NAPOLI, CIRCOLO CANOTTIERI: SOTTO ACCUSA LA GESTIONE DEL PRESIDENTE

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NAPOLI – Nello storico Circolo Canottieri di Napoli si registra mare in tempesta. Circola infatti tra i soci un documento che denuncia gravi violazioni dello Statuto da parte del Presidente.

Questo il documento:

LE GRAVI E SEGRETE VIOLAZIONI DEL PRESIDENTE ACHILLE VENTURA NELLA GESTIONE DEL CIRCOLO CANOTTIERI NAPOLI

Era il 20 gennaio 2020 quando l’ultima Assemblea dei Soci Fondatori del Circolo Canottieri Napoli si tenne in presenza (prima di essere travolti dal Covid19). Fu una riunione straordinaria richiesta con istanza del 23 dicembre 2019 da un quinto dei Soci Fondatori, come previsto dallo Statuto all’art. 61 Tit. VI, per notificare con forza le reiterate violazioni dello Statuto del Circolo Canottieri Napoli da parte del Presidente. Bisognava intervenire con urgenza e lo si fece presentando un documento sottoscritto da tutti gli ex Presidenti e Vice Presidenti del Circolo, dai Probiviri, dai Consiglieri, dai Revisori, dai soci Benemeriti e da autorevoli Fondatori di antica data. Fu un grido d’allarme, una forte presa di posizione del Circolo Canottieri Napoli nei confronti del Presidente Achille Ventura per le ripetute violazioni degli articoli dello Statuto del Circolo Canottieri Napoli. Per molti un comportamento inaccettabile e irrispettoso delle norme statutarie che invece hanno permesso al sodalizio di portare avanti sport e sani principi per oltre 100 anni. All’ordine del giorno di quell’Assemblea, presieduta dal fondatore Franco Roberti, al “punto V” si indicavano i contenuti del documento sulle “violazioni” commesse, ma per la delicatezza della questione Roberti decise di congelare la discussione rinviandola ad una ulteriore riunione. Da allora, anche per problemi legati al Covid19, l’argomento è stato bandito, tutto si è fermato e nessuna notizia sulla questione è stata comunicata ai soci ordinari, la componente più numerosa dei sostenitori del Circolo Canottieri Napoli. Napoli, 27 ottobre 2021 COMUNICAZIONE IMPORTANTE per tutti i Soci, sportivi e non, del Circolo Canottieri Napoli Per l’importanza dei contenuti si prega di inoltrare ai Soci che non hanno ancora ricevuto questa comunicazione Il 15 ottobre 2021 qualcosa si è mosso, si è svolta la nuova Assemblea dei Soci Fondatori per completare la riunione del 20 gennaio 2020, ma con grande sorpresa e stupore il famoso “punto V” che conteneva il documento firmato dai più au t orevoli e rappresentativi soci del Circolo Canottieri Napoli, più alcuni aggiornamenti sulle “violazioni”, è stato quasi del tutto ignorato, si è deciso solo di farlo leggere ad Assemblea chiusa.

  • Per quale motivo questioni così delicate vengono trattate con tale leggerezza? > Per quale motivo le gravi violazioni non vengono evidenziate e sottoposte agli organi competenti?
  • Per quale motivo c’è tanta riservatezza? Intanto dal gennaio 2020 le violazioni dello Statuto sono continuate, per esempio: – sono stati autorizzati lavori e spese, non straordinari, senza l’autorizzazione dell’Assemblea Ordinaria e finanche del Consiglio Direttivo, tenuto totalmente allo scuro delle decisioni del Presidente e quindi impossibilitato ad esprimere alcuna valutazione, come lo Statuto prevede. – sono stati messi in cassa integrazione i dipendenti del Circolo nel periodo covid ma contestualmente (nello stesso periodo) ne sono stati assunti altri. In pratica stiamo assistendo alla gestione del Circolo Canottieri Napoli come se fosse una proprietà privata, con autonoma decisione di azioni, interventi, importi e fornitori, senza dare alcun conto ai Soci, che vengono (male) informati solo a fatto compiuto. Lo Statuto invece indica chiaramente modalità d’azione trasparente e spesso su autorizzazione vincolante dell’Assemblea Ordinaria. –
  • Per quale motivo accadono queste cose e perché bisogna tollerarle? Per conoscenza di tutti i soci si inviano di seguito alcune frasi che hanno motivato la richiesta di Assemblea Straordinaria del gennaio 2020 ed i punti sulle violazioni dello Statuto da parte del Presidente Ventura contenuti nel documento che fu sottoscritto da tutti gli ex Presidenti e Vice Presidenti del Circolo, dai Probiviri, dai Consiglieri, dai Revisori, dai soci Benemeriti e da autorevoli Fondatori di antica data.

