CORONAVIRUS A SESSA AURUNCA: DUBBI, INEFFICIENZE E MISTERI!

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CONTINUA A DIFFONDERSI IL CONTAGIO, SFONDATA LA CIFRA DEI 60 POSITIVI E NUOVI CLUSTER IN ATTO

–      di Salvatore Zinno       –           

Ufficialmente, alle 14:00 del 31, l’Asl ha certificato 59 positivi a Sessa Aurunca – ed altri 35 nella vicina Cellole. Noi abbiamo però notizia certa di altri tre casi certificati nel comune di Sessa, per cui si è superata la soglia dei 60 ed è un numero estremamente preoccupante.

Il focolaio di Maiano di Sessa continua a crescere, ricorderete che ne abbiamo raccontato qualche giorno fa (LEGGI); in questa vicenda che interessa la piccola frazione sessana, le inefficienze e le irresponsabilità individuali destano scalpore. Infatti, una parte consistente del contagio si è sviluppato nel corso di una cena domenicale a casa di una donna positiva. La donna, infermiera presso una struttura sanitaria della provincia di Latina nella quale si è sviluppato un mega focolaio da circa 80 contagi, avendo la febbre e avendo anche un’esigenza irrefrenabile di pizza e convivialità, cosa fa? Non esce di casa perché debilitata dalla febbre, ma invita a casa sua parenti ed amici per cenare allegramente in compagnia; ovviamente li contagia tutti.

A questo episodio sconsiderato, ne sono seguiti ulteriori da parte dei partecipanti alla cena, i quali pur sapendo della febbre della padrona di casa e della sua situazione lavorativa, senza porsi un minimo di sospetto precauzionale hanno continuato a svolgere la loro abituale vita sociale, diffondendo a loro volta il contagio.

Altro mini-focolaio si è sviluppato all’interno della struttura sanitaria sessana, dove diversi operatori sanitari hanno contratto il virus, e tra questi c’è l’ex Sindaco Luciano Di Meo, apprezzato cardiologo e dirigente medico presso il distretto ASL aurunco, il quale è sintomatico.

Altro preoccupante cluster di contagio, lo rappresenta il locale consorzio di bonifica, nel quale risultano già positivi tre geometri e familiari, mentre sono stati posti in quarantena altri otto dipendenti.

Ma non staremo ad elencare solamente i cluster sviluppatisi sul territorio, ci preme maggiormente analizzare i decessi che vi sono stati, con i dubbi che ne conseguono.

Due decessi per la precisione, di cui tutta la popolazione ne è a conoscenza e per i quali l’Asl fa finta di nulla.

Il primo decesso dei due, è quello che riguarda la maestra Elvira Bengivenga, deceduta cinque giorni e risultata positiva al covid post-mortem. Questa circostanza ha generato la rabbia dei congiunti, i quali a nome del fratello della donna, a margine del nostro articolo dell’altro giorno, hanno espresso vari dubbi sulla gestione del caso della maestra da parte delle autorità sanitarie. Tra le varie, il signor Bengivenga, pone l’accento sulla intempestività e sulla mancanza di comunicazione da parte delle autorità sanitarie, perché i primi tamponi a cui è stata sottoposta la signora Elvira erano negativi, mentre quello positivo è stato comunicato alla famiglia dopo che la signora era già deceduta e “mezza sessa si era recata a casa sua per porle omaggio, per quanto era benvoluta” (cit. test.). Questo pellegrinaggio per offrire l’ultimo saluto alla salma, come nella normale tradizione, può aver generato un nuovo cluster del quale conteremo i colpiti nel giro di poche ore.

In ultimo c’è il caso del signor Ruggero Cervo, ex funzionario ASL in pensione.

L’uomo, novantenne ma ancora in ottima salute e assolutamente autonomo fino a poche settimane fa tanto da guidare perfettamente la propria automobile, è risultato positivo assieme al figlio convivente, un funzionario della polizia di stato, e dopo un iniziale periodo nel quale non accusava sintomatologie, ha iniziato a peggiorare progressivamente tanto da richiedere più volte l’intervento del 118 che puntualmente intervenuto con uomini e mezzi, non hanno mai ritenuto di doverlo sottoporre a ricovero. Fino a che, nella serata di giovedì ha avuto bisogno necessariamente di assistenza medica, negatagli dell’equipe del 118 giunta presso il domicilio dell’anziano. Il medico, come riferito dai vicini di casa testimoni dell’alterco tra il figlio poliziotto ed il medico del 118, pare che si sia addirittura rifiutato di accedere all’abitazione dichiarando di non avere un posto attrezzato dove poterlo accompagnare con l’auto ambulanza; decretandone così la fine senza che questi potesse ricevere la giusta assistenza sanitaria. Il signor Cervo è stato così abbandonato da quel servizio sanitario al quale lui ha dedicato un’intera vita lavorativa.

Di questi decessi Covid positivi, misteriosamente nel report Asl non vi è traccia, né tanto meno è stato fatto alcun accenno da ciò che resta del primo cittadino Silvio Sasso, in ogni caso prima autorità sanitaria cittadina. Però ne sono scaturite conseguenze, come ad esempio la chiusura a causa della presenza di una persona positiva al Covid, della scuola dove lavorava appunto la maestra Bengivenga, da parte di quella stessa ASL che ne nega il decesso per Covid.

Tutto ciò a causa della impreparazione di quei dirigenti/manager sanitari che hanno il compito di organizzare, programmare ed indirizzare il personale medico in questo momento di massima emergenza sanitaria.tab 1 sessa scaled CORONAVIRUS A SESSA AURUNCA: DUBBI, INEFFICIENZE E MISTERI!

2 Commenti

  1. Sul caso della Bencivenga non c’è nulla da temere in quanto , se è vero che c’è stato un via vai per dare l l’ultimo saluto alla defunta, tutti i familiari stretti hanno seguito ovviamente sempre tutte le norme anche sapendo della sua negatività al covid, l’informazione della positività ci si è resa nota solo alle 20 del giorno del decesso… ovviamente il virus fa paura a tutti… ma se fosse così semplice prenderlo nessuno sarebbe salvo… per scrupolo hanno effettuato il test tutti coloro che hanno avuto più contatto o che sono rimasti di più… ma tutti con esito negativo…

  2. Che tu possa riposare in pace, Ruggero vecchio amico mio…
    Lui è stato vittima di malasanità causata da questi schifosi di politici che allungano le mani sulle nomine dei direttori piazzando emeriti incapaci. A sessa abbiamo un bello esempio di questo tipo di politici, e pochi giorni fa ha avuto pure un sacco di voti. Bravi sessani

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