SMCV, AVETA ACCUSA: “IN CONSIGLIO REGNA L’IMPROVVISAZIONE, E IL SINDACO MANCA DI RISPETTO ALLA MINORANZA”

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SANTA MARIA CAPUA VETERE – «Due regolamenti ritirati dalla stessa amministrazione, un altro approvato nonostante fosse pieno di lacune, applicazione pedissequa dei tempi di discussione per evitare di dar voce alla minoranza. Sono questi i risultati di un consiglio comunale in cui superficialità e arroganza hanno regnato sovrane». Così Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città – M5S – Verdi”, commenta gli esiti del civico consesso di Santa Maria Capua Vetere del 1 agosto.

«Lo stesso sindaco – spiega Aveta – ha dovuto ritirare due regolamenti (quello sulla dog area e quello sulle sponsorizzazioni) perché non si era accorto che mancava il parere della prima commissione. Ed è paradossale che la stessa commissione fosse stata convocata per esprimere tale parere nei giorni immediatamente successivi alla seduta di Consiglio: siamo all’improvvisazione e al dilettantismo espressi alla massima potenza! Il risultato è che si è perso altro tempo. Ma, quel che è più grave, è lo sperpero di altre ingenti risorse pubbliche per pagare inutili gettoni di presenza».

La maggioranza ha approvato invece il regolamento sulle biblioteche rionali, nonostante le obiezioni mosse dal gruppo formato dallo stesso Aveta, da Danilo Talento e da Italo Crisileo.

«Siamo d’accordo sull’istituzione delle biblioteche rionali – afferma il leader dell’opposizione – ma non sul metodo scelto dall’amministrazione. Per esempio, abbiamo obiettato che