L’On. Nicola Grimaldi (M5S) ha sottoscritto un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministero dell’Interno per chiedere di far luce su quanto sta accadendo all’interno dell’amministrazione comunale del Comune di Castel Volturno.
“Alcuni consiglieri Comunali – afferma l’on. Grimaldi – hanno denunciato la presenza di condizionamenti e pressioni esterne all’apparato amministrativo che, da qualche tempo, condizionerebbero la libertà di azione degli organi di governo locale. Si parla di una serie di omissioni e di scelte gravissime, finanche le improvvise dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Bonanno, che avrebbero pregiudicato il regolare funzionamento dell’apparato amministrativo.
Ho chiesto, pertanto, al Ministro di avviare un’indagine volta a verificare se, quanto dichiarato dai consiglieri comunali, corrisponda al vero e di accertare la sussistenza, o meno, di codeste pressioni e condizionamenti esterni all’amministrazione che, di fatto, stanno ostacolando il regolare svolgimento della funzione pubblica. Comunico, altresì, di aver tempestivamente informato della situazione anche il Prefetto della Provincia di Caserta, dott. Raffaele Ruberto, ed il Presidente della Commissione Bicamerale Antimafia, Sen. Nicola Morra.”
Di seguito il testo dell’interrogazione:
“…premesso che –
- Sei consiglieri comunali del comune di Castel Volturno, il 15 Marzo 2021, hanno denunciato al comando della Guardia di Finanza delle anomalie verificatesi all’interno dell’amministrazione comunale, in ordine alle dimissioni rassegnate, qualche mese prima, dall’assessore ai lavori pubblici;
- dalle dichiarazioni contenute all’interno della denuncia, è evidente che l’assessore sia stato costretto a dimettersi, non per sua volontà, ma per effetto di pesanti pressioni esterne all’apparato amministrativo e non di tipo politico:
- peraltro, lo stesso assessore uscente, in una intervista rilasciata sul quotidiano online “Informare”, ha confermato di essere stato oggetto di pesanti pressioni da parte di persone esterne all’amministrazione che ripetutamente gli avrebbero chiesto di dimettersi, ma alle cui minacce non avrebbe mai ceduto;
- le pressioni denunciate per iscritto dall’ex assessore sono state confutate solo durante la seduta del consiglio comunale del 12 febbraio scorso, allorquando il sindaco ha comunicato le dimissioni dell’ex assessore, per sopravvenute esigenze familiari e di salute;
- per il sindaco, le dichiarazioni rilasciate dall’assessore a mezzo stampa sono completamente false ed infondate, finalizzate esclusivamente a gettare ombre e discredito sull’intera amministrazione comunale;
- a parte una laconica smentita verbale, il sindaco non ha provveduto a querelare per calunnia o diffamazione l’ex assessore, alimentando ancor di più il fondato timore che i suddetti condizionamenti siano reali;
- all’interno del consiglio comunale, peraltro, crescono forti preoccupazioni per il fondato timore che la funzione pubblica di amministratori locali, quale sono chiamati a svolgere, possa essere stata seriamente compromessa o condizionata dall’azione di terzi;
- di recente, anche una funzionaria comunale ha indirizzato una nota al sindaco ed a tutti i consiglieri comunali, in cui mette in luce una serie di gravi omissioni, ovvero di scelte gravissime da parte dell’amministrazione, concernenti l’area dei servizi sociali e culturali tali da pregiudicare o impedire la regolare erogazione dei servizi;
- come conclude la funzionaria stessa, all’interno della sua nota, le decisioni assunte dal sindaco sarebbero il frutto di considerazioni e suggerimenti provenienti da soggetti terzi che sine titulo ruoterebbero intorno alla sua figura e all’interno degli uffici comunali, distraendolo dal fluido agire dell’azione amministrativa e impedendo un adeguato, chiaro, e necessario confronto con i funzionari dell’ente che rappresenta,
tanto premesso, si chiede si sapere:
se il ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ritenga opportuno intervenire, con urgenza, per verificare se quanto denunciato dai consiglieri comunali corrisponda al vero, e se sussistano concreti elementi per ipotizzare che l’amministrazione comunale di Castel Volturno possa essere, tutt’ora, oggetto di pressioni o condizionamenti esterni all’apparato amministrativo e non di tipo politico”.