ASL, NOMINE…A DISPETTO DELLA LOGICA, DELLA VECCHIA “CARA” POLITICA E DEL BUON GUSTO…

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(f.n.) – C’era una volta un bel concorso che oltre ai vincitori, produsse anche una bella graduatoria, alla quale attingere alla bisogna. E che le graduatorie presenti sul territorio, derivanti dai vari avvisi banditi dalle diverse Asl o Aorn campane, siano importanti, lo dimostrano le numerose volte che, sempre alla bisogna, vi si attingono nominativi dei professionisti che occorrono. Il concorso o avviso pubblico, al quale ci dedichiamo oggi, è quello bandito in data 12 novembre 2019, dall’Asl di Caserta, per il conferimento di incarichi quinquennali di Direttore di Struttura Complessa, disciplina di Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, per i Presidi Ospedalieri di Aversa, Marcianise e Sessa Aurunca. Il concorso che si è regolarmente svolto, è giunto a conclusione qualche giorno fa. Dei quindici candidati originari, ne sono rimasti in pista sei, dai quali la commissione esaminatrice ha estrapolato la terna finale, costituita dalle dottoresse Stefania Fornasier, Antonella Foglia e Laura Leoncini che, come sappiamo, sono state nominate Ds, nei PO di Aversa, Sessa Aurunca e Marcianise. Vi sono quindi alcuni nominativi in graduatoria a disposizione, qualora l’Azienda abbia necessità di specialisti del settore. Tra i professionisti presenti nella graduatoria non figura però, il nome di Arcangelo Correra. Un inguaribile maligno aggiungerebbe: “non figura neppure questa volta, grumf grumf” (questo suono che manifesta contrarietà è definito in gergo: bofonchiare)…ma sorvoliamo sulle battute, soprattutto perché l’interessato non ha uno spiccato senso dell’umorismo. Non figurando nella graduatoria quindi, non si comprende per quale motivo, il dottor Arcangelo Correra, peraltro responsabile della Uoc di Formazione dell’Asl, sia stato nominato Ds all’Ospedale di Maddaloni, incidentalmente a due passi da casa sua…Non si può dire che fosse un dirigente privo di occupazione, né che la Uoc di cui ha voluto, a tutti i costi, essere posto a capo, non comporti responsabilità notevoli, sempre che l’interessato sia del tipo che si impegna  ad assolvere il proprio incarico, nella maniera migliore possibile. Pertanto, un incarico impegnativo come quello di Ds di un Ospedale Covid esteso anche alla struttura di San Felice a Cancello che, sappiamo bene, quante e quali difficoltà ne abbia comportato la gestione, nel periodo della pandemia, oggi, all’inizio di una stagione, che non sarà certo cosparsa di viole del pensiero per nessuno, onestamente non riusciamo ad immaginare né comprendere la ratio che ha guidato il DG alla firma di questo doppio incarico. Una nomina ad interim firmata dal direttore generale “per tamponare la necessità di dare una guida alle strutture sanitarie dopo che era rimasto vacante il posto”, si apprende testualmente da organi di stampa, collegati all’Asl…ma alla necessità, si sopperisce in diversi modi e non necessariamente continuando a favorire persone che sono state ampiamente super favorite nel tempo, alla faccia della norma. Al PO di Piedimonte Matese e al PO di Santa Maria C.V. si è fatto fronte alla necessità determinata dal pensionamento del Ds a scavalco, Diego Colaccio, con la nomina temporanea di due dirigenti interni ai due Presidi, così come previsto da una vecchia normativa, nelle more dell’espletamento di un avviso pubblico che non sappiamo neppure se sia stato bandito. Ora è appena il caso di evidenziare che, se non vi fosse stata l’esigenza di sistemare gli avamposti politici in vista delle elezioni provinciali, l’esito del concorso di cui sopra, relativo alle Direzioni di Presidio di Sessa Aurnuca, Marcianise ed Aversa, avrebbe potuto protrarsi fino alle calende greche, secondo uno stile tipico degli Aga Khan della Sanità…ma, le esigenze elettorali sono prioritarie come sapete bene e,  visto che il concorso non contemplava la DS del PO di Maddaloni e non vi erano pensionamenti in vista, di cui usufruire per chiudere il cerchio, accontentare tutti i politici nostrani, affinché le loro richieste di consenso, avessero basi portanti di un certo peso, ebbene, si è creata la “necessità” a Maddaloni, la qual cosa, in un momento come questo, con la quarta ondata di Covid alle porte, è semplicemente inqualificabile, sempre a parer nostro ovviamente…E per rendere la cosa ancor meno accettabile, con incredibile arroganza si è offerta, ancora una volta, al mondo la dimostrazione che per quante cofecchie abbiano fatto nel tempo, non hanno ancora imparato a farle come si deve. I vecchi democristiani e i vecchi comunisti, quelli autentici, intelligenti e scaltri, quelli che hanno dato un senso compiuto al potere, sapevano esattamente come fare…difficilmente si facevano trovare scoperti e quand’anche raramente fosse successo, riuscivano a cadere in piedi, perché la loro era una cofecchia nobilitata dalla qualità della strategia e del  raccomandato che aveva sì, scavalcato la fila abilmente, ma all’analisi inevitabile del giorno dopo, aveva tutte le carte in regola…Hasta la verdad siempre!