– di Salvatore Zinno –
Ve lo abbiamo raccontato non più tardi di un mese fa, quello che sta per diventare un caso bollente nella politica casertana (LEGGI L’ARTICOLO), ovvero l’avviso di inizio ostilità tra il PD sessano ed il suo oramai ex rappresentante alla civica residenza, il sindaco Silvio Sasso; che ricordiamolo non ha aderito per ora alla stagione di tesseramento 2020 del PD.
Il fatto: un paio di giorni fa, una delegazione di rappresentanti istituzionali – e meno – del PD sessano, capeggiata dai Pasdaran di Gennaro Oliviero, ovvero Ciro Marcigliano e Lorenzo Fusco si è recata in “Visita” al primo cittadino chiedendogli espressamente di ritirare la delega al suo vice Fausto Fusco e rompere ufficialmente con il Presidente del Consiglio comunale Massimo Schiavone. Questo perché Schiavone sta facendo girare già da giorni, il suo bel faccino sugli autobus della provincia di Caserta con il riferimento alle elezioni regionali 2020.
Della partita “elezioni regionali”, è concorrente obbligatoriamente (per tutelare il suo personale status) l’altro sessano Gennaro Oliviero, il quale non può digerire di avere un competitor diretto in casa sua, anche se di modesto cabotaggio come il giovane Massimo Schiavone.
Per questo motivo, sia Massimo Schiavone che Fausto Fusco – che è diretta emanazione politica del gruppo Schiavone – devono essere messi in condizione di non nuocere; vuoi mettere a farsi una campagna elettorale come semplice cittadino o farla da Presidente di un consiglio comunale di una cittadina di media importanza come Sessa Aurunca, oltre che essere anche consigliere provinciale?
Meno cariche si ostentano e meglio è!
Ed è così che i Pasdaran sono stati inviati a portare il messaggio del sommo Ayatollah Oliviero, al povero Sasso, sempre più solo e sempre più preda dei suoi nemici interni ed immaginari. Insomma, un uomo al capolinea.
La proposta di Oliviero è la seguente: ritiro della delega a Fausto Fusco, surrogato come assessore e vice sindaco da Tommasina Casale – la quale nel frattempo si è accomodata anche lei alla corte di Oliviero – e sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale; in alternativa, mozione di sfiducia al sindaco e non voto al bilancio.
I rapporti tra Silvio Sasso e Tommasina Casale, si sono chiusi in maniera burrascosa appena 4 o 5 mesi fa con strascichi di presunte bombe e minacce di pubblicazioni di chat bollenti, per questo i due non si parlano e non si tollerano per niente, ed aver proposto proprio lei in sostituzione di Fausto Fusco equivale ad una vera e propria provocazione strumentale che Sasso non digerirebbe mai; infatti, la prima reazione di Silvio Sasso è stata un “niet” totale.
Cosa succederà ora è difficile dirlo, perché l’Aytollah Oliviero ha fatto i conti senza l’oste, non valutando la variabile “coronavirus” che da qualche giorno muta e cresce in maniera esponenziale, richiamando tutti i cittadini e soprattutto coloro che rivestono incarichi istituzionali di coordinamento e di indirizzo, ad una condotta responsabile.
Mandare a casa il sindaco Sasso in questo momento di emergenza nazionale, solo per garantirsi una più serena campagna elettorale, è la strategia giusta per aggiudicarsi per la quarta volta di seguito uno scranno in consiglio regionale, oppure potrebbe essere un boomerang autodistruttivo?
Certo è che Gennaro Oliviero non sta prendendo per niente bene l’affronto recatogli da Massimo Schiavone, reo di volersi candidare al consiglio regionale, rosicchiano consenso proprio a lui; per questo motivo, Schiavone viene giudicato un traditore della causa dopo che Oliviero ha contribuito non poco alle fortune imprenditoriali del gruppo rappresentato dagli Schiavone Junior e senior, tanto che in città circolano delle divertenti caricature che raffigurano proprio Schiavone Junior….diffuse chissà da chi!
In tutto ciò, la sorte di Silvio Sasso è appesa ad un virus…
