LA ‘MARMELLATA DELLE REGINE’, FATTA CON GLI AGRUMI DELLA REGGIA DI CASERTA

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marmellata delle Regine 300x225 LA MARMELLATA DELLE REGINE, FATTA CON GLI AGRUMI DELLA REGGIA DI CASERTACASERTA – La “marmellata delle Regine” da oggi in vendita on line. La dolce conserva, realizzata con le arance della Reggia di Caserta nel laboratorio “Le Ghiottonerie di Casa Lorena” dalle donne che hanno affrontato il difficile percorso di affrancamento dalla violenza, è adesso in commercio. L’Istituto museale  ha avviato un progetto sperimentale di economia circolare e solidale sul territorio con la cooperativa E.V.A.. La onlus è impegnata, da decenni, in servizi di prevenzione e contrasto della violenza. Dal 2012 ha attivato a Casal di Principe, in un bene confiscato alla criminalità organizzata, “Lorena casa delle donne contro la violenza” e al suo interno il laboratorio che sostiene l’autonomia e l’inserimento lavorativo di donne in condizioni di particolare difficoltà. L’identità della Reggia di Caserta, istituto al servizio della società e del suo sviluppo, ha un intrinseco e originario spirito produttivo che deve conciliarsi oggi con gli obiettivi di ecosostenibilità e “no waste” dell’Agenda 2030. Questo progetto integra tale ottica con la solidarietà sociale e la condivisione con la comunità. La partnership con la cooperativa ha ad oggetto la raccolta degli agrumi del Parco Reale, del Giardino Inglese e della Flora, destinati finora alla macerazione naturale o allo smaltimento oneroso, per la preparazione e commercializzazione della “marmellata delle Regine”, il cui nome è un omaggio alle sovrane protagoniste delle storia della Reggia di Caserta. I frutti sono stati raccolti all’interno del Complesso monumentale nei mesi di gennaio e febbraio e poi lavorati nel laboratorio della onlus. La “marmellata delle Regine”, a marchio Reggia di Caserta e Le Ghiottonerie di Casa Lorena, è disponibile al link http://www.leghiottoneriedicasalorena.com/prodotti/confetture-e-marmellate/marmellata-delle-regine/. Quando l’Istituto potrà tornare ad aprire le sue porte al pubblico, la confettura sarà in vendita anche all’interno del Museo. I ricavi saranno destinati interamente ai progetti di tutela di soggetti vittime di violenza.