EPIGENETICA E PRESENZA DI METALLI TOSSICI NELLE AREE DEL COMUNE DI CASAGIOVE

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Foto – Pasquale Antonucci, Andrea Del Buono e Danilo D’Angelo

(g.l.) CASAGIOVE (CE) – “Epigenetica e presenza di metalli tossici nelle aree del Comune di Casagiove” è il titolo dell’intervento che il dott. Andrea Del Buono ha sostenuto questa mattina presso il Gaiachiara Casale Antico Resort di Casagiove, dove si è tenuta la conferenza “Metalli pesanti: la pandemia silenziosa – Tra inquinamento ambientale, metalli tossici e salute negli abitanti di Casagiove” in cui sono stati esposti i risultati dei campionamenti effettuati in sei punti della città. Un dibattito interessante incentrato sui temi relativi alle conseguenze dell’inquinamento ambientale, alla presenza dei metalli tossici nel suolo, come per esempio il mercurio o l’alluminio, e ai processi che si possono attuare per tutelare la salute e prevenire l’esposizione ai rischi di tossicità causa di malattie oncologiche e neurodegenerative. Ad aprire i lavori è stato don Marco Zuppardi della parrocchia Nostra Signora di Loreto di Maddaloni in rappresentanza di don Tonino Palmese (Vicario episcopale della chiesa di Napoli e vicepresidente della Fondazione Polis della Regione Campania), seguito dai relatori Sen. Vincenzo D’Anna, Presidente nazionale ONB, dr. Giuseppe Mazzullo, direttore generale C.I.C.A.S., dr. Antonio Falco, Presidente Dalmesse Italia, il dr. Danilo D’Angelo, candidato sindaco e leader del movimento “Casagiove nel Cuore” e dal dr. Nicola De Monaco, agronomo che si è occupato del caso-studio di Casagiove. Con un taglio trasversale il Senatore D’Anna ha evidenziato il problema della frammentazione delle Università, che si riversa sulla ricerca e alimenta il fenomeno della fuga dei nostri cervelli a causa della autoreferenzialità delle grandi istituzioni e della precarietà che domina il settore della ricerca scientifica. “La scienza è collaborazione – ha asserito D’Anna – e non basta la forza del singolo per condurre uno studio innovativo, come quello sulle eziopatogenesi e sulle tipologie di inquinamento microscopico, per rispondere alle criticità che la scienza stessa ha generato impoverendo il dibattito etico e religioso”. Il dr. G. Mazzullo ha riferito dell’esigenza di dover trovare sulla base di un principio economico specifico un equilibrio tra la produttività della grande distribuzione e un’attività di sostenibilità dell’industria agroalimentare; una questione agganciata dal dr. De Monaco in merito ai microbioti e alla sterilizzazione dei terreni, conseguenza di estensioni di colture industriali che alterano le biodiversità abbassando le difese immunitarie. Tra i presenti anche il consigliere del Comune di Caserta, Pasquale Antonucci che sul modello di Casagiove ha auspicato di replicare lo studio anche per Caserta complimentandosi con il dr. Danilo D’Angelo per aver incoraggiato la realizzazione del percorso tecnico-scientifico.

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“Il problema dei siti contaminati è attualissimo – ha dichiarato Danilo D’Angelo, candidato sindaco della coalizione Casagiove nel Cuore – ed è avvertito dalle persone, assoggettate dalla denominazione “Terra dei Fuochi”, che declassa i nostri territori e pesa gravemente sulla loro immagine, dal punto di vista economico, storico, culturale, turistico, agricolo ed enogastronomico. Quando penso che per una migliore ripartenza bisogna iniziare da noi, significa che bisogna agire tempestivamente per garantire una migliore qualità di vita mettendo in campo tutte le forze per centrare l’obiettivo. Il Comune di Casagiove è stato oggetto di una ricerca scientifica che ci sprona a continuare per monitorare lo stato di salute dell’ambiente e salvaguardare aria, acqua e suolo. Serve un’opera di prevenzione, anche attraverso la diffusione di una nuova cultura alimentare. Sono sostenitore di una politica che su scala locale deve sapersi orientare verso nuove misure da azionare nell’interesse primario collettivo e che si faccia garante del diritto alla salute dei cittadini”. Nelle note dei ringraziamenti il candidato sindaco di Casagiove si è detto riconoscente in particolare al dott. Andrea Del Buono per avergli sottoposto una questione che non può dirsi assolutamente marginale. “Le sorti della popolazione non possono prescindere dalle problematiche legate alla salute, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo – ha concluso D’Angelo”.