ASL, LIBERTÀ DI PAROLA E… DIVIETO DI RESPIRARE

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di cicco russo ASL, LIBERTÀ DI PAROLA E… DIVIETO DI RESPIRARE(f.n.) – A noi, notoriamente brutti, sporchi e cattivi, con molti amici apparenti e nemici di sostanza nascosti, ma non troppo, nessuno ha intimato il silenzio né trovato la formula giusta per impedirci di scrivere ciò che, nel rispetto dell’altrui dignità, sentiamo addirittura il dovere, di scrivere. Al dottor Nazario Di Cicco nella sua qualità di dipendente Asl, è stato vietato di interloquire con la stampa e di conseguenza di rendere pubbliche le sue dichiarazioni. Noi invece, riteniamo di essere liberi di pubblicare la lettera che una gentile signora, consorte del dottore Di Cicco ci ha inviato. Pubblichiamo perché… il divieto di fare o dire qualcosa in questo caso, con la famosa tutela della privacy c’entra, come i famosi cavoletti di Bruxelles a colazione, ma tornerebbe invece utile ad occultare le manfrine moltiplicate per dieci e ben ingarbugliate, nello stile tipico di mamma Asl e dei suoi custodi. Purtroppo per mamma Asl, quando nel suo ventre, si concepiscono le cofecchie in danno di qualcuno che non riusciva a maturare il cinismo sufficiente, per resistere in silenzio in quell’ambiente, dovrebbe mettere in conto che questo qualcuno potrebbe reagire in maniera diversa da coloro che bacchettati i mobbizzati si accucciano e si rimettono nel percorso tracciato dal sistema…E questo è il bello ed anche il dramma della vicenda!…Nazario Di Ciccio ha difficoltà ad accucciarsi…è troppo alto…  La lettera è stata inviata a chi scrive, dalla signora Di Cicco che ringraziamo e la riportiamo di seguito.

Gentile Signora Francesca,

Le chiedo di aiutarmi. Non riusciamo più a vedere documenti sparsi e mio marito in questa condizione.

Dunque, illustro perché non gli “manca la stoffa”, ma gli mancano gli elementi per attribuire «la veridicità delle seguenti dichiarazioni di Di Cicco:

  • Non temo di essere licenziato.
  • Mi pagano (€. 3.500,00 al mese) e non vogliono che vada a timbrare o a lavorare.
  • Non è nulla di nuovo, perché è già avvenuto per il precedente periodo lavorativo terminato col licenziamento illegittimo (e ritorsivo) del 7.8.2008, come conosciuto dall’allora e attuale Direttrice dell’U.O.C..
  • Addirittura, questa seconda volta, non vogliono che vada in pensione e mi hanno proposto una promozione, anche economica.».

Pertanto, a difesa della sua onorabilità (è stato nominato solo nell’estate 2019) e della “priorità dell’interesse pubblico generale, che deve in ogni caso prevalere su quello particolare”, riassumo e accenno perché si è detto che Non è nulla di nuovo:

  • 11.2002: «TG2: “Però è pagato come se lavorasse?” Risposta: “Certamente, prendo lo stipendio tutti i mesi. Vorrei sapere dove devo andare a lavorare, ma non lo so.”».
  • 6.2005 (Prot. n.196/S.P.), l’allora Direttrice dell’U.O.C. conferma e certifica che: il13.04.2002 prot.n.754” già avevano potuto prevedere che “il Dott. Di Cicco dall’1.02.2002 al 5.02.2003 (successivo a quel 13.04.2002) non risulta presente”.
  • 6.2008, l’allora Direttrice dell’U.O.C. fa verbalizzare che: “L’Azienda ha ritenuto di soprassedere fino alla proposta di licenziamento proprio per attendere l’esito dei giudizi penali intentati a seguito delle denunce del dott. Nazario Di Cicco” (per questo motivo, hanno sempre continuato a pagare l’intero stipendio).
  • 2.2015, Sentenza n.598/2015: “licenziamento del 7.8.2008: illegittimo e … ritorsivo”.
  • 5.2019, denuncia: “nei confronti di Dirigenti ASL”;
  • 1.2022, denuncia: «Col decorrere del 31.12.2021, già, mi ha causato la perdita del diritto di poter andare in pensione con “quota 100”»;
  • Marzo 2022, cedolino stipendio: “netto in euro 3.540,00”;
  • 3.2022 (Prot. n.140724): “Proposta incarico professionale di alta specializzazione”;
  • 3.2022 (Prot. n.170944): “Al Legale Rappresentante p.t. A.S.L., Al Direttore U.O.C. G.R.U. A.S.L.). PREMETTO…… . CONSIDERO che, nonostante sia il dott. X.X. che la dott.ssa Y.Y. siano a conoscenza del fatto che Nazario DI CICCO è assente da anni, si continua ancora a erogarmi l’intero trattamento retributivo, in analogia con quanto già avvenuto (e conosciuto dalla dott.ssa Z.Z., anche allora Direttore U.O.C. G.R.U.) per il precedente periodo lavorativo terminato col licenziamento illegittimo (e ritorsivo) del 7.8.2008.
  • Tanto premesso e considerato,
  • CHIEDO la motivazione di quanto innanzi.
  • to Nazario Di Cicco”.

Ringrazio per la comprensione: c’è bisogno di PACE