“CLOSER”: UN INCONTRO/SCONTRO SENTIMENTALE CHE ILLUMINA SUL SIGNIFICATO DI AMORE E VERITÀ 

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–           di Mariantonietta Losanno          –                  

Locandina Closer “CLOSER”: UN INCONTRO/SCONTRO SENTIMENTALE CHE ILLUMINA SUL SIGNIFICATO DI AMORE E VERITÀ Un intenso scambio di sguardi fra due sconosciuti sulle note di “The Blowers’s daughter” di Damien Rice: Alice, un’avvenente e misteriosa spogliarellista americana appena trasferitasi a Londra e Dan, un affascinante scrittore inglese, che per vivere si occupa di necrologi presso un giornale locale. La ragazza, abituata a controllare a sinistra prima di attraversare la strada, si distrae e viene investita da una macchina; Dan, allarmato, la raggiunge e lei aprendo gli occhi lo accoglie dicendogli: “Hello, stranger” (“Ciao, straniero”). Da qui i due diventano inseparabili. Quello che sembra essere amore, però, è destinato ad esaurirsi rapidamente: basta un altro incrocio di sguardi (quello tra Dan e Anna) a cambiare le carte in tavola.closer 1 758x426 1 “CLOSER”: UN INCONTRO/SCONTRO SENTIMENTALE CHE ILLUMINA SUL SIGNIFICATO DI AMORE E VERITÀ 

C’è una linea sottile che separa la passione dalla frivolezza. Quello che avviene tra due sconosciuti può essere tanto uno di quelli che si definiscono “colpi di fulmine”, tanto l’espressione di una frivolezza effimera. Si tratta di amore, dunque? O di un’affannata ricerca di esso? “Un bell’inganno piace a tutti quanti”: si tratta, piuttosto, di scegliere tra amore e verità. Il tema principale di “Closer” è, dunque, il valore della verità. Relazioni nate dall’urgenza di dare sfogo all’istinto passionale innescano altre relazioni basate su un’attrazione più forte o semplicemente nuova -e dunque affascinante- che possono mandare all’aria quelle preesistenti. Sono amori basati sull’impulso e non sulla razionalità e sono per questo caratterizzate da gelosia e morbosità, e mai da sentimenti concreti. L’amore viene allora ridotto alla sua componente materiale.

closer portman and clive 1 scaled “CLOSER”: UN INCONTRO/SCONTRO SENTIMENTALE CHE ILLUMINA SUL SIGNIFICATO DI AMORE E VERITÀ Sono proprio questi legami superficiali a fornire degli interessanti spunti di riflessione: per essere se stessi e proteggersi si è costretti a mentire? Perché, forse, in un mondo dominato dalla ricerca della verità, per preservare la propria essenza si è costretti a nascondersi o a sperare che un giorno qualcuno meriti davvero di comprenderci. Quanto conta la sincerità in un rapporto? In tanti altri film d’amore non si arriva mai a dire la verità, a far provare realmente la tentazione, il senso di colpa, il tradimento, la gelosia. “Chi ama a prima vista tradisce ad ogni sguardo”: questo implicherebbe, dunque, che tutti, in un modo o nell’altro tradiscono per poi decidere se confessarlo in modo brutale o mentire per andare avanti. Non c’è niente di rassicurante o confortante: non ci resta che lasciarci travolgere dall’illusione della stabilità o dall’affascinante idea dell’innamoramento basato soltanto sugli sguardi.

Mike Nichols dirige un film tagliente, spietato e scabroso per i temi e i dialoghi, ma mai per le immagini. Pur non essendoci una sola scena di nudo, “Closer” scandalizza per il modo di esprimere in maniera esplicita concetti avulsi da qualsiasi forma di ipocrisia. Non si cade mai nel volgare, ogni cosa viene mostrata con estrema eleganza e sofisticatezza. Il regista de “Il laureato” ritrae la bellezza, le infatuazioni, l’inganno delle apparenze: le passioni sono spietate e spesso la verità inganna più di una bugia. In “Closer” l’erotismo è nel linguaggio e non nelle immagini: ma si ama con gli occhi o con le parole? Non a caso la colonna sonora di Damien Rice canta “I can’t take my eyes off of you” (“Non posso levarti gli occhi da dosso”): ci si innamora di particolari indecifrabili, il difficile viene dopo, quando tutto si complica per le interazioni con gli altri, per i ricordi, per i cambiamenti e per le situazioni che non riusciamo più a controllare. “Closer” affascina per l’erotismo visivo, basato su sguardi e dettagli, e fa riflettere sulle possibili versioni dell’amore. Romanticismo, egoismo, bugie, sesso, relazioni vacue, debolezze: “Closer” racconta con sincerità i legami umani. Cast impeccabile, in cui non emergono che i protagonisti, nessun personaggio secondario: Natalie Portman, Jude Law, Julia Roberts, Clive Owen.