ASL, OSPEDALI ALTRO RECORD NEGATIVO

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Dove eravamo rimasti? Il Cerusico, era solo il 21 settembre del 2020 quando aveva appena finito di registrare l’ennesima vergogna della Sanità nostrana con i rapporti ANAC (Agenzia Nazionale Anticorruzione) e del GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze), che, oggi, deve registrare un altro record della vergogna. Intendiamo quello relativo alla nuova classifica World’s Best Hospitals 2020 stilata da Newsweek sui migliori Ospedali in Italia e nel Mondo. Nel frattempo, però, c’è da registrare un altro record: quello ottenuto con una votazione “bulgara” dall’inossidabile Vincenzo De Luca & Co. alla recente tornata elettorale per la Presidenza alla Regione Campania. Quel De Luca & Co. che da decenni scorazzano in lungo e in largo nelle praterie della sanità regionale e locale. Questo vero e proprio plebiscito, direte voi, è sicuramente frutto di una politica di altissima valenza gestionale e programmatica. Il Cerusico, la vede diversamente: non si tratterebbe di riconoscimento di effettivi meriti, ma di vera e propria “sindrome della sodomia” da parte degli elettori campani.  O, meglio, come evidenziato dalla  dottoressa Silvana De Mari, la quale,  ha infatti portato all’attenzione l’esistenza di una sindrome denominata Gay Bowel caratterizzata da una insorgenza di patologie ano rettali superiori alla media presso persone che praticano la sodomia.1 1 ASL, OSPEDALI ALTRO RECORD NEGATIVOPremesso ciò, ora ricordiamo quanto registrato dal GIMBE (07.09.2020). “Il credito del Nord si trasforma in un debito per il Centro-Sud, costretto a pagare le prestazioni sanitarie dei pazienti che decidono di spostarsi fuori regione per ottenere le cure. L’immigrazione sanitaria penalizza le regioni del Mezzogiorno a beneficio di quelle del Nord. Il fiume di denaro scorre prevalentemente da Sud a Nord: 97% del saldo attivo confluisce nelle casse di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana. L’84% di quello passivo grava su Campania, Calabria, Lazio, Sicilia, Puglia e Abruzzo. A dimostrarlo è l’indice di fuga – l’ammontare del debito che viene generato da una regione nei confronti delle altre per il pagamento dei servizi – più alto in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, tutte con un debito superiore ai 300 milioni di euro. In 4 regioni del Nord, infatti, si registra un attivo 1,34 miliardi, mentre in 6 regioni del Centro-Sud un passivo di 1,44. Le sei regioni, infatti, con maggiore indice di fuga (l’ammontare del debito che viene generato da una regione nei confronti delle altre per il pagamento dei servizi) sono: Lazio (13%), Campania (10,5%) che insieme rappresentano un quarto della mobilità passiva, ma anche Puglia (7,3%), Calabria (6,7%), Sicilia (6,5%)….. se da un lato è difficile quantificare i costi sostenuti da pazienti e familiari per gli spostamenti, dall’altro è impossibile effettuare e stimare sia i costi indiretti (assenze dal lavoro di familiari, permessi retribuiti), sia quelli conseguenti alla mancata esigibilità delle prestazioni territoriali e socio-sanitarie, diritti che appartengono alla vita quotidiana delle persone e non alla occasionalità di una prestazione ospedaliera”. E fin qui abbiamo ricordato il Rapporto GIMBE. Proseguiamo nel confutare questo vero e proprio plebiscito nei confronti di De Luca & Co., sicuramente frutto di una politica di altissima valenza gestionale e programmatica con la classifica World’s Best Hospitals 2020 stilata da Newsweek  che mette in fila i migliori ospedali in Italia e in altri 20 Paesi del mondo (Stati Uniti d’America, Canada, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Olanda, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Israele, Sud Corea, Giappone, Singapore, India, Thailandia, Australia, Brasile). Al primo posto di questa speciale graduatoria, in Italia, si conferma il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, davanti al Policlinico Universitario Gemelli di Roma, al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, all’Istituto Clinico Humanitas e all’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato, entrambi di Milano. La Top 10 dei migliori ospedali in Italia secondo il ranking “World’s Best Hospitals 2020” è completata, poi, dall’Azienda Ospedaliera di Padova (al sesto posto), dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, tra le città più colpite dall’emergenza Coronavirus (in settima posizione), dall’Ospedale Borgo Trento di Verona (8° posto), dall’Ospedale Policlinico San Matteo di Pavia (9/a posizione) e dall’IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia (10° posto). Il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, primo in Italia, si è posizionato al 47esimo posto nella classifica globale. Quello meneghino è l’unico ospedale italiano a essere riuscito a conquistare un posto nella Top 50 mondiale. Su ben 88 Ospedali italiani citati, tutti al centro-nord Italia (tutti!), sapete dove troviamo gli unici due Ospedali della Campania? Al 38° posto l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli e al 77° posto l’Azienda Ospedaliera dei Colli (Napoli).2 ASL, OSPEDALI ALTRO RECORD NEGATIVOOra abbiamo la prova provata ed inappellabile della veridicità dei dati registrati nel rapporto GIMBE sui tassi di fuga dei cittadini campani e, quindi, casertani verso le strutture ospedaliere del nord Italia. E, De Luca, all’indomani della sua rielezione a Presidente della Giunta Regionale della Campania, come se non bastasse, ci mette il carico da 90 affermando che tra le sue priorità in sanità c’è il “… dare un forte impulso al processo di rafforzamento dell’assistenza sanitaria del territorio per permettere di superare il modello di una sanità ospedale-centrica e avviare i processi assistenziali verso una vera e propria de-ospedalizzazione e umanizzazione del sistema sanitario… (Quotidianosanit.it 23.09.2020).”. Vivaddio! Finalmente un po’ di sincerità quando si ammette che è inutile insistere sull’assistenza ospedaliera perché non si è mai programmata è perché non è “competitiva” e che è meglio perseguire la strada del debito annuo pari a 300 milioni di Euro quale corrispettivo agli Ospedali del nord per l’assistenza dei cittadini campani, anche per le patologie ano rettali….. Tassi di fuga. Plebiscito o “sindrome della sodomia”? Fate vobis.