OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 121

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(f.n.) – Vorremmo parlare di cose serie perché viviamo un momento drammatico, che non consente distrazioni ma, la serietà è soprattutto chiarezza, credibilità. Noi abbiamo il dovere di essere credibili e laddove vi siano ombre e dubbi, è addirittura doveroso adoperasi per cancellare, anche l’ultima sfumatura di grigio. Il Memoriale dedicato all’Ospedale di Caserta, al nostro Ospedale, è anche e soprattutto questo. Talvolta ci chiediamo se qualche commentatore dei nostri articoli sull’Aorn, abbia o meno la sana abitudine di riflettere, prima di parlare e soprattutto prima di scrivere…o forse qualcuno ritiene che, dal momento che non ha il coraggio di firmare con il suo nome, possa consentirsi ogni lusso, ogni illazione, ogni inutile quesito, oltre a mettere arbitrariamente in dubbio, ciò che affermano gli altri, nella fattispecie noi? E’ assai noioso tornare sugli stessi argomenti ma, ahinoi, questa volta riteniamo sia indispensabile…a proposito della serietà di cui sopra.

I fatti: un signore che si firma Nicola e sostiene di essere un dipendente della TIC (Terapia Intensiva Cardiochirurgica), ha inviato due commenti che noi abbiamo regolarmente pubblicato, in cui sosteneva che la notizia relativa ad una lettera che il Nursing up aveva inviato al responsabile della Uoc T.I.CCH., per contestare l’atteggiamento prevaricatore della responsabile del servizio di Anestesia e Rianimazione, non aveva fondamento di verità, anzi, il mattacchione ci invitava anche ironicamente a verificare le nostre fonti, dal momento che, secondo lui, quelle che avevano fornito la notizia non erano attendibili. Inoltre, sempre il mattacchione che, per l’occasione, si firma Nicola, spinto forse dall’entusiasmo di chi sente ardere dentro di sé, il sacro fuoco della scoperta, va ben oltre il contenuto dell’articolo e, seguendo un suo personalissimo disegno, o quello che qualcuno opportunamente gli aveva suggerito, ci fa presente che nel reparto della Tic nessuno  gli avrebbe chiesto di firmare missive, contro la responsabile…Poiché non abbiamo mai scritto nulla che si riferisse a missive fatte girare per la raccolta di firme, abbiamo pensato che il presunto Nicola somigliasse a Nennillo del capolavoro di De Filippo “Natale in casa Cuppiello” che, cercando di giustificarsi per aver venduto le scarpe dello zio influenzato, si tradisce al punto che suo padre Luca, riconoscendo il sistema, borbotta: “s’è vendut pur o cappott”.

Se qualcuno avesse nutrito ancora qualche dubbio, le parole di Nicola sarebbero state sufficienti per dissolverlo. Ma Nicola insiste e poiché noi avevamo sostenuto che la lettera esisteva eccome, ed era stata inviata “a mezzo pec”,  nel secondo commento,  dichiara che i dirigenti del Nursing up, non sanno nulla di questa pec…Poiché i tentativi di delegittimazione ed i paraustielli, sovente hanno caratterizzato l’atteggiamento del sindacato di maggioranza, è appena il caso di chiedere ai diretti interessati che, secondo Nicola guardano alla lettera fantasma con l’occhio stellato, se risulta loro che qualche volta abbiamo affermato qualcosa che non avesse chiari e fondati elementi a sostegno della sua veridicità, ma… poiché giocare d’azzardo al tempo dell’emergenza, per qualcuno pare sia diventato uno sport, l’intento era forse quello di scoprire, se avevamo visto davvero la lettera o ne avevamo soltanto sentito parlare. La lettera esiste e non abbiamo alcun problema a pubblicarla…e…se i dirigenti del Nursing up, chiamati in causa da Nicola o come si chiama questo solerte esecutore di ordini, non sanno nulla, la situazione si complica…Infatti, o qualcuno ha commesso un reato, perché ha falsificato la firma del responsabile del Nursing e degli infermieri, oppure i dirigenti bluffano. In entrambi i casi se Nicola o chi per esso è in buona fede o se lo sono i dirigenti del Nursing up, devono essere conseguenziali e chiarire…Certo… alla fine dei giochetti qualcuno potrà sempre sbattersi in petto e dichiarare che “non si sa chi sia questo Nicola”…e anche in quel caso sarebbero stati assai scorretti a non averlo smentito subito, o no?…Allora…ci diamo un taglio o avete intenzione di continuare ancora per parecchio tempo? Hasta el Domingo! %name OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 121

