenza, sui reparti di Oncoematologia, Gastroenterologia, Otorino, Utic-Cardiologia, Emodinamica e Sale operatorie?, quale Ospedale non tiene conto che 800 ore di straordinario equivalgono a circa 16mila euro e quale Ospedale, dopo avere conteggiato la modica cifra di 2milioni e dispari di euro di straordinario, a  fronte dei 900mila previsti dalla Regione, consente ancora a qualcuno di fiatare? E per quale ragione si dovrebbe continuare a lavorare in un Ospedale, la cui gestione per anni è stata condizionata dal cerchio magico, che faceva la ruota e saltellava attorno allo schiocco di dita di o’rey ed oggi consente che l’imitazione casereccia, di o’rey, spadroneggi, minacci e faccia il gradasso nel comparto?…Appunto…sfondato il tetto della pazienza, della considerazione, delle ingiustizie ed oggi persino di un inquietante ridicolo teatrino, a quanto pare autorizzato dai colonnelli di passaggio, che fanno sempre finta di non sapere e di non vedere, si va altrove…Naturalmente il paziente, viste le raffinate strategie ospedaliere, possiamo relegarlo alla statura di danno collaterale…Hasta el Domingo!

4 Commenti

  1. I sindacati tutti vera rovina…hanno indetto stato di agitazione solo alcune sigle…e le altre che fanno? Forse non hanno voluto firmare un documento,l’ennesimo,sconclusionato.Forse vogliono mettere pressione all’amministrazione per qualche cosa che non gli viene concessa e si riparano dietro alla fascia,dovreste solo vergognarvi.

  2. Gentile Lanfranco Iodice, io non so se il 50% delle Aziende Sanitarie Campane presentano le stesse caratteristiche dell’Aorn di Caserta ma se fosse davvero così e non ho motivo di dubitare di ciò che afferma…non varrebbe più la pena neppure di scrivere ma dovremmo soltanto, vergognarci tutti insieme. Il sistema lo abbiamo creato noi…sia con i favoritismi che con il silenzio…e taccio sull’incapacità e l’assenza di pudore. Grazie

  3. La sindacalista ha paura di perdere il “poterr” consegnatogli dagli iscritti quindi continua, con i suoi due “baldi giovani eroi” a girare per i reparti con tanta arroganza senza autorizzazione. E normale?

  4. Ottimo articolo. Complimenti. Devo rilevare inoltre che, al netto della disciplina coinvolta (poiché varrebbe praticamente per tutte), dalle parole “una dimensione diventata invivibile” fino alle parole “ma che razza di posto è diventato”, il Suo pregevole pezzo potrebbe essere tranquillamente copia-incollato e riferito, senza nemmeno una modifica, ad oltre il 50% delle 17 Aziende Sanitarie Campane (comprese molte di quelle che incidono nel territorio di Napoli, dove sono diretti i colleghi in parola). Glielo assicuro. Allora se purtroppo un posto vale l’altro, tanto vale lavorare più vicino a casa. Magari ci faccio un pensiero anch’io.

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