IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI LILIANA RESINOVICH

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malke IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI LILIANA RESINOVICH

di Ursula Franco*                                          

Liliana Resinovich è scomparsa dalla sua casa di Trieste tra le 8.22 e le 9.20 del 14 dicembre scorso, il suo corpo è stato ritrovato il 5 gennaio 2022 nel parco di un ex Ospedale Psichiatrico, all’interno di un grosso sacco di plastica nero. Il parco dista poche centinaia di metri da casa sua.

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Liliana Resinovich

Il procuratore Antonio De Nicolo ha riferito alla stampa che la Resinovich è morta per soffocamento «due sacchetti di plastica, quelli utilizzati per riporre le verdure in frigo, erano uno sopra l’altro» chiusi al collo della donna e che ad un primo esame non vi erano segni di strangolamento né sul corpo segni evidenti di violenza. Che cosa è successo alla Resinovich? E’ stata uccisa o si è suicidata?

La Resinovich aveva indosso una giacca ed i suoi occhiali da vista sono stati ritrovati nei pressi del corpo. La presenza degli occhiali sul luogo del ritrovamento è particolarmente interessante. A che distanza dal corpo sono stati ritrovati gli occhiali di Liliana? Sono integri? Se li è tolti e si è suicidata? Sono caduti mentre veniva uccisa nel parco o erano all’interno del sacco nero di plastica nel quale si trovava il corpo e sono caduti nel momento in cui l’omicida si è liberato dello stesso?

Sebastiano Visintin, il marito di Liliana, ha rilasciato un’infinità di interviste agli inviati di diversi programmi televisivi.

Sebastiano Visintin e Liliana Resinovich IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI LILIANA RESINOVICH
Sebastiano Visintin e Liliana Resinovich

Visintin ha rilasciato la sua prima intervista il 22 dicembre 2021 ad un inviato del programma di Rai3 “Chi l’ha visto?”, ne riporto alcuni stralci:

Giornalista: Allora sono passati 8 giorni, giusto?

Sebastiano Visintin: Sì, sì.

Giornalista: Mi dice come sono andate le cose, cioè, quando scompare Liliana, Lilly?

Ottima domanda, permette infatti al Visintin di iniziare il racconto da dove vuole lui.

Sebastiano Visintin: Allora, devo fare una premessa perché gli ultimi 3 giorni che eravamo assieme abbiamo vissuto benissimo, siamo stati il sabato alla presentazione di un libro, a San Lorenzo, del baseball, che io ho contribuito fotograficamente, poi la domenica siamo andati eh a Grado, a pedalare, che lei vo… desiderava molto andare in bicicletta, a Grado eee la domenica eh il lunedì siamo andati ah in Slovenia a far la sauna, siamo stati lì 5 ore aa bearci del caldo del… dell’acqua, delle piscine, questo qua, e la sera siamo andati a cena da amici nostri che erano in partenza avevano detto “Venite che facciamo…

Perché il Visintin, invece di raccontare i fatti relativi alla mattina del martedì, giorno della scomparsa della moglie, ha cominciato il suo racconto dal sabato precedente? Perché ha sentito il bisogno di raccontare di quanto vivace fosse la loro vita insieme?

Giornalista: Qua a Trieste?

Il giornalista inspiegabilmente interrompe il Visintin.

Sebastiano Visintin: Qua a Trieste, sì… dopodiché siamo tornati a casa abbiamo guardato un po’ la televisione (…) siamo andati a letto, abbiamo chiacchierato un pochino, mi sembrava tutto bene, tutto a posto eee la mattina ci siamo alzati, lei si è alzata prima perché ha messo, ha fatto il bucato e poi ha messo ad asciugare, dopodiché mi ha chiamato che… era pronta la colazione, mi sono alzato, eee praticamente abbiamo fatto colazione, dopodiché ho detto che… avevo intenzione di andare giù in città(interrotto).

Si noti che in questo stralcio il Visintin ha utilizzato per 3 volte la parola “dopodiché” mentre non l’ha fatto nello stralcio precedente pertanto non è un suo intercalare. Perché è rilevante? Perché “dopodiché” è una lacuna temporale che nasconde informazioni che possono essere più o meno rilevanti.

Si noti “praticamente” prima di “abbiamo fatto colazione”, perché il Visintin non ha detto semplicemente “abbiamo fatto colazione” ma ha sentito il bisogno di aggiungere “praticamente” lasciandoci intendere che la sua colazione non sia stata proprio una colazione regolare? 

Si noti “ho detto che… avevo intenzione di andare giù in città”, una frase attraverso la quale il Visintin ci sta dicendo di aver semplicemente manifestato una sua intenzione.

