ASL, PROCEDIMENTI DISCIPLINARI: IL NURSIND SCRIVE AL DG RUSSO

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Il segretario territoriale del Nursind Antonio Eliseo ha inviato  una nota al direttore generale dell’ASl Ferdinando Russo, una nota in cui si legge : “Può succedere, come pare abbia detto Giulio Andreotti, che il potere logori chi non lo ha, ma pare pure che sia vero anche l’esatto contrario e che cioè il potere affidato a chi non ne ha le capacità possa non solo logorare, ma fare addirittura danni ben peggiori, talvolta incalcolabili.

Non si può conoscere veramente la natura ed il carattere di un uomo fino a che non lo si vede gestire proprio quel potere che diventa il banco di prova, il vero spartiacque tra un omino con poche idee e pure confuse ed un vero uomo, un leader, un capo.

Può capitare allora che il potere conferito ad un Direttore Sanitario, fino a quel momento senza infamia e senza lode, quasi senza niente  a dire il vero, diventi un boomerang dall’effetto dirompente in grado di  annullare quelle che sono le autocelebrazioni e le ostentazioni di forza.

Può succedere che questo Direttore Sanitario, c, su segnalazione di un piccolo Direttore di U.O. F.F. ,  chieda che una ostetrica, con trent’anni di onorato servizio, sia sottoposta al giudizio della famelica e spietata Commissione Disciplinare dell’ASL, avendo valutato bene le motivazioni e concordando sulle malefatte attribuite alla tapina, decidendo insindacabilmente di sottoporre al giudizio della fantozziana commissione la malcapitata.

L’elenco dei reati ascrivibili è lungo e variegato e non fa presagire nulla di buono, come minimo tutti si aspettano il licenziamento della irriverente, disobbediente dipendente. La gogna mediatica sarebbe la punizione più giusta per chi si macchia dell’onta della ribellione, della disapprovazione, della capacità di critica.

E cosi, dopo giorni di trepidante attesa,  arriva quello dell’udienza,  l’ostetrica rappresenta i fatti, esibisce prove, esprime, accalorandosi,  le sue opinioni e la commissione si pronuncia, limitandosi ad infliggere alla sprovveduta nientepopodimenochè, udite udite:  un RICHIAMO VERBALE, si un semplice richiamo verbale. La ASL,  al pari di una madre premurosa preoccupata di evitare al figliolo di commettere ulteriori più gravi errori, lo redarguisce.

Ora,  ci sembra opportuno sottolineare che si continuano a scomodare commissioni della ASl minacciando provvedimenti e sanzioni che poi non arrivano mai e che hanno ormai più il tenore della minaccia e del monito per gli altri di quello che potrebbe essere .

Ma la domanda reale, non dovrebbero porsela i Dirigenti dell’Asl, vedendo che costoro continuano a scomodare Commissioni di ogni ordine e grado senza cavarne mai un ragno dal buco?

Qualcuno vorrebbe cominciare a chiedersi perché le varie commissioni  Medico-legale, Disciplinare etc, continuano a emettere sentenze che fondamentalmente avvalorano le tesi dei lavoratori e non dei Dirigenti?

Qualcuno dovrebbe giustificare questo inutile impegno di uomini e di mezzi  finalizzato a creare caos e disorientamento tra i dipendenti; qualcuno dovrebbe spiegarci queste manie persecutorie da parte di dirigenti che dovrebbero avere invece il compito di garantire le proprie risorse umane” .