PIEDIMONTE MATESE – (mi.ma.) – E dopo la serie di riunioni-consultazioni? Ben sei incontri con “forze politiche” ed associazioni. Quali passi successivi? Quale sintesi? quali somme tirare? Il Pd nella sua strategia/lumaca prende tempo: è vero che ottobre (data presumibile delle elezioni comunali) non è vicino ma, a distanza di mesi dalle interlocuzioni sapientemente scandite, si vede solo la preoccupazione di guadagnare altro tempo ma per fare cosa?
Sono ben sei gli incontri svolti dal circolo del partito democratico di Piedimonte Matese. Li elenchiamo in ordine cronologico: il PD ha interloquito con il gruppo che fa riferimento a “Piedimonte Futura” (non più associazione culturale registrata), a “Italia Viva” renziana , sia pure nella informe fluidità delle organizzazioni leggere, a “Laboratorio Matese” (altra sigla mai presentata al pubblico ma associazione di imprenditori agricoli tecnici e di professionisti vicini alle posizioni del consigliere regionale Giovanni Zannini); al gruppo che fa capo all’ex assessore regionale Sonia Palmeri, al movimento di “Europa Verde-Matese”, al movimento “cittadini a cinque stelle/oltre–Piedimonte Matese”. Alcuni di questi incontri di conoscenza, interlocutori va bene ma un po’ di conclusioni bisognerebbe tirarle o almeno perimetrarle in considerazione che la tendenza di massima – riscontrabile nei comunicati diffusi (tranne quello con Piedimonte Futura in cui non è esplicitato) – poggerebbe sulla creazione di un Centro-Sinistra, sia pure aperto e quindi con consistenti apporti civici.
In conclusione? partito in mare aperto. Con le sponde lontane. Il Pd non “quaglia”.