Introduzione del documento presentato all’Assemblea Straordinaria de 20 gennaio 2020 “Scopo primario del gruppo è difendere e valorizzare la nostra Canottieri ed i suoi principi ispiratori. Non intendiamo in alcun modo porre in discussione, né modificare tali principi. Ne vogliamo il loro consolidamento! E’ un obiettivo primario che deve essere il collante di tutti noi soci fondatori. Il nostro compito statutario è la difesa della presenza insostituibile del nostro storico sodalizio nel Territorio. La difesa, il consolidamento e la valorizzazione di questi obiettivi poggia esclusivamente sul rispetto delle norme statutarie da parte di noi tutti ed in primis di coloro che, di volta in volta e temporaneamente, vengono eletti dal Corpo Sociale alle varie Cariche rappresentative: gestione, controllo, giustizia. I Soci Fondatori chiedono e ribadiscono che questo documento venga trascritto integralmente dal Consigliere Segretario (Michele Chianese) nel verbale di questa Assemblea di cui costituisce parte integrante”.

Elenco degli artt. dello Statuto del Circolo Canottieri Napoli violati nel documento presentato all’Assemblea Straordinaria de 20 gennaio 2020

1) VIOLAZIONE DEGLI ARTICOLI 48 LETT.B E 50 DELLO STATUTO DA PARTE DEL PRESIDENTE, DEL CONSIGLIO DIRETTIVO, DEI REVISORI DEI CONTI, DEI PROBIVIRI Il Presidente del Circolo ha omesso di convocare l’Assemblea per l’approvazione del – Bilancio preventivo 2019 a cui era obbligatoriamente tenuto ex art. 48 lett. b dello Statuto sociale. I Revisori hanno omesso di convocare a suddetta Assemblea “di urgenza” (così prevede l’art. 50 dello Statuto). I Probiviri hanno omesso di esercitare l’azione disciplinare a carico del Presidente, azione a cui erano obbligatoriamente tenuti in base allo Statuto. Il Consiglio Direttivo quale organo amministrativo del Circolo di cui il Presidente è solo primus inter pares ed “ha la rappresentanza legale del Circolo anche nei confronti dei terzi ed in giudizio per il compimento di tutti gli affari di ordinaria amministrazione nell’ambito dei deliberati del Consiglio Direttivo” è rimasto del tutto inerte dimostrando di ratificare e fare propri i comportamenti e le omissioni del Presidente. La violazione degli obblighi statutari di cui si è detto si è ripetuta negli stessi termini per gli anni 2020 e 2021. Conseguentemente si è verificata, anche per questi anni. l’impossibilità da parte dei Revisori, a causa della mancata approvazione del bilancio preventivo 2019 e 2020, di adempiere all’obbligo di accertare che l’andamento delle spese in relazione a quello degli introiti fosse conforme alle previsioni di bilancio preventivo. Sussistono ovviamente, per le ragioni sopra riportate le stesse violazioni Statutarie a carico del Presidente, del Consiglio Direttivo e dei Probiviri.

