INCENDIO DI MONTE MASSICO…A FUOCO ETTARI DI ULIVETI E IL NUCLEO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E’ A CARINOLA ALLA FESTA PATRONALE

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ENNESIMO ROGO SULLA MONTAGNA SESSANA, CITTADINI ABBANDONATI A LORO STESSI DALLE ISTITUZIONI   

   –   di Giulia Bosco   –                                        

Foto incendio INCENDIO DI MONTE MASSICO…A FUOCO ETTARI DI ULIVETI E IL NUCLEO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E’ A CARINOLA ALLA FESTA PATRONALE
Alcuni momenti dell’incendio nei pressi delle case del paese

È dal primo pomeriggio di ieri (01 agosto) che un nuovo incendio sta distruggendo a vegetazione del monte Massico, massiccio montuoso a ridosso degli abitati di Carano e Piedimonte Massicano, frazioni del comune di Sessa Aurunca.

A occhio e croce è il sesto incendio in appena venti giorni, in un’area che si estende su di una linea di appena tre chilometri a partire dalla zona costiera verso l’interno del territorio.

Sei incendi che hanno distrutto già diverse decine di ettari tra uliveti secolari e boschi demaniali, infliggendo l’ennesimo incalcolabile danno al patrimonio boschivo nazionale e del comune di Sessa Aurunca, nello specifico.

Ad intervallo di sei o sette giorni l’uno dall’altro, si susseguono queste catastrofi che di “naturale” dimostrano di avere poco o nulla; praticamente certa è l’origine dolosa, della quale – ci viene raccontato da alcuni residenti, i quali si sono lasciati andare anche a sfoghi social più o meno velati – ci sarebbe anche un colpevole. Un residente di una delle due frazioni sopra menzionate, che per motivi personali legati alla caccia, ma forse più a qualche devianza psicologica, sta infliggendo colpi durissimi al locale ecosistema.

Agisce coscientemente indisturbato il soggetto in questione, consapevole del fatto che la locale Stazione Carabinieri Forestali, conta sulla presenza di DUE soli militari che poco o nulla possono fare in un territorio di competenza talmente vasto che arriva fino al comune di Cancello ed Arnone.

Alla oggettiva ed incolpevole difficoltà degli organi di Polizia Giudiziaria, si deve aggiungere la mancanza assoluta di interventi di prevenzione e di intervento rapido – questa volta COLPEVOLE MANCANZA – per uno scellerato impiego del Nucleo Comunale di Protezione Civile.

Ricorderete che questo giornale, ha più volte maneggiato l’argomento Protezione Civile a Sessa Aurunca. Facendo un breve passo indietro, ci piace ricordare che fino al 2020 (ai mesi pre-pandemia) era attivo da oltre un ventennio un gruppo volontario di Protezione Civile, che era solito “sporcarsi le mani” nelle situazioni più difficili: emergenze neve, alluvioni, incendi per l’appunto; disdegnando integralmente i compiti di ausiliari del traffico o quelli di “belle statuine” alle processioni patronali, feste di piazza ed eventi politici di vario genere.

Questo categorico rifiuto di rendersi disponibili ai desideri politici del gruppo di VOLONTARI di Protezione Civile, non è mai stato digerito dal nuovo padrone del comune di Sessa Aurunca, il fidato amico di questo giornale, dott. Avv. Ten. Col. Pasqualino Emerito; comandante abusivo dei Vigili Urbani Sessani (vedi pronunciamento ANAC n.737 del 2018 – di cui abbiamo tanto parlato e che ci piace sempre ricordare) (LEGGI QUI).

Cosa successe, che in piena gestione commissariale, ed in emergenza Covid, si portò al massimo della tensione il rapporto tra gli uffici comunali ed i volontari guidati da Carmine Venasco, inducendo quest’ultimo a sciogliere la convenzione che per anni avevano portato avanti con il comune in cambio delle sole spese per le assicurazioni e per il carburante dei mezzi (neanche troppo spesso); nel giro di pochi giorni era già pronto il Nucleo Comunale di Protezione Civile al cui vertice fu insediato un ex “volontario” del gruppo di Venasco, il quale non riuscendo a soddisfare le proprie ambizioni personali, si era trasferito dai volontari della vicina Cellole, salvo poi rientrare in Patria al fischio del pastore (Emerito), per assestare la fatale coltellata alle spalle del suo vecchio mentore Venasco.

Vi chiederete a questo punto che c’azzecca tutta questa narrazione sulle vicende della Protezione Civile sessana, con lo sfacelo che sta coinvolgendo monte Massico, ma non solo, anche le zone collinari e la pineta costiera del comune?

