ASL, IL DG RUSSO, LA POLITICA, I CAPIDISTRETTO E LA PAZIENZA DI DE FAZIO

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(f.n.) – Le elezioni amministrative del prossimo autunno, “incombono” come una nuvola grigia, condizionando soprattutto i movimenti interni alla Sanità di Terra di lavoro. Un condizionamento che, in questa tornata elettorale, appare particolarmente evidente e quindi di basso livello, della serie: non riescono neppure a salvare la faccia… Il segreto del successo della “cofecchia elettorale” infatti, sta nel saperla fare ed in questa pratica, sia la vecchia Dc che il vecchio Pci non avevano eguali… Inutile fare i puri… la partita se la giocavano tutti e l’orto della sanità veniva gestito, coltivato e spartito in lotti, secondo la legge del più bravo e del più forte; il risultato e le dimensioni del feudo, dipendevano infatti, esclusivamente dall’abilità dei diversi personaggi politici. Oggi i politici che “marcano di piede” il dg dell’Asl Ferdinando Russo, sono noti a tutti, come è nota la lotta intestina per assumere il controllo della sanità…Questo è un momento particolarmente critico, oltre che assai caldo, per i favoriti delle varie congreghe interne al centrosinistra, con qualche trasversalismo che incide a latere, come al solito. Sullo scacchiere delle trattative oggi, i capidistretto, le cui nomine sono state annullate dall’ordinanza del giudice del lavoro qualche tempo fa… undici nominativi, ognuno dei quali risponde come da tradizione a qualcun altro… Undici capidistretto che il Dg Russo, caruccio, ha deciso e decretato che debbano restare a tutti i costi in sella, perché i politici di riferimento non possono consentirsi il lusso, alla vigilia della campagna elettorale per le amministrative, di perdere 11 postazioni del consenso, di un certo livello, e quindi sembra lo stiano asfissiando, subissando e obbligando a “tenere in mano”.  Ebbene, ormai il Dg deve essere prossimo al crollo nervoso, infatti, si dice che stia dando chiari segnali di imprudenza…E mentre a Santa Maria Capua Vetere, sull’Ospedale Melorio, per la salvaguardia di certe posizioni elettorali, si sta procedendo alla carlona e il Dg ha pensato bene di delegare tutto, compreso le firme al ds Colaccio, provocando interrogativi e disorientando l’utenza, in Via Unità d’Italia, pare stia dando addirittura spettacolo. Infatti, dalle ultime news di Radio Asl, si apprende che tra un urlo e l’altro, come è nelle abitudini del Dg Russo, quest’ultimo starebbe cercando di obbligare il Ds Marco De Fazio a preparare una relazione ufficiale, in cui dichiara che gli undici capidistretto, la cui nomina, ricordiamo, è stata annullata dal giudice del lavoro, sono dirigenti la cui presenza e capacità professionale, risultano indispensabili per l’Azienda. Riteniamo che il povero Ds De Fazio, si trovi in seria difficoltà e auspichiamo resista, visto che il DG non si rende conto che l’ordinanza del giudice, non è stata sospesa e non lo sarà, pertanto l’Asl, si trova ad essere inadempiente con l’aggiunta del ricorso avverso l’ordinanza, che il Dg ha pensato bene di presentare… Alla fine della corsa l’atteggiamento che stupisce maggiormente, non è quello del Dg Russo, ma quello del presidente De Luca che, non comprendiamo se abbia contezza di quanto avviene nelle periferie dell’impero o se questo drammatico guazzabuglio, sia parte integrante del disegno di distruzione, che sta affossando la sanità in provincia di Caserta. Hasta la vista!