2) VIOLAZIONE DELL’ARTICOLO 48, 50, 70 DELLO STATUTO DA PARTE DEL PRESIDENTE E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO Il Presidente dei Revisori ed il Vicepresidente Amministrativo si sono entrambi dimessi senza che siano stati sostituiti. Come prevedono gli articoli sopra citati vi era l’obbligo da parte del Consiglio Direttivo di convocare entro 60 giorni l’assemblea dei Fondatori per provvedere alla loro sostituzione. Il Consiglio Direttivo è rimasto del tutto inerte dimostrando di ratificare e fare propri i comportamenti e le omissioni del Presidente. Va segnalato anche che il Consiglio Direttivo ha ritirato la delega al Consigliere Segretario, unico fra i componenti rimasto sfornito di delega ed unico dei Consiglieri a manifestare il proprio dissenso, affidandola ad altro componente. – I Probiviri hanno omesso di esercitare l’azione disciplinare a carico del Presidente, azione a cui erano obbligatoriamente tenuti in base allo Statuto. Il Consiglio Direttivo quale organo amministrativo del Circolo di cui il Presidente è solo primus inter pares è rimasto del tutto inerte dimostrando di ratificare e fare propri i comportamenti e le omissioni del Presidente”.

3) VIOLAZIONE DEGLI ARTICOLI 76 E 80 DELLO STATUTO Il Presidente, che è anche ”socio finanziatore” ha acquisito a se anche le funzioni riservate dallo Statuto al Consigliere Tesoriere ed al Consigliere all’Economato che sono figure espressamente previste dallo Statuto. L’assunzione da parte del Presidente delle suddette funzioni appare ancora più rilevante appunto per essere Presidente anche socio finanziatore. Anche in questo caso il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Probiviri sono rimasti inerti.

4) VIOLAZIONE DEGLI ARTICOLI 49 LETTERA B E 50 DELLO STATUTO Lo statuto prevede all’art. 49 che eventuali contributi straordinari debbono essere approvati dall’Assemblea Generale Straordinaria dei soci. Viceversa il Presidente ha richiesto ai soci in data 5.9.2019 il versamento di € 450,00 a copertura di perdite pregresse di gestione senza la previa delibera dell’Assemblea Generale Straordinaria che non è stata convocata e che peraltro l’aveva già bocciato”. A ciò si aggiunga che il Presidente ha rilasciato al giornale “Il mattino” del 18.6.2019 una dichiarazione, non smentita, secondo cui i Soci prima avrebbero approvato il bilancio al 31.12.2018 e poi si sarebbero rifiutati di deliberare il ripianamento delle perdite in esso riportate. L’affermazione, come appare evidente, riporta in maniera inesatta l’accaduto ponendo in cattiva luce l’intero Sodalizio, tacciato di venire immotivatamente meno ai propri impegni economici, laddove il tema è di ben più ampio contenuto e manifestando all’esterno fatti di esclusiva rilevanza interna al Circolo. Anche in questo caso il Consiglio Direttivo è rimasto inerte, così come i Revisori ed i Probiviri che hanno omesso, anche questa volta, di sottoporre il Presidente ad azione disciplinare.