11 Commenti

  1. cara dott.ssa non vedo l’invio con ricevuta della pec da parte del sindacato provinciale. La invito a documentarsi se effettivamente inviata e da chi. Diversamente restano fonte rubate eventualmente che circolano senza paternità…

    • Gentile Nicola, ma lei insiste?, allora significa che sta girando un falso, non è così?, in tal caso provvedete a fare chiarezza tra voi, attraverso una indagine interna al vostro sindacato…Cosa significa “fonte rubate che circolano senza paternità”?. La fonte non si ruba perché è spontanea…forse lei voleva intendere che la lettera è stata rubata?, ciò significa quindi che esiste, non è così?, in tal caso , sempre tra di voi, provvedete a cercare chi l’ha rubata. Inoltre cosa significa “circolare senza paternità”? questa non l’ho capita e non ci provo neppure. Una cosa però, gentile Nicola voglio dirgliela. Io ho continuato a replicare alle sue squisitezze dialettiche, perché, tutto sommato, i salti mortali con avvitamento del vostro sindacato, mi divertono ancora…e perché non tollero che si insinui, anche soltanto da lontano che non mi documento prima di scrivere. Detto questo, mi chiedo e le chiedo e lo chiedo anche ai suoi referenti, come si possa permettere, uno che non ha il coraggio di firmare con il suo nome, di fare tante storie, di porre tanti quesiti e addirittura di pretendere da altri, spiegazioni che egli stesso sembra non essere in condizioni di fornire…Non le sembra di avere esagerato? Hasta la vista!

    • nicola statt zitt che è meglio. figura di merda colossale se dopo averla firmata non l’hanno spedita ma soprattutto perchè uno di loro l’ha passata ad appiapolis.

  2. L’arte del tirare le coltellate, poi smentire o fare finta di non saperne niente è tipico della sig.ra sindacalista sanfeliciana.
    Una sindacalista non scrive una lettera così grave e pesante e poi la fa firmare ai dipendenti, esponendoli a serie conseguenze lavorative personali. Mai vista una scelleratezza simile. Vergogna

  3. Ma non capisco perché la direzione non prende tutti sti sindacalisti nullafacenti, così arzilli da andare in giro tutto il giorno e non li manda a lavorare nei reparti covid. Se sono esenti per patologia non possono fare turni lunghi e notturni, se stanno bene possono andare ai covid.

    • Non si capisce il perché, il come mai , la sindacalista , non ha scritto una riga , sul continuo spostamento dei sanitari del comparto per coprire i turni lasciati vacanti da coloro ( 100) che si sono infettati. …………

  4. …..e vediamo Nicola mo che risponde e se con la stessa foga manda a fanciullo il suo sindacalista di riferimento.

  5. Dottoressa la stimavo per il suo coraggio e la sua penna ma stamane nonostante il covid, mi sto svegliando dalle risate. Colpo da maestra pubblicare questa lettera. Adesso miss bulldog non potrà dire di non aver scritto. La firma è sua ma sopratutto il modo arrogante e violento di scrivere missive con l’uso dei caratteri maiuscolo come ad alzare la voce sono itipici delle sue lettere . Chapeau dottoressa.grande memoriale. Le ha intossicato i carciofi arrostiti domenicali

  6. Se anche non fosse stata firmata è talmente palese che è scritta dal loro avvocato che anche un bambino l’avrebbe attribuito agli autori. E adesso speriamo che il sindacato dei medici si schieri a difesa della collega, perché la nuzzo ha proprio rotto le scatole. INVERO, la finisse di girare nei reparti in borghese a infettare il personale che sta lavorando

    • Solito comportamento, da sempre, solito fare, ” vi scrivo la lettera / denuncia e voi la firmate” . Ma vi pare normale?

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