INTERVISTA A LUIGI LEONARDI, TESTIMONE DI GIUSTIZIA

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(p.f.) – “Collaboratore, pentito… la libera interpretazione delle persone ha portato alla strumentalizzazione di ciò che sono, ma io so chi sono, una persona onesta e lo dimostro ogni giorno”, questo l’esordio di Luigi Leonardi, testimone di giustizia “Mi definiscono pentito – prosegue – ma se lo fossi dovrei essere in galera o in qualche dimora protetta, con un nome diverso”.

Le offerte di candidatura non mancano agli uomini come Luigi Leonardi, la loro visibilità può facilmente tradursi in consenso ma lui ha rinunciato a candidarsi alle Regionali per ritagliarsi un ruolo diverso, più vicino alla gente, ai loro problemi, quei problemi che talvolta si devono intuire, perché taciuti, per paura, per convenienza o per vergogna. Luigi Leonardi ha quindi deciso tentare l’avventura delle elezioni comunali di Giugliano e se il candidato sindaco Antonio Poziello, in cui egli come tanti altri hanno riposto la loro fiducia, nel ballottaggio della prossima domenica riporterà la vittoria, sarà nominato assessore sarà l’assessore alla legalità. Lo status di personaggio pubblico, per Leonardi, non ha rappresentato un quid in più anzi, come lui stesso definisce il fatto: “È come essere ricchi con i soldi del monopoli”, Leonardi ‘agogna’ la libertà, quello che dovrebbe essere un diritto di tutti è per lui quasi un’utopia.

Una vita ‘non vita’, che lo ha costretto per ben otto anni ad una lontananza forzata con la famiglia. “Ho gestito questa situazione – prosegue Leonardi – pensando di fare la cosa giusta e non ero preparato all’ingratitudine delle persone, la scelta di Giugliano non è casuale, ma è dettata dalla volontà di voler proseguire l’opera iniziata. L’ultima minaccia l’ho ricevuta sette anni fa, sono anche andati da mio fratello, il quale ha deciso di trasferirsi a Berlino ed io purtroppo, non lo vedo da tempo”

‘La sindrome del piedistallo’ cosi definisce Leonardi l’atteggiamento delle persone. “Sempre pronte a giudicare gli altri. Educazione vorrebbe che prima di giudicare qualcuno, anche se non si dovrebbe giudicare nessuno, bisognerebbe almeno informarsi”

“Il ballottaggio? – Leonardi conclude sulle amministrative –  è come buttare un pezzettino di carne in una vasca di piranha, la cosa che mi sorprende di più è la genesi di questa ‘stortura’ della coalizione Pd-Cinquestelle; è venuto per due volte il ministro degli Esteri a Giugliano, la prima volta non è stato accolto molto bene e la seconda ha addirittura affermato che nel caso non venisse eletto Pirozzi, l’Europa non concederà i fondi…io lo trovo semplicemente assurdo”.