PROCIDA MEDITERRANEA 2022, DONATA AL COMUNE L’OPERA DI ANTONIO LUBRANO LAVADERA

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PROCIDA – Le emozioni dell’artista all’origine dell’opera: «Ho inteso rappresentare l’identità di un’isola e lo spirito del suo popolo attraverso la figura di un bambino. Un bambino che reca con sé due utensili, il cofano e la zappa che, nella processione del “Venerdì Santo” a cui il figurante partecipa, sono legati alla sepoltura di Cristo e alla sua Resurrezione. Nella semplicità di questi due oggetti sono racchiusi messaggi forti che vanno dalla carità della sepoltura alla speranza nella Resurrezione, passando attraverso il valore della fatica fisica e la potenza del gesto umile. Al pari del bambino ogni isolano – cittadino del mondo – è chiamato, nella sua quotidianità, a fare i conti con la realtà incalzante con le sue mille sfide, seppure su un fazzoletto di terra. Deve saperli affrontare col cuore aperto del bambino, animato dallo stesso entusiasmo e, senza mai rinunciare ai suoi sogni di affermazione e riscatto, con impegno e tenacia raggiungere la propria serena consapevolezza». Nota critica sull’opera: «Ancora una volta, con quest’opera, Antonio Lubrano Lavadera, ci trasmette lo spirito della sua gente e lo fa attraverso la figura di un bambino anzi lo sguardo di un bambino, che rivolgendosi all’osservatore lo rende partecipe di un rito di iniziazione alla realtà della vita. Due semplici attrezzi danno il titolo all’opera e anche se appena accennati nella figura dominano attraverso tutto il dipinto. Il bambino, oramai ragazzo, li regge con guanti neri evidenziando la sacralità del momento, il suo volto emergente dal cappuccio bianco ne marca l’avvenuta crescita o, meglio, passaggio di rinascita verso una consapevolezza di riscatto superando le sfide che la vita impone. Le uniche armi a sua disposizione sono il cofano e la zappetta; oggetti semplici e straordinari al tempo stesso perché in essi sono racchiusi i valori del gesto e della fatica che temperano l’anima ed affrancano dalla rinuncia di affermazione dei propri sogni. La tavolozza cromatica dai toni freddi non può che rimandarci ai colori del mare con le sue increspature di spuma bianca o forse al cielo azzurro con le sue nubi. Sono il richiamo all’isola natia. Sono le proprie radici» (Enrico Pirro). 
Antonio Lubrano Lavadera ha aderito alla proposta culturale “Procida Mediterranea 2022” a cura di Ambiente e Cultura Mediterranea. L’opera sarà donata al Comune di Procida per celebrare la bellezza dell’isola in omaggio all’alto riconoscimento culturale ottenuto di “Procida Capitale Italiana della Cultura 2022”.