Purtroppo il giornalista ha interrotto il flusso di informazioni che gli stava fornendo il Visintin, lo ha interrotto inspiegabilmente proprio mentre il marito della scomparsa si stava accingendo a raccontare i fatti a ridosso del momento in cui Liliana ha fatto la sua ultima telefonata ovvero intorno alle 8.22.

Giornalista: A che ora è uscito lei?

Si noti che il Visintin non ha detto di essere uscito ma di aver semplicemente manifestato la sua intenzione di uscire. Il giornalista ha dato invece per scontato che il Visintin fosse uscito e lo ha imboccato. 

Sebastiano Visintin: Verso le 8.

Giornalista: Quindi la moglie, Lilly, dopo la colazione, è rimasta a casa!?

Anche questa è un’inferenza del giornalista, non sono parole del Visintin. 

Con queste sue ultime due domande il giornalista potrebbe aver aiutato il Visintin a mentire. 

Sebastiano Visintin: Sì.

Stralci di un’altra intervista rilasciata dal Visintin prima del 5 gennaio 2022, giorno del ritrovamento del cadavere della moglie Liliana: 

Visintin: Quel giorno io sono uscito alle sette… meno un quarto.

Giornalista: Otto meno un quarto.

Visintin: Ah sì scusa, 8 meno un quarto, sì sono un po’ confuso, dopodiché sono andato a fare queste consegne e i telefonini re… registrano queste cose qua.

Che informazioni nasconde questo “dopodiché”? Perché il Visintin sente il bisogno di dire “i telefonini re… registrano queste cose qua”? Le sue parole sono il frutto di una contaminazione?

Stralci da un’altra intervista rilasciata dal Visintin prima del 5 gennaio 2022, giorno del ritrovamento del cadavere della moglie Liliana:

Visintin: Io c’ho un abili… un alibi perfetto.

E’ inaspettato che riferisca di avere un alibi.

Giornalista: Tutto documentato.

Suggerire è un errore.

Visintin: Tutto documentato.

Giornalista: Senta signor Sebastiano, qualcuno punta il dito contro di lei.

La giornalista non è chiara, non dice infatti che quel qualcuno ritiene il Visintin un assassino pertanto non ci aspettiamo che lui neghi in modo credibile di aver ucciso la moglie. 

Visintin: Lo f… lo faccia, è legittimo, non m… non mi… non mi… non…

Perché il Visintin non nega di essere coinvolto nella scomparsa della moglie? Perché si autocensura? Perché afferma che “è legittimo” che si sospetti di lui?

Giornalista: Come si difende da queste accuse?

Quali accuse?

Visintin: E devono… devono… io mi difendo con la… con il fatto che io non… non… non ho niente a c… non ho fatto del male, non posso aver fatto del male alla mia signora.

Il Visintin mostra di avere difficoltà a rispondere e di avere bisogno di convincere. 

Particolarmente interessante è il seguente scambio intervenuto tra Sebastiano Visintin e il giornalista Gianpaolo Sarti il 5 gennaio 2022 poco dopo il ritrovamento del cadavere della moglie Liliana: 

Giornalista: Ascoltate, una domanda te le devo fare, allora è chiaro che le circostanze con cui è stato trovato il corpo, cioé due sacchi neri ovviamente è difficile da dire anche…

Visintin: Che schifo, guarda mi… mi…

Le parole “Che schifo” sono inaspettate, il giornalista sta parlando del corpo di sua moglie. Perché il Visintin si autocensura? Che cosa stava per dire?

Giornalista: Questo fa pensare ad un gesto violento ovviamente, no?

Visintin: Sì. Ma chi? Chi… chi può aver fatto una cosa del genere e perché? Capisci? E’ tutto… è tutta questa storia che va avanti eee l’uscita di casa eee senza cellulare senza borsa eee cosa è… cosa ha scatenato eeee questo… questo… (incomprensibile) è tremendo.

Il giornalista lascia intendere di ritenere che Liliana sia stata uccisa e dice “gesto violento” mentre il Visintin resetta le sue parole con “una cosa del genere”. Perché il Visintin minimizza? E perché, messo di fronte al possibile omicidio della moglie, la sua disposizione linguistica nei confronti del potenziale assassino è neutrale? E poi perché aggiunge “E’ tutto… è tutta questa storia che va avanti eee l’uscita di casa eee senza cellulare senza borsa eee cosa è… cosa ha scatenato eeee questo… questo…”? Perché il Visintin riepiloga e “fugge” il presente? 

Si noti “cosa ha scatenato eeee questo”.

