CORONAVIRUS A SESSA: I CONSIGLI D’ISTITUTO CONTRO L’ORDINANZA DI DE LUCA

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GENITORI SESSANI IN SUBBUGLIO…I NOSTRI FIGLI NON TORNERANNO A SCUOLA!

INTANTO ANCHE A SESSA C’È CHI TENTA UNO “SCIACALLAGGIO” POLITICO SULLA QUESTIONE…SCUOLE SESSA CORONAVIRUS A SESSA: I CONSIGLI D’ISTITUTO CONTRO L’ORDINANZA DI DE LUCA

     –      di Giulia Bosco      –                    TABELLA COVID CORONAVIRUS A SESSA: I CONSIGLI D’ISTITUTO CONTRO L’ORDINANZA DI DE LUCA

Scendono in campo sul territorio sessano, i Consigli d’Istituto degli istituti comprensivi Caio Lucilio e Francesco De Sanctis, per opporsi all’ordinanza numero 90 della Regione Campania.

Infatti, l’ultima ordinanza del Presidente della Regione Campania, la numero 90 del 15 novembre scorso, prevede che a partire da martedì 24, riprendano le lezioni in presenza per le prime classi delle scuole primarie e a seguire, dal 30 novembre, la riapertura delle altre classi.

Non si sono trovati per nulla d’accordo i genitori degli alunni, in considerazione dell’elevatissimo numero di contagi che si sono registrati nell’ultimo mese nel territorio sessano; 287 sono i positivi accertati alla data odierna dalle strutture dell’ASL, che vanno a sommarsi ai 121 positivi della vicina Cellole i cui studenti frequentano per la stragrande maggioranza le scuole sessane.

Oltre 400 positivi quindi che preoccupano e non poco i genitori degli alunni sessani, specialmente di quelli più piccoli, i quali possono diventare loro malgrado veicolo di contagio per i loro nuclei familiari. Infatti i bambini, al loro rientro a scuola potrebbero entrare in contatto con adulti positivi, magari asintomatici inconsapevoli, e portare il virus a casa una volta terminata la giornata scolastica; in case dove molte volte vivono nonni anziani, congiunti ammalati di altre patologie o fratellini più piccoli e indifesi. È notizia certa che nell’area aurunca sono diverse decine le persone positive appartenenti al mondo della scuola, tra insegnanti, collaboratori scolastici e tecnici di laboratorio.

Perché, si chiedono quindi i genitori, esporre i bambini in primis ed i loro nuclei familiari a questo ulteriore rischio?

Nei giorni successivi all’uscita dell’ordinanza regionale, si è sviluppato un acceso dibattito tra i genitori, specialmente sui famosi gruppi “whatsapp delle mamme”…le tante mamme – ma anche qualche papà – che abbiamo sentito sono tutte convergenti nella stessa direzione: “tenere le scuole chiuse e continuare con la didattica a distanza”.

Il tam tam si è allargato a macchia d’olio, tanto da spingere i consigli di istituto a tirare le somme e chiedere un incontro al commissario Prefettizio Andrea Cantadori, per sottoporgli le loro preoccupazioni e convincerlo a firmare un ordinanza di chiusura delle scuole sul territorio comunale; così come fatto dal Sindaco Guido Di Leone nella vicina Cellole, il quale si è posto apertamente in contrasto con le decisioni di Vincenzo De Luca, assumendosi in toto la responsabilità della decisione.

Ecco quindi che i presidenti dei due consigli di istituto della Caio Lucilio e della De Sanctis – il dott. Marco Calenzo ed il dott. Gaetano Librace – che raccolgono anche le scuole elementari e materne collocate nelle numerose frazioni sessane, hanno scritto al commissario chiedendogli di essere ricevuti; la convocazione è prevista per lunedì 23 novembre, sempre che non intervenga un ulteriore provvedimento dell’ultimo minuto da parte del Presidente De Luca.

Ulteriore preoccupazione dei genitori è data dal fatto che il numero verde 800 814 818 messo a disposizione dalla Regione per prenotare i tamponi antigenici previsti dall’ordinanza, per accertare la negatività di alunni e loro congiunti prima del rientro in classe, squilla a vuoto senza che nessuno sia riuscito a mettersi in contatto con un qualche operatore.

Intanto, dopo che si è sparsa la notizia dell’iniziativa intrapresa dai consigli di istituto, è partito uno strano carosello di politici locali, con il quale si tentava di accreditarsi come i promotori della proposta di tenere le scuole chiuse… iniziative assolutamente strumentali perché ci avevano già pensato i genitori degli studenti tramite i loro consigli d’istituto che per altro avevano scritto a Cantadori a mezzo PEC per cui le date sono più attendibili rispetto a dei post su facebook.

Divertente il post dell’ex sindaco Silvio Sasso, il quale oggi che è un normale cittadino si ricorda di citare l’ANCI (associazione dei comuni italiani a cui aderiscono i sindaci in carica) mentre quando era sindaco non ha mai fatto nulla per contrastare l’ondata di contagio che ha assalito la comunità aurunca.POST 1 scaled CORONAVIRUS A SESSA: I CONSIGLI D’ISTITUTO CONTRO L’ORDINANZA DI DE LUCA