– di Michele Falcone –
Oggi, 18 gennaio, cade l’anniversario della morte di Araldo di Crollalanza, ministro dei lavori pubblici dal 1930 al 1935. Sconfortati per l’ignoranza e l’impresentabilità degli attuali ministri, cerchiamo conforto ed ispirazione nelle foscoliane urne dei forti, che dovrebbero “accendere a egregie cose il forte animo”. E un forte dell’onestà e della competenza è stato Araldo di Crollalanza, ministro dei lavori pubblici dal 1930 al 1935. Costruì il Lungomare di Bari, la Fiera del Levante, l’Università di Bari “B.Mussolini” oggi “Aldo Moro”, il Palazzo municipale di Foggia, la splendida borgata di Segezia luogo di studio per schiere di studenti laureandi in architettura, per non parlare della Bonifica del Tavoliere e della incredibilmente rapida ricostruzione dopo il terremoto del Vulture.
Ricostruì in pochi mesi le case crollate per il terremoto. Con tutti questi appalti, oggi qualcuno sarebbe diventato più ricco di Bill Gates, ma non un granello di “farina” rimase attaccato ai vestiti di Araldo di Crollalanza ed il suo miglior epitaffio fu scritto da Indro Montanelli: “L’uomo che aveva costruito città e province, non aveva una casa, né un palmo di terra, né un conto in banca”.