Da un’altra intervista, rilasciata prima del ritrovamento del cadavere della moglie:

“Stanotte è la prima notte che dormo perché sono deciso a trovare la verità. Il mio target finale è questo. Scoprire perché, chi… chi ha scatenato questa… questa situazione, perché Lilly non mi diceva queste cose, era spaventata? Era soggiogata da questa persona? Eee non riesco a pensare che… che lei si sia eee attaccata a questa persona, può essere un’amicizia, può essere qualcosa però qualcosa è successo eee e penso che quel giorno lì… sentendo le dichiarazioni varie, una cosa, tutte le cose che son successe, che si son dette, lei forse quella mattina si sia trovata in conflitto, che… che abbia avuto un ripensamento che… che si è accorta che qualcosa non andava. Lilly, probabilmente succube di questa persona, tirata dentro piano piano, “Sì, ma mi dai una mano”, “Sono solo”, queste cose qua. Magari le cose sono degenerate piano piano, lei magari eee non si è accorta non… è stata un po’ plagiata, secondo me, di… di questa persona qua (…) Il fatto che… il fatto che… che… che dica, così da quello che ho capito grosso modo, cheee alcune cose… che non stava bene con me, che voleva lasciarmi è impressionante. E poi… il fatto che il giorno 16 mi avrebbero eee detto che mi… che che che mi voleva lasciare. E che dopo il 18 o il 19, adesso non mi ricordo, dovevano andare via un week end, cioè son cose molto molto dure da capire. Io penso che Lilly quella mattina si sia trovata veramente sconvolta e io non ho notato niente perché abbiamo fatto la colazione, ci siamo salutati, son andato via eee dopo, ecco, quella telefonata che ha fatto, cioè io dico “Devo andare da una persona…” (interrotto) comunque lei è uscita di casa con le chiavi, vestita non lo so eee in che modo. Probabilmente aveva bisogno uscire, prendere un po’ aria, forse è andata a fare una passeggiata così qua vicino, ha detto “Mi prendo le chiavi, non mi prendo niente, vado qua a farmi una passeggiata qua”, e dopo dove sia andata questo è un mistero. È un uomo forte ehm intelligente queste cose qua, probabilmente aveva dei scopi diversi, si è accorto che Lilly era una donna eccezionale, splendida quella e voleva prendersela, voleva portarsela via perché avevano una storia insieme, molto probabilmente, questa è una mia supposizione eh, in verità non voglio niente dire ee io resto sempre dell’idea che Lilly in questa storia abbia sofferto molto infatti gli amici mi dicevano “Eh guarda Sebastiano che Lilly non sorride più come una volta” no? Io… non mi so…non mi sono mai accorto di questo perché comunque quando eravamo insieme qua e là avevamo sempre stesse tipo di vita, mi ricordo la domenica (…) io, tutto il resto, discorsi quelli, soldi, queste cose, non mi frega niente, a me interessa Lilly, sapere se è viva, perché voglio che torni a casa (…) io voglio la verità, voglio che venite ogni giorno qua da me, capisci (…) Lilly, torna a casa, se mi senti… non è successo niente. Ciao, grazie, grazie. Vi aspetto ancora fino a che non troviamo Lilly, io vi aspetto”.

Qual è la verità che interessa al Visintin? Il suo obiettivo è “Scoprire perché, chi… chi ha scatenato questa… questa situazione” non sapere dove si trovi sua moglie?

Si noti “ci siamo salutati, son andato via”. Visintin avrebbe potuto dire “sono andato giù in città”. “son andato via” ci parla di un’azione prolungata, che cosa non ci ha raccontato? Informazioni di poco conto o informazioni cruciali? Infine, perché racconta dei saluti? In Statement Analysis notiamo sempre parole riferibili a saluti (Kiss Goodbye) perché in molti casi di omicidi familiari sono un segnale linguistico che indica l’esatto momento in cui viene commesso un omicidio. Si veda il caso dell’omicidio di Clara Bugna. Bruno Lorandi così disse ad un giornalista del programma “Chi l’ha visto?”: “In Val di Non e andiamo su due o tre giorni e te li pago io. Vabbè che pagava sempre lei, (incomprensibile) no che pagavo io”. “Va bene così”, l’ho salutata, mi ha dato un bacio, sono andato in bagno, ho fatto quello che dovevo fare, sono uscito venti alle sette”.

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ursula franco 2 IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI LILIANA RESINOVICH *Medico Chirurgo, Criminologo, Statement Analyst. E’ allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (tecnica di analisi di interviste ed interrogatori), si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari. Fa parte del Forensic Team della COLD CASE FOUNDATION, una Fondazione Americana che si occupa di casi irrisolti, Executive Director: FBI Profiler Gregory M. Cooper.