SANITÀ, LE INCONGRUENZE DEL SISTEMA…

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(f.n) – L’economia del territorio è in ginocchio, molte, tra le attività commerciali costrette alla chiusura temporanea, per fronteggiare l’emergenza Covid 19, non riapriranno…l’ondata è stata tremenda, il numero dei naufraghi è ancora incerto, ma tende a crescere…Il Sud buono e generoso, il Sud che si fida e vota, il Sud che riesce ancora a cantare, è destinato a pagare il prezzo maggiore. Lacrime e sangue. Se qualcuno ha bluffato, rimanendo incastrato in un gioco più grande di lui, dovrà pagare per questo e se qualcuno ha alzato la posta, per garantirsi il potere, dovrà rimanere travolto dalle stesse macerie che ha provocato e che oggi stravolgono, gli equilibri già precari di un territorio …E mentre all’Aorn di Caserta, i lavoratori del comparto, che aspettano la fascia retributiva da 13 anni,  si guardano in cagnesco, grazie alle illuminate sortite del Commissario sugli incentivi e del Governatore sulle premialità, per coloro che sono impegnati nei reparti Covid, apprendiamo che l’Asl di Caserta non bada a spese…forse qualcosa non torna negli equilibri generali anche se certi signori ci mettono un minuto secondo, a trovare la pezza a colori giusta per amici, parenti e cumparielli. All’Ospedale di Piedimonte Matese, tanto per fare un esempio…si registra qualche difficoltà a coprire i turni nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, dove due dei sei ginecologi, sono esonerati dalle notti. Ebbene… logica vorrebbe che si consentisse ai giovani ginecologi già in organico, di fare un pò di straordinario ma, forse, 250 euro lorde, la cifra prevista, sono troppo poche, per la munifica Asl ed allora cosa si fa?…si chiamano due ginecologi di Aversa in convenzione, rigorosamente in ottimi rapporti con l’intoccabile Forleo, per la modica cifra di 740 euro lorde per notte…Ma esiste una logica che renda accettabile questa ed altre assurdità di uno squallido sistema, basato esclusivamente sulle giostrine politiche di piccolo cabotaggio?, in questo territorio si continuano ad elargire favori ai sudditi che hanno incensato i vizi del sovrano, traducendoli in virtù per intontire la plebe…ma di cosa parliamo?, forse sarebbe il momento di mettere le carte a posto in parecchi uffici amministrativi della Sanità regionale e del territorio, a cominciare dai primari investiti sul campo di un titolo, che non è transitato neppure per il famoso e compiacente articolo 18…Ma ancora una volta…di cosa parliamo?

1 commento

  1. Vogliamo parlare delle migliaia e migliaia di ore in convenzione (quelle a 740 € a notte) vendute dalla ASL Caserta ad altre Aziende sia in Regione che fuori di essa, di branche atavicamente carenti nella stessa ASL Caserta? Questo meccanismo ha consentito di violare sistematicamente le regole europee sull’orario di servizio e sul riposo obbligatorio. Ma tanto questi medici stanchi e stressati da lunghe ore di lavoro, profumatamente pagate altrove, quando svolgono l’orario di lavoro, quello ordinario, nelle rispettive U.O. regolarmente carenti di organico, tentano di riposare e non di lavorare. Vogliamo chiederci che ruolo di controllo hanno la Gestione delle Risorse Umane e la Direzione Amministrativa quando ricevono queste parcelle favolose che da sole servono a dimostrare la violazione delle leggi e dei regolamenti che governano l’orario di servizio dei medici?A chi conviene tutto ciò? Perché non si espletano i concorsi e si regolarizzano gli organici di tutte le U.O. assumendo giovani volenterosi e forze fresche necessarie ad un sistema stremato da anni di blocco del turnover?

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