STORIA DI UN PAESE RECLUSO IN UNA MORTE MENTALE E IL LUTTO DELLA NOTIZIA MAI ELABORATA

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 –        di Radeco Settimo        –             

Mentre da Casal di Principe in un clip diffuso tramite social nelle ultime ore il primo cittadino dal suo terrazzo dopo aver emulato un presunto picnic corredato di tovaglia, e due bottiglie di vino (una vuota e l’altra per metà) e panino augura “buon coronavirus a tutti!” e in un altro video ancora vi è una signora eccitata dalle note della canzone “abbracciam chiu’ forte” urla a squarciagola “un applauso per il sindaco!“… E dal paese vicino, il mio paese,… Villa di B.erfino “coronavirus” permettendo la vita della locale amministrazione potrebbe ormai avere le ore contate per effetto del fatto che alcuni assessori con il benestare del sindaco avessero inviato per più di una volta per uno strano regolamento di conti un pregiudicato, “il classico quaquaraquà” in veste di paciere di uno strano regolamento di conti a casa di una consigliera comunale passata all’opposizione dopo essere fuoriuscita dalla stessa maggioranza…
C’è la rossa Nanna che con un messaggio singolare prova ad oltrepassare il muro del silenzio. Nanna è una donna di quelle che da sempre in coda con le masse non è saputa mai starci, una di quelle che con coraggio e determinazione prova a fotografare, raccogliere e a raccontarci anche in questi giorni di forzata reclusione i cocci delle retrospettive e gli spazi volutamente tenuti nel crepuscolo con le baldorie in stile corrida di Corrado in queste ore mandate in mondovisione con le stravaganti sceneggiate celebrate sui terrazzi, dalle finestre e sui balconi del bel paese. Nanna nel suo messaggio dice:
“Se dovessi dare un titolo alle notizie di questi giorni questo sarebbe 《il lutto delle notizie mai elaborate》. In questi giorni vista l’obsolescenza precoce degli eventi non è stata data la giusta riflessione sui fatti che andrò ad elencare. Un allarme virus nato in un paese lontano, che nulla avrebbe potuto e dovuto incidere per alcuni sulle nostre vite iniziando dalla stessa salute e dalla libertà individuale di ognuno. La morte di un ragazzo di 15 anni per aver tentato una rapina a Napoli, senza pensare che avessimo creato noi certi mostri nei sogni dei giovani di oggi, condannando gli ultimi e santificando i padroni di rolex (anche se per qualcuno potrebbe sembrar forte l’espressione, stando in democrazia, vi chiedo di aver rispetto per il pensiero dissociativo).
Poi ci sarebbero le rivolte e i morti delle carceri che hanno portato alla ribalta della cronaca la difficile e cronica situazione del sovraffollamento delle carceri. Ma i carcerati sono… quelli considerati reietti della società, il carcere non come educatore e possibilità di riabilitarsi ma solo il pollice verso per costoro;
-Poi la “pandemia” diviene sempre più feroce e con qualche editto di Peppe Conte viene proclamato il coprifuoco nel belpaese svegliandosi dal torpore di non escludere altre parti di Italia e subito sono fuggiti i meridionali dal Nord capendo il disagio del profugo.
Iniziano gli editti e quindi multe salate per quanti venissero pescati fuori casa se non per lavoro o necessità… ed ecco che in una città del nord la clemenza e la solidaria azione di prevenzione umana al contagio si latiforma nel gesto di una multa fatta al clochard.
Ci siamo riscoperti poi tutti a favore della sanità pubblica quando per anni abbiamo dato soldi in favore della sicurezza (telecamere, F35, taser e li m.. loro) ed eretto la sanità privata. Poi come se non bastasse abbiamo scoperto che certi operai sono figli di “un dio minore” perché debbono produrre, produrre… perché altrimenti la Contessa si potrebbe contrariare, con il consenso di certi sindacati abbiamo recepito che sono segnati i confini sociali. -In tutto questo, però continua ancora Nanna- abbiamo scoperto che Cina, Cuba e il Venezuela nonostante siano comunisti per l’occidente non hanno prodotto barbarie ma aiuti di ogni genere, un poco come gli USA che ci manda l’esercito. Conclude Nanna- nonostante abbracci e baci che non dispensiamo per ovvie norme di igiene che la pandemia ci proibisce suoniamo però inni, canzonette e coperchi di pendole per farci coprire ancora più di ridicolo da un’Europa che ci ha sbattuto la porta in faccia! Siamo lontani dal “tutto andrà bene” ‘na cibba, lo possiamo far credere ai bambini per proteggerli dallo stato delle cose, la storia di questi giorni dal torpore ci sta portando alla morte mentale… Suonate pure stasera ed aspettiamo gli eventi.