LETTERA DI UN PELLEGRINO DEVOTO ALLA POPOLAZIONE AURUNCA

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%name LETTERA DI UN PELLEGRINO DEVOTO ALLA POPOLAZIONE AURUNCA“L’altarino eretto all’ingresso dell’ospedale mi ha ispirato questa riflessione: A imperitura memoria, come ex voto o forse soltanto come monito per i dissidenti, in ogni caso affinché -perdiate ogni speranza voi che entrate-. Questo deve essere stato quello che ha pensato il prode Salvatore Moretta, lo scudiero fedele, il “Ricciotto”, (se la chioma non lo avesse da tempo immemorabile, miseramente tradito), del Marchese del Grillo, nel far erigere in bella mostra all’entrata del pio Hospital di Sessa Aurunca, l’altare Votivo, in onore di San Gennaro Oliviero.

Tanto che, perfino San Rocco si è indignato, tanto che la statua che troneggia in bella mostra all’entrata dell’ospedale, ha cominciato ad inondare il tunnel che collega il nuovo ed il vecchio ospedale con ettolitri di acqua piovana, facendo letteralmente impazzire gli addetti alla manutenzione, incapaci di sedarne l’ira.

Abbiamo visto devoti di San Gennaro, genuflettersi nel passare davanti all’altarino, segnarsi, toccare con la punta delle dita l’effigie per poi baciarlo, profferendo giaculatorie ed orazioni.

Abbiamo visto pellegrini, salire in ginocchio le scale del sagrato, chiedendo con gli occhi umidi, la grazia di una assunzione a tempo indeterminato, una stabilizzazione o per i più ambiziosi finanche un posto da primario.

I più si accontenterebbero di un posto di Oss, pare ne abbia promesso un migliaio.

Qualcuno con gli occhi lucidi dalla commozione, ha ringraziato il santo per avergli concesso di mantenere gli immeritati privilegi guadagnati a colpi di lingua nel corso degli anni trascorsi.

Moretta, nonostante gli inviti del DG Russo di tenere i politici fuori dall’ospedale, ha continuato per tutta la campagna elettorale a dispensare i santini di San Gennaro Oliviero, invitando calorosamente, ( capisc a mè) infermieri, tirocinanti e tutti quelli che gli sono capitati a tiro, a votare per il benefattore, pena la scomunica perenne.

Certo l’altarino eretto in ospedale incute un pò di paura, soprattutto quando scendono le tenebre e il buio avvolge il San. Rocco, mentre l’atrio si svuota, quegli occhi sembrano seguirti e continuare a ricordarti che il vero direttore dell’ospedale, il vero sindaco di Sessa, il signore incontrastato del feudo aurunco è lui e nulla cambierá finché lui non lo vorrà”.

Un pellegrino devoto…assai