OSPEDALE SAN ROCCO, DPI & TAMPONI…QUESITI IN PROGRESS

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(f.n.) – I brillanti e costosi lavori di ristrutturazione e gli altrettanto sfolgoranti, lavori di manutenzione in contemporanea al PO San Rocco di Sessa Aurunca,  hanno dato i risultati insperati…provocando una artistica cascata d’acqua che, ieri mattina, dal Pronto Soccorso rimbalzava lungo le scale…pare infatti,  che i tubi che trasportano acqua si siano rotti, allagando i locali in cui si trovavano e questa volta… è toccato alla sala d’attesa del Pronto Soccorso diventare un lago e conseguente chiusura forzata del servizio, per diverse ore… Adesso, pare che il guasto sia stato riparato…il tutto ovviamente, si è svolto all’ombra della consegna del silenzio. Il San Rocco come del resto il Moscati di Aversa sono due realtà autonome ed indipendenti…ad entrambe il DG Ferdinando Russo ha concesso licenza di “sbagliare”, purché non lo infastidiscano…Al San Rocco ad esempio, il caos-tamponi in cui Moretta The Best si agita a vuoto, presenta risvolti addirittura comici. E’ noto che vi sia una circolare ufficiale che impone di effettuare tamponi a tutti i pazienti che arrivano all’ospedale…bene fin qui…ma chi sono coloro che devono sottoporre i pazienti al tampone?, ed in quale luogo dovrà svolgersi l’operazione?, Il Moretta, dopo avere consultato le sacre scritture, ha convocato un vertice di esperti che, nel corso di una riunione fiume, ha tentato di formulare una serie di ipotesi…1) i tamponi potrebbero essere effettuati all’ingresso del PS dal personale del reparto ed ivi custoditi fino al momento dell’invio a destinazione; 2) si potrebbero effettuare al momento dell’arrivo in reparto, all’interno di un locale idoneo? …no…no…no, qualcuno gorgheggia la prima obiezione…sarebbe meglio si effettuassero nella stanza del paziente…li potrebbe fare l’infermiere del reparto, no…meglio il coordinatore…no…no… il medico!,,,il medico!, sì, il medico. Ed uno seduto in curva alla tavola rotonda, dopo 12 ore di meditazione silenziosa, alza la mano e chiede timidamente: e…poi…i tamponi?, dove li mettiamo?…, al 118?…no…al Ps?…qualcuno taglia corto con autorevolezza e decide per tutti…metteteli dove volete e poi se ne parla… 3) si potrebbero effettuare nei locali dell’ambulatorio…qualcuno propone un emendamento: per le pazienti del reparto di Ginecologia però… li facciamo in un altro ambulatorio…Si… va bene…ma chi li fa?, l’ostetrica…no…il medico…no…l’infermiera? Non si sa. All’odg di una riunione complessa ed aperta, come la succitata, dopo ben due mesi e più di emergenza, quindi denunciando uno status organizzativo cristallizzato nella preistoria dell’infezione, troviamo il problema DPI…Per fare il tampone sono necessari i DIP idonei…basta la mascherina chirurgica?…no …macché…va bene la ffp3….quella unica ffp3  che è stata distribuita al personale alla fine di febbraio o forse anche ai primi di marzo?…s, quella…basta e avanza.,,se è il caso, la lavate…se è il caso, la disinfettate…insomma “veritavell vuie”…Qualche folle dell’ultim’ora, abituato a vedere i film di fantascienza, ieri avrebbe addirittura chiesto la visiera, ma la risposta sarebbe stata: non ci sono …non ci spetta! Qualcuno alza la voce…il caos all’inizio è divertente… ma non troppo… Ma…allora i tamponi chi li fa? Chiediamo lumi a Moretta! Moretta?, non c’è!, allora chiediamo a Passaro! I tamponi li fa l’infermiere in reparto e poi si chiama il 118…Dove? In reparto. Ma…capita che qualcun altro decida di averne abbastanza di questa succursale periferica della bancarella del torrone principale e così le infermiere di qualche reparto, chiedono serietà nelle procedure e quindi un protocollo, qualsiasi cosa che somigli ad una carta scritta… e che miseria! Ed infine…eccolo lì il direttore sanitario part time, il Moretta de nuestro corazon è appena tornato al San Rocco, da una delle sue peregrinazioni retribuite…”Bbboni! Tra due o tre giorni avrete la procedura! …e nel frattempo?…eh?, come?,…chiedete a Passaro…ho da fare…non c’è?, fate come vi pare…Hasta la vista!