EMERGENZA COVID-19, IL NURSIND DENUNCIA LA CARENZA DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

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Il coordinatore regionale del Nursind Antonio Eliseo e la delegata del coordinamento aziendale Susan Covelli, hanno inviato una nota al commissario dell’Aorn Carmine Mariano e al governatore della Regione Vincenzo De Luca, avente per oggetto: Emergenza Covid-19, in cui si legge: “In merito all’emergenza epidemiologica da Covid19, questa O.S. chiede l’assunzione di un atto di responsabilità che non può più essere dilatato nel tempo. Leggendo le note di aggiornamento circa la situazione emergenziale in atto, raccogliamo con drammatica consapevolezza il grido di aiuto che giornalmente ci giunge da chi nella quotidianità è costretto a lavorare con protocolli “work in progress” e soprattutto mandati allo sbaraglio con insufficienti ed inidonei Dispositivi di Protezione Individuale. Codesta Direzione, a distanza di più di un mese, ancora fatica a comprendere che un operatore non idoneamente tutelato, oltre a costituire un reato perseguibile penalmente in qualità di datore di lavoro, rappresenta un possibile vettore per la diffusione del virus. Pertanto, pur comprendendo lo stato di emergenza, richiediamo ad horas la fornitura di idonei e sufficienti DPI e l’adozione di protocolli chiari a tutela del personale, di cui si ha la responsabilità diretta e al fine di contenere la diffusione del contagio da Covid19.

Si prenda ad esempio e si attui con urgenza quanto si sta realizzando in altre realtà regionali, ci duole sottolineare più lungimiranti, avviando progetti di valutazione dell’esposizione del personale sanitario al nuovo coronavirus attraverso test sierologico per la determinazione delle immunoglobuline (IgM e IgG) al fine di indirizzare ed ottimizzare le strategie preventive (Alisa – Regione Liguria). Questa OS, inoltre, si dissocia da qualsiasi richiesta di carattere economico, abbiamo solo a cuore che il personale sia messo nelle condizioni di lavorare in tranquillità e sicurezza e svolgere in modo ottimale la propria missione per la tutela della salute pubblica.

La salute e la vita non si possono comprare con una indennità”.