L’EMERGENZA “CORONAVIRUS” È UNA COSA SERIA PER TUTTI TRANNE CHE PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CASERTA

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             –         di Nicolò Antonio Cuscunà           –                 

                       La gravità del momento pandemia, per alcuni versi anche terrore, impossessatasi di larghi strati della popolazione italiana e delle autorità costituite, non sembra avere egual misura di attenzione e responsabilità nell’amministrazione casertana targata Carlo Marino.

Non vorremmo scrivere queste cose, ce ne scusiamo, anzi ce ne vergogniamo, ma non si può tacere rispetto al menefreghismo, all’arroganza, alla trascuratezza con cui viene gestita la macchina amministrativo-logistica della città. È di stamani la costatazione dell’assenza totale dei DISPOSITIVI di SICUREZZA dagli uffici comunali. 

Presso la ex Caserma Sacchi di Falciano sono ubicati gli importanti uffici pubblici dell’Anagrafe e Stato Civile, oltre ad Annona mercati e Servizi Sociali. Uffici frequentatissimi dall’utenza chiamata a dichiarare nascite, morti, matrimoni, esistenza in vita, permessi commerciali, assistenza agli anziani ecc. Tralasciamo l’errato decentramento di questi importanti uffici, quotidiani attrattori di decine e decine di cittadini, spesso provenienti da fuori città, per l’importanza del servizio quale ad esempio il rinnovo dei documenti d’identità. Tralasciamo il disagio per cittadini-utenti e impiegati nel doversi recare in una zona decentrata dalla città e, non servita adeguatamente dal trasporto pubblico locale. Tralasciamo la inadeguatezza logistica dei locali, malsani fin dal recupero-ristrutturazione, non adeguati al tipo di esercizio ed utenza, ascensore non collaudato, barriera-scivolo d’accesso sala matrimoni inadeguata, buco d’accesso ladri ancora aperto da due anni, registri anagrafe storica ancora abbandonati in terra e nell’umido. Tralasciamo le ripetute denunce delle organizzazioni sindacali aziendali e regionali di categoria, rispetto al pericolo cui sono sottoposti i dipendenti. Questi, sono spesso oggetto di gratuite violenze verbali e non solo della nervosa utenza intemperante e nervosa non bene disposta ai servizi elargiti. Denunce reiterate per le pessime condizioni logistiche in cui trovasi ad operare, caldo, freddo, umido, sporcizia, nessun controllo sanitario, mancanza di strutture idonee all’espletamento di un adeguato servizio al pubblico. L’ultima denuncia dell’organizzazione sindacale CGIL pubblico impiego è di oggi 17 marzo c.a. In una nota indirizzata ai vertici Dirigenziali e politici comunali, a firma del responsabile aziendale CGIL signor Alessandro Cappiello, viene stigmatizzato l’assoluto vuoto di riferimento alle adempienze di cui alla PANDEMIA COVID 19 e DERATTIZZAZIONE e SANIFICAZIONE uffici. Il responsabile sindacale dei lavoratori, reitera: ” …non si è provveduto ad attivare l’intervento di disinfezione e sanificazione degli uffici del settore mettendo a rischio la salute dei lavoratori dipendenti…D.Lgs.81/08 -garanzie e tutela salute forza lavoro-. Documento di sollecito a precedenti inviati in data: 25 febbraio 2020 -Coronavirus Covid 19-, 13 marzo 2020 interventi di derattizzazione e sanificazione.

All’uopo ricordiamo un atto prodotto con Determinazione Registro Unico n.120 del 28 gennaio 2020, a firma del dirigente del personale ingegnere Francesco Biondi, con cui l’amministrazione impegna 99.920,58 euro per servizi di pulizia e sanificazione ambienti di lavoro degli immobili di competenza comunale. Lavori fantasma, lavori che nessuno ha visto eseguire, lavori evidentemente inadeguati, lavori insufficienti alla PANDEMIA CORONAVIRUS.

DA NOTIZIE IN NOSTRO POSSESSO, riferite dal segretario generale dottor Salvatore Massi, la fornitura di “DISPOSITIVI DI SICUREZZA” utili ad adeguata protezione degli addetti comunali di servizio al pubblico dovrebbero essere forniti non prima di VENERDI’ 20 MARZO P.V.

Cosa aggiungere? In tutt’Italia i dispositivi di sicurezza anti covid 19 sono indispensabili e d’obbligo, all’azienda comunale di Caserta il lavoro in sicurezza e tutela della salute non è più un DIRITTO ma diventa un’elemosina.

Note sindacali CGIL FP:

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