OSPEDALE MOSCATI, CUCINA DA ATTENZIONARE MA… LA DIREZIONE SANITARIA E’ DISTRATTA

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(f.n.) – E se per caso, potessimo, fortunosamente, entrare in contatto con le verità nascoste del PO Moscati di Aversa, non osiamo immaginare quante cose potremmo raccontare…E se qualcuno osasse infrangere i veti e superare le barriere virtuali imposte dai patron di ieri e di oggi, potrebbe ad esempio, parlarci un po’ dei vari servizi ospedalieri, dell’efficienza con cui i servizi stessi, vengono svolti, o no? E parlando di servizi, non potremmo certo escludere il “servizio cucina”, che dovrebbe rappresentare l’onore e la gloria dei Presidi Ospedalieri dell’Asl, o no? Da qualche notizia recuperata in giro, annusando dalla parte giusta, sembrerebbe che la gara della cucina del PO Moscati di Aversa, sia la stessa, che è stata bandita per l’Ospedale di Caserta e che entrambe abbiano, come punto principale: impatto ambientale zero!…Quello “zero” ci intriga assai…quale significato potrebbe mai avere?, se quell’ipotetico eroe sconosciuto, trovasse il coraggio di parlare ed illuminarci, potrebbe ad esempio considerare che, se a Caserta fanno poco, ad Aversa non fanno proprio niente?…Eh già, perché pare che, in spregio ai buoni propositi o all’efficienza più o meno millantata, ad Aversa il personale sia piuttosto stressato, anche perché sotto dimensionato…e la famosa “plastica” in aperta contraddizione con lo sbandierato slogan “plastic free”, sia invece, utilizzata in quantità industriali e dulcis “amaro” in fundo, le porzioni di viveri per i pazienti, siano ahinoi, minuscole! E volendo saperne di più, dovremmo informarci sui controlli…ma anche in questo settore, l’ensemble lascia assai a desiderare…Controlli effettuati da personale che pare non sia qualificato allo scopo e non autorizzato, dal momento che “biologo a progetto”, non significa “competente e inquadrato per tale materia”. Se qualcuno ci raccontasse tutte queste cosucce, ci chiederemmo, cosa mai abbia relazioniato fino ad oggi e relazioni, l’attuale direzione sanitaria del Moscati a Soresa e soprattutto che tipo di testimone stia per passare alla Ds subentrante…L’uscente dovrebbe spiegare alla nuova Ds, per esempio, per quale motivo al personale della cucina siano state diminuite le ore di lavoro, se nel capitolato d’appalto, sono contabilizzate per ruolo e turno…Magari la si potrebbe renderla edotta sui vari problemi, o no? Forse qualcuno degli illuminati, attuali ed intoccabili dirigenti del Moscati o addirittura dell’Asl, potrebbe rispondere o per saperne di più, dovremmo chiedere direttamente a Soresa?, oppure, come nella più consolidata delle tradizioni, nessuno ha intenzione di scendere nei particolari, al fine di offrire le giuste informazioni alla nuova Ds? Sapete qual è il triste epilogo di un disservizio, che interessi la cucina di una struttura sanitaria?, in questo caso è che al Moscati si mangia assai peggio che altrove, per non parlare della cucina di altri Ospedali come quello di Frattamaggiore e di Maddaloni, dove arrivano le pietanze preparate ad Aversa… Nonostante il silenzio di piombo, che generalmente avvolge l’Ospedale normanno, qualcuno sostiene che il Dg Russo sia stato informato di questa inefficienza, ormai quasi cronica…Il vitto lascia assai a desiderare e cosa gravissima, pare che la direzione sanitaria non effettui alcun controllo e pare che sia il sindacato Cgil a fare il buono ed il cattivo tempo … Che grande novità!, Non avremmo mai sospettato che un sindacato l’avrebbe fatta da padrone in un Ospedale, ma guarda quante cose si apprendono, strada facendo lungo i bordi della sanità de noautri, o no? E appena si allentano le maglie fitte del silenzio ecco che trasuda di tutto…e approfittando della smagliatura…apprendiamo che sembrerebbe che la delegata sindacale della Cgil, invece di fare l’addetta mensa e le pulizie sta comodamente seduta dietro la scrivania ed il nipote del responsabile di area invece di fare il magazziniere, che è il suo lavoro, fa il direttore dell’appalto al posto della famosa dietista che nessuno ha mai visto, ma se chiedi qualcosa a qualcuno, ti senti rispondere che pare sia sempre in smart working…E così succede al Moscati di Aversa più o meno quello che succede all’Aorn di Caserta dove i sindacati la fanno da padrone alla faccia dei diritti dei lavoratori e soprattutto dei pazinenti…Straordinari a parenti e ad amici, posti di comodo e turni favorevoli e cassa integrazione pronta per i non affiliati…Hasta la vista companeros!