5) VIOLAZIONE DEGLI ARTICOLI 45, 48 LETT.B, 49 lett.b , 61, 76, 80, 83, 85 Con istanza del 23.12.2019 un quinto dei Soci Fondatori, avvalendosi del diritto loro riconosciuto espressamente dall’art.61, titolo V, dello Statuto ha chiesto la convocazione di un Assemblea Straordinaria dei Fondatori ad oggetto la audizione di ciascun organo, nell’ambito delle proprie competenze, in ordine alla mancata approvazione del bilancio preventivo 2019, ai motivi per cui non si è provveduto a convocare l’assemblea obbligatoria per l’esame del bilancio preventivo 2019 ai sensi dell’art. 50, al modo in cui sia stato possibile dare adempimento all’art. 82 (“I revisori accertano che l’andamento delle spese in relazione a quello degli introiti sia conforme alle previsioni di bilancio preventivo per l’anno 2019), ai motivi per cui non sia stata attivata l’azione disciplinare obbligatoria a carico del Presidente come previsto dall’art. 50, ai motivi per cui non si è provveduto alla nomina, obbligatoria per Statuto, del Consigliere Tesoriere e del Consigliere all’Economato che ha il compito di controllare e sovraintendere a tutti i lavori ordinari e straordinari occorrenti al Circolo, ai motivi per cui il Presidente ha richiesto ai soci il versamento di un contributo straordinario già bocciato dall’Assemblea, unica competente a decidere in materia”. “La suddetta istanza, corredata dalla firma dei richiedenti, fra i quali si annoverano tutti gli ex Presidenti del Circolo, avrebbe dovuta essere convocata a norma di Statuto “non oltre trenta giorni dalla richiesta o istanza”, senza essere sottoposta a preventive valutazioni o a permessi vari. A seguito della suddetta istanza il Presidente invece di disporre la convocazione dell’Assemblea legittimamente richiesta a norma dell’art. 61 dello Statuto con lettera del 3.1.2020 ha irritualmente richiesto ai probiviri un “parere” sulla legittimità dell’ordine del giorno indicato dai Fondatori essendo, a suo avviso, le premesse dell’istanza destituite di ogni fondamento così sostituendosi ad una valutazione riservata all’Assemblea dei Fondatori. Anche in questo caso il Consiglio Direttivo è rimasto inerte. – Il Collegio dei Probiviri facendo proprie le prerogative decisionali dell’Assemblea dei Fondatori che avrebbe dovuto deliberare sugli argomenti indicati dai richiedenti ha espresso in data 10.01.2021 il proprio irrituale “parere” entrando nel merito delle questioni proposte dai Fondatori. Non solo: – Ha messo in dubbio l’autenticità delle firme apposte all’istanza esercitando poteri inquisitori ed ispettivi demandando “…alla Segreteria del Circolo di richiedere a mezzo e mail ai rimanenti 26 Soci fondatori, che risultano firmatari dell’istanza di confermare la loro volontà di condividerne il contenuto”, mettendo in dubbio l’autenticità delle firme e la correttezza dei Fondatori istanti. Si evidenzia che l’unica funzione del Collegio è quella indicata dall’art. 85 dello Statuto “giudicano sulle trasgressioni dei soci secondo le disposizioni di cui al titolo quinto del presente Statuto” che ne ribadisce la competenza alla sola materia disciplinare. Ebbene il Collegio, dopo avere interpellato il solo Presidente e nessuno dei soci Fondatori firmatari dell’istanza di convocazione ha così deciso: – Ha sostenuto che le contestazioni mosse dai Soci Fondatori sono infondate, sostituendosi di fatto ai poteri inequivocabilmente spettanti soltanto ai Soci Fondatori partecipanti all’Assemblea, unici legittimati a decidere in merito. – Ha rilevato che il capo 5) all’ordine del giorno, titolato “delibere conseguenti” è “fin troppo generico per essere oggetto di votazione” sostituendosi, ancora una volta, di fatto ai poteri dell’Assemblea medesima. Il Collegio con i “dicta” su cosa si possa fare nell’Assemblea Straordinaria dei Fondatori si è posto in una posizione di evidente prevaricazione nei confronti dell’Assemblea dei Fondatori che secondo lo Statuto è organo gerarchicamente superiore, ed anzi supremo, all’interno del Circolo. – Come se non bastasse in chiusura dell’editto il Collegio ha “rigettato con sdegno” le illazioni contenute nell’istanza del 23.12.2019” ha così offensivamente diffidato i Soci Fondatori: “Le affermazioni dei firmatari sono poco chiare se non volutamente ambigue. Ma se confermate, e trasformate in aperte accuse, tali affermazioni verranno portate all’attenzione e all’esame dei competenti organi giurisdizionali di questo Circolo e, in caso estremo, della Magistratura penale”. “Orbene la minaccia da parte di un socio del ricorso alla Magistratura penale per la soluzione di contrasti interni in un Circolo costituisce un comportamento fortemente censurabile, ma è ancora più grave quando proviene dallo stesso organo di Giurisdizione che dovrebbe provvedere all’esercizio della giurisdizione interna in forza della clausola compromissoria che è chiamato ad applicare. Il Collegio quando minaccia di portare all’attenzione e all’esame dei competenti organi giurisdizionali del Circolo i soci Fondatori autori della legittima istanza di convocazione di un Assemblea Straordinaria si attribuisce, oltre che il Potere di giudicare, anche il potere di denuncia di carattere inquisitorio che non gli spetta perché l’art 45 dello Statuto attribuisce al Consiglio Direttivo che è tenuto, trattandosi di Soci Fondatori, a deferire la questione alla Commissione di Disciplina che, neppure essa, ha poteri di iniziativa autonoma. Appare evidente che la mancanza in quel consesso “di soci fondatori che abbiano ricoperto la carica di Presidente, vice presidente, o di Commissario del Circolo”, come tassativamente previsto dall’art. 83 dello Statuto, possa avere influito sui comportamenti dei componenti dell’organo e sulla sua stessa legittimità. 1 – Di fronte a una così evidente disapplicazione dello statuto non deve meravigliare che la gestione Ventura e del suo Consiglio si sia rivelata particolarmente negativa ed abbia prodotto un inesorabile riduzione dei Soci. Peraltro nel Bilancio chiuso al 31.12.2020 viene segnalato che il saldo algebrico tra le categorie verificatosi nel corso del solo esercizio 2020 è negativo di ulteriori 83 unità”. Queste defezioni fanno seguito a quelle verificatesi durante la gestione Ventura negli anni precedenti. Ed è presumibile che la defezione di soci si sia aggravata nel corso del 2021. 2 – Dalla stessa proposta di Bilancio chiuso al 31.12.2020 recentemente inviata ai soci ed avallato dal Consiglio Direttivo e dai Revisori si rileva che è tutt’ora pendente la vertenza con il Demanio relativa alla sede sociale che ha portato alla determinazione dell’indennità di occupazione, fatta senza preventivamente riferirne ai soci e senza preventivo deliberato dell’Assemblea, nella misura di € 5.741 al mese e che la stessa è stata concordata “salvo conguaglio” esponendo il Circolo ad una situazione del tutto aleatoria, dagli esiti imprevedibili e potenzialmente devastanti in considerazione delle somme, enormemente superiori, richieste ad altri Circoli cittadini. 3 – Nel corso del 2021 sono stati eseguiti lavori alla sede sociale di cui i soci, e lo stesso Consiglio Direttivo, che non li ha esaminati e/o approvati in alcuna adunanza, nulla sanno, di cui non si conosce la entità, il grado di urgenza, la ragione giustificatrice della loro attivazione, il preventivo di spesa, il loro ammontare in termini economici che Soci debbono ovviamente conoscere per accettare il pagamento di eventuali contributi straordinari Anche per questi lavori straordinari non è stata indetta alcuna Assemblea per la loro eventuale approvazione ne tanto meno sono stati in alcun modo informati i soci (art. 49). Non si vede inoltre come i Revisori abbiano potuto accertare che l’andamento delle spese relative ai lavori straordinari in relazione a quelle degli introiti sia stato conforme alle previsioni di bilancio preventivo, mai presentato”. Questa è una comunicazione finalizzata alla trasparenza per tutti i soci del Circolo Canottieri Napoli, sportivi e non, ma anche un modo per riflettere insieme sul futuro del glorioso Circolo del Molosiglio. –

  • Che futuro potrà avere una importante Istituzione sportiva come il Circolo Canottieri Napoli se l’attuale dirigenza ignora continuamente le sue regole fondamentali “lo Statuto” scritto dai “padri fondatori”, la sua anima, la sua ragion d’essere?
  • Andando avanti in questo modo quale potrà essere il futuro del nostro Circolo?
  • Perché l’attuale Dirigenza si presta ad avallare azioni del genere, quali interessi ci sono?