ASL & PO SAN ROCCO, I LAMENTI “PRIMARIALI” E LE CARENZE CRONICHE

0

foglia di fico ASL & PO SAN ROCCO, I LAMENTI “PRIMARIALI” E LE CARENZE CRONICHE(f.n.) – Pochi territori riescono ad essere interessanti al pari di quello Aurunco, soprattutto per le contraddizioni evidenti, che lo caratterizzano e che rendono, in pieno terzo millennio, persino affascinante, l’altalenante evoluzione culturale del pensiero e le ostinate soste d’affezione allo status di sudditanza, che impediscono de facto, a quelle comunità, di acquisire la chiara conoscenza e consapevolezza del difficile concetto di libertà, di cui invece, si abusa senza vergogna, nelle stanze maleodoranti del potere. Dal distretto sanitario di Teano al Presidio Ospedaliero San Rocco, la musica è praticamente la stessa…Piccole e perverse, nonché continue, prove di abilità orientate sempre meno, a salvare almeno la faccia e sempre più spudorate, se si tiene conto di quanto poco, l’intelligenza del popolo, sia tenuta in considerazione e quanto ahinoi, continui a crescere in maniera esponenziale, l’esercizio del sotterfugio, della volgare raccomandazione, del privilegio, in cambio di quella serie di scambi, che hanno come denominatore comune, la permanenza del politico, sempre lo stesso, al potere. Naturalmente al potere politico aurunco, sembrerebbe subordinato persino il giudizio ed il controllo della Direzione Generale dell’Asl che, assai faticosamente si barcamena per accontentare sia i desiderata dei galli cedroni dell’entroterra, che quello dei galletti amburghesi di specie litoranea. In termini pratici e sanitari…Superfluo evidenziare che tra un affanno e una pastetta, indirizzati a collocare i portatori d’acqua al posto giusto, indipendentemente dal suo valore umano e professionale, le esigenze del territorio, acuite da questa infame stagione pandemica, sono tenute in una considerazione, praticamente uguale a zero…La sospensione delle visite ambulatoriali specialistiche ben miscelata con l’assenza di attenzione da parte di chi dovrebbe essere deputato a “pensare” e ad organizzare al meglio un minimo di compensazione ai vuoti che inevitabilmente si sono venuti a creare nel servizio pubblico. Invece nell’Asl di Caserta non è, ad esempio, possibile prenotare una ecografia morfologica in convenzione, per una donna gravida e quindi si è costretti a pagare…Quindi… chi, a stento riesce a mettere un piatto in tavola, è costretto a pagare 200 euro per una ecografia strutturale oppure dovrà rinunciare…Eppure, il provvedimento risulta preveda deroghe per l’Ostetricia ma a quanto pare, qualcuno fa finta di niente…Vorremmo chiedere al Dg Ferdinando Russo, sempre troppo permaloso e sempre assai celere nel ricorrere alle querele, senza preoccuparsi di indagare sui fatti emersi, a chi dovrebbe rivolgersi una povera donna senza mezzi che debba effettuare una strutturale?, e qualora non potesse farla per mancanza di mezzi ed il bambino malauguratamente, nascesse con una malformazione, secondo il Dg, chi dovrebbe assumersene la responsabilità? La strutturale secondo le linee guida, va eseguita tra la 19esima e la 21esima settimana; si tratta di un esame fondamentale, tanto è vero che il SSN prevede, per lo stesso, l’esenzione. Ma… se la Direzione dell’Asl invia una circolare che sospende gli interventi ma omette di specificare che la strutturale non è rinviabile, come dovremmo definire questa Direzione Generale? Nel corso del precedente lockdown la Direzione soffriva della stessa amnesia ma qualcuno segnalò la faccenda al ministro e si rimediò con una circolare…Oggi si ripete lo stesso errore, quindi… si perda meno tempo a cercare per punirlo, chi porta fuori dalle mura, le notizie scottanti e si pensi alle cose necessarie…perché, se non l’avete capito, noi scriviamo quando voi “difettate”. Entiendes? La verità vera, sapete qual è?, è che i consultori non funzionano ed anche in tempi normali sottoporsi ad una ecografia strutturale nelle strutture pubbliche è una impresa quasi temeraria. Vogliamo per caso, ripassare il grado di efficienza organizzativa dell’Asl in merito al problema? Chiedendo un po’ in giro, apprendiamo che fino a  qualche tempo fa c’era il dottor Goglia a Marcianise ma adesso è andato in pensione, qualcuno sostiene che c’era il dottor Morelli a Piedimonte, ma ci riferiscono che abbia gettato la spugna, perché non ce la faceva più ed infine si cita il dottor Tartaglione che operava in un consultorio ma… pare che da qualche tempo non le faccia …Conclusione: se una paziente X si reca in farmacia per prenotare una ecografia strutturale all’Asl di Caserta, da effettuarsi in quell’unico studio, che peraltro potrebbe già essere chiuso, in cui convergono prenotazioni che arrivano al prossimo anno…correrà il rischio che il bambino che oggi dovrebbe essere “ecografato” nel ventre della sua mamma, andrà già all’asilo… E badate bene, che stiamo citando esempi relativi ai tempi normali …ce la va sans dire che, in periodo di pandemia tutto salta, anche quel poco che c’è…e sospettiamo che per nascondere questa carenza si sia approfittato delle restrizioni imposte dalla pandemia, per chiudere tutto e arrivederci e grazie….Eh no, caro Dg, non è così che funziona…se sua figlia avesse necessità di una strutturale da effettuare all’Asl, lei dove la indirizzerebbe? E, visto che lei non risponde mai, perché prima di mettere nero su bianco, giustamente, si deve conoscere esattamente la realtà che ci circonda e lei sarebbe costretto a prendere atto, di qualcosa che risulterebbe in aperta contraddizione con tutti i suoi proclami di grande efficienza, potremmo affidarci per una risposta seria al quesito, al capodipartimento o al primario di Ginecologia del San Rocco, non è vero?, ma purtroppo crediamo sia perfettamente inutile…Infatti, l’altro giorno si è tenuta nella Direzione dell’Asl, una riunione di tutti i primari delle UOC di Ginecologia dell’Azienda, alla quale ha partecipato, anche il primario della Ginecologia del PO San Rocco. Invece di pensare alle cose serie, tra le quali appunto la difficoltà massima che incontrano le donne gravide, per sottoporsi ad una strutturale, la cara persona, ha pensato bene di continuare a lamentarsi perché il suo lavoro sarebbe compromesso dalla pressione, cui è sottoposto da articoli di giornale che tendono a vessarlo e a diffamarlo…Il Ds dell’Asl, dottor De Fazio avrebbe risposto che di lui non si parlava su giornali importanti, ma “su giornaletti di pettegolezzi” che lui, per esempio non leggeva nemmeno… Un gran peccato che il suo DG non faccia altrettanto, ma invece legga e si ribelli e quereli. Il dottor De Fazio mostra di essere un ingrato, mentre dovrebbe essere riconoscente a questi “giornaletti di pettegolezzi” che, ogni tanto si ricordano cortesemente di lui, altrimenti nessuno sarebbe al corrente della sua esistenza e correrebbe di passare nell’Asl senza lasciare traccia alcuna, o no? Ma non finisce qui, perché c’è di più e di meglio… qualcuno racconta che il primario della Ginecologia del San Rocco, dopo avere sciolto carmi al suo stesso indirizzo, automagnificandosi come chirurgo e come manager, abbia minacciato di chiudere il reparto…al che…il De Fazio, alzandosi in piedi, avrebbe detto: Caro dottore lei è incoerente, solo due giorni fa, è venuto da me a chiedermi di salvare la posizione della sua giovane collega ed ora vuole chiudere il reparto? E cosa vogliamo aggiungere? E pensare che avrebbero potuto parlare di cose serie, magari di ecografie strutturali, o no? Hasta la suerte!