C’azzecca eccome, perché il Nucleo Comunale guidato dall’ex volontario, è a servizio integrale dei desiderata dei politici locali e del Comandante Emerito alla modica cifra di 30 euro al giorno a persona…ecco quindi, che nel giro di pochi mesi c’è stata la corsa ad aderire a questo Nucleo Comunale.

Corsa in solitaria dei soliti elettori storici del gruppo politico dominante in città, che nella maggior parte dei casi trattasi di disoccupati storici poco avvezzi al lavoro reale…ma questa è un’altra storia!

E di che si occupano questi protettori civili sessani – praticamente stipendiati con fondi pubblici? Certamente non hanno mai avuto a che fare con fuoco, fiamme e fumo, ma generalmente li vedi, tutti tirati, azzimati e truccati (per la componente femminile ovviamente) nello loro attillatissime uniformi con tanto di stivaletti lucidi, la mattina fuori dalle scuole per impedire l’assembramento delle mamme automobiliste, oppure a portare il gonfalone comunale alle manifestazioni civili e religiose, ma anche a presenziare durante i concerti o le numerose sagre e feste patronali che abbondano nel comune aurunco…dove raccolgono gratuiti assaggi delle prelibatezze messe in mostra.

Un duro lavoro, non c’è che dire!

Peccato che si tratta di tutte attività espressamente vietate dal regolamento del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, ma di alto gradimento per il nostro ineffabile dott. Avv. Ten. Col. Pasqualino Emerito che si è così costituito un esercito personale di Pretoriani, pagato con fondi comunali; a proposito di pagamenti, pare che il coordinatore del Nucleo, per se e per i propri familiari che fanno parte del Nucleo stesso, attesti lo svolgimento di più turni giornalieri per incassare più rimborsi…ma sono solo dicerie che verranno smentite esibendo gli atti, o no?

Ed arriviamo alla serata di ieri, quando il Massico bruciava fino a lambire le case della frazione di Piedimonte Massicano e la popolazione era tutta per strada, i nostri valorosi Pretoriani dov’erano? Tra le fiamme a mettere in salvo la popolazione, direste immediatamente voi lettori di AppiaPolis…e invece no, ben due automobili del Nucleo Comunale di Protezione Civile di Sessa Aurunca, con i relativi equipaggi (stipendiati) erano impegnatissimi a presidiare la festa patronale dei Santi Bernardo e Martino nel vicino comune di Carinola e di braci ardenti, i nostri arditi tenevano sotto controllo quelle che arrostivano la porchetta che di li a poco sarebbe finita nei loro panini!

Con, ovviamente, spese di carburante, rimborsi e buoni pasto a carico dei cittadini sessani.

“Punto-Gioco-Partita”!

La domanda quindi è: perché il personale del Nucleo Comunale di Protezione Civile del comune di Sessa Aurunca, si trovava a svolgere attività – peraltro illegittime – fuori dai propri ambiti di intervento ma a spese della comunità aurunca? Quella stessa comunità che stava soffrendo l’ansia per il pericolo che correvano loro stessi e le proprie abitazioni, unitamente alla devastazione interiore nel vedere incenerire gli antichi oliveti che si tramandano da generazioni assieme al patrimonio boschivo demaniale.

Il sindaco certamente tacerà, qualche assessore permaloso imbastirà una solita piccata (e inadeguata) risposta, e il nostro Emerito continuerà nella sua silenziosa opera di colonizzazione del Municipio sessano!

…le opposizioni invece che faranno? Al momento si registra un timido commento dell’ex sindaco Silvio Sasso, il quale scrive che il gruppo antincendio composto da volontari – attivo nella passata amministrazione, NDR – non è più stato costituito…lasciando intendere che si è preferito costituire la citata “Falange Emerito”, come abbiamo ampiamente descritto noi.

Ora c’è da capire se AppiaPolis è d’accordo con Sasso, o se è lo stesso Sasso che sta venendo incontro ad AppiaPolis…facezie, intanto il Massico brucia!

 

P.S. non ci piace atteggiarci a Cassandre, ma era il 23 marzo 2021 e ( LEGGI QUI ), quasi un anno e  mezzo fa, pubblicavamo uno dei nostri tanti articoli sull’argomento “Protezione Civile” di Sessa Aurunca, e chiudevamo con una preveggenza, scrivevamo: “… si accettano scommesse su di essi, dando per scontata la partecipazione di qualcuno che in questi anni ha tentato più volte di prendere il posto di Venasco”.

Pur senza fare troppi nomi conservando un minimo di pudore, pare proprio che ci abbiamo azzeccato….anche stavolta!