NURSING UP, DE PALMA: “IL DM 71 NON CI CONVINCE”

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ANTONIO DE PALMA_ Presidente Nursind Up

ROMA – «Ci spingono a doverose riflessioni, i contenuti del cosiddetto “DM 71”, ovvero il provvedimento, approvato e varato come DPCM lo scorso 21 aprile, che indica i profili chiave dell’assistenza territoriale dell’immediato futuro.

Siamo di fronte “alla colonna portante”, alle fondamenta di un edificio altissimo ancora tutto da costruire, ma questa e’ una fase cruciale, ed occorre porre le basi per evitare che il palazzo crolli al primo soffio di vento.

Lo avrete capito bene, ci riferiamo alla Missione 6 del Pnrr, quella che riguarda appunto il rapporto strettissimo e delicato tra gli operatori sanitari e la collettività.

Non possiamo certo far finta di non comprendere che siamo di fronte ad una occasione da non perdere, dal momento che le risorse a disposizione sono davvero ingenti e superano, nella totalità della sola missione 6, i 15 milioni di euro (oltre 7 sono solo i miliardi a disposizione per gli obiettivi da raggiungere entro il 2016 nei punti che riguardano la ricostruzione totale della sanità territoriale).

Non possiamo essere pienamente soddisfatti, dice Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, di fronte a contenuti che a nostro avviso, pur meritando ulteriori e doverosi approfondimenti, a primo impatto, stentano a rispecchiare quelle solide premesse con cui questa Missione 6 era stata presentata.

E ci riferiamo naturalmente, per ciò che ci riguarda direttamente come sindacato delle professioni sanitarie, al ruolo chiave degli infermieri di famiglia che a nostro avviso, almeno a giudicare dai contenuti di questo DPCM, e se non ci si vuole fermare alla mera retorica, deve essere ancora esploso», dice ancora De Palma.

«Non vorremmo davvero ritrovarci nuovamente di fronte all’ennesimo progetto che rischia di rivelarsi come una scatola vuota, come fumo negli occhi.

Non possiamo permettercelo: troppo importante, lo diciamo da tempo, è la figura dell’infermiere di famiglia nel presente e nel futuro della sanità territoriale del nostro Paese, da troppo tempo questa professione attende di spiccare il volo, da troppo tempo abbiamo assistito al pericoloso gioco delle promesse in pompa magna miseramente mancate.

Partiamo dall’inizio: che fine hanno fatto i 9600 infermieri di famiglia che una legge doveva collocare in modo radicale da Nord a Sud nell’ambito del Decreto Rilancio? E stiamo parlando dell’ormai lontano luglio 2020. I dati in nostro possesso dicono che poco meno del 20% è stato inserito e collocato nei nostri territori.