– di Francesca Nardi – 
Pasquale Apicella era figlio di questa terra generosa…un figlio che con la sua scomparsa violenta e prematura, ha reso onore alla giustizia di cui è stato servitore e difensore, un figlio prediletto che ha conferito sacralità alla missione eroica, cui ha dedicato la sua esistenza… Pasquale Apicella, con la sua morte drammatica, ha tristemente assolto il suo compito educativo, poiché i suoi figli respireranno assieme ai giorni che verranno, l’esempio orgoglioso di un genitore speciale…ed i suoi figli saranno parte di quella schiera eletta di giovani, che percorreranno la strada maestra senza deragliare, scrivendo il futuro di un Paese migliore. Il profondo rispetto che meritano uomini come Pasquale Apicella, dovrebbe escludere a priori ogni strumentalizzazione, ogni tentativo di farsi strada verso un qualsiasi palchetto dal quale recuperare visibilità, invitando piccole platee a gesti di solidarietà inopportuni e soprattutto parziali se, a promuoverli, è un deputato della Repubblica. Invitare ad una donazione in favore della famiglia Apicella, rivelando particolari che gravano sulla situazione economica della stessa, riteniamo sia stato di pessimo gusto, oltre che un atto di arroganza nei confronti del Governo e dello Stato, della cui assenza nei confronti della drammatica vicenda, l’onorevole Antonio Del Monaco, sembra essere certo. Pasquale Apicella era un servitore dello Stato, un poliziotto deceduto nell’esercizio del suo dovere sette giorni fa, un tempo inequivocabilmente troppo breve, per lanciarsi in iniziative e pretendere che nessuno rifletta sulle motivazioni che le hanno motivate. Forse l’onorevole Del Monaco, nonostante il ponte del 1° maggio, ha mantenuto un filo diretto con Governo, Presidenza della Repubblica e direzione generale della Polizia di Stato?, una linea calda attraverso la quale, forse, ha ricevuto indiscrezioni sulla probabile indifferenza, di cui la famiglia Apicella presumibilmente, sarà oggetto nel prossimo futuro?, bene…se l’onorevole Del Monaco è in possesso di queste notizie che non fanno onore né al Governo, né allo Stato, né alla Polizia, poiché non vi sarebbe alcuna altra spiegazione logica al suo appello, deve avere il coraggio di accusare pubblicamente lo Stato, il Governo ed il Capo della Polizia, dopo di che, se dovessimo avere contezza che le tre massime istituzioni, si riveleranno tanto indifferenti nei confronti della famiglia di un poliziotto, morto per il suo Paese e per la Giustizia, saremmo noi stessi ad impegnarci nella raccolta fondi per la famiglia Apicella. In caso contrario, ci sentiremmo autorizzati a parlare di inqualificabile strumentalizzazione politica, di un dramma. Purtroppo e soprattutto in questo periodo, la miseria sta riemergendo lentamente e sta lambendo a macchia d’olio il quotidiano di molte famiglie, anche nel collegio in cui l’onorevole Del Monaco è stato eletto…e l’iniziativa di Del Monaco, ripetiamo, laddove non sia supportata da certezze e da necessità impellenti, rappresenta la scivolata di stile senza precedenti, di un politico. Siamo comunque certi che, nel frattempo, l’onorevole Antonio del Monaco, abbia già dato prova provata della sua grandezza d’animo, devolvendo nell’immediato, un suo stipendio alla famiglia Apicella e questo sicuramente gli fa onore…
