SANTANGELOER MARINO E MIRRA: “DARE CONTINUITÀ ALLA CONTINUITÀ”

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santangelo.vincenzo SANTANGELOER MARINO E MIRRA: DARE CONTINUITÀ ALLA CONTINUITÀ«La stabilità amministrativa che i sindaci Carlo Marino e Antonio Mirra sono riusciti a garantire a Caserta e Santa Maria Capua Vetere è un fatto estremamente positivo soprattutto in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia – ha dichiarato il consigliere regionale Vincenzo Santangelo che aggiunge – I cittadini hanno potuto constatare nei mesi bui del Covid con le misure di sostegno al reddito e quelle legate al contenimento del contagio l’importanza di tale stabilità. Va evidenziato come da circa 20 anni sia a Caserta che a Santa Maria un sindaco non riusciva a completare il proprio mandato prima di questa consiliatura. Ovviamente, questo dato non copre i problemi e le difficoltà che entrambi i sindaci hanno vissuto e gli errori che, inevitabilmente hanno commesso. Nell’analizzare il mandato le luci sono più delle ombre ed è quindi giusto che si dia fiducia ad entrambi per dare continuità al lavoro che hanno svolto. Leggo e sento critiche rivolte sia a Marino che a Mirra su lavori e progetti presentati in periodo elettorale. Ai detrattori faccio notare che se ci sono progetti e fondi vuol dire che c’è anche un lavoro pregresso di pianificazione che ha portato a tali risultati…Anziché liquidare la faccenda come mera strategia elettorale, va sottolineato come invece, ci troviamo di fronte al male dei mali come evidenziato dal nostro Presidente: la burocrazia della pubblica amministrazione. Con il governatore De Luca siamo impegnati a mettere in campo un piano di sburocratizzazione che consente di velocizzare tutte le procedure nell’interesse delle nostre comunità. Nei prossimi giorni incontrerò nei loro comuni sia Marino che Mirra per ribadire loro il mio pieno sostegno istituzionale e politico. Entrambi sanno bene che in me hanno una sponda costante nel loro lavoro per Caserta e Santa Maria. Oggi è fondamentale dare ‘continuità alla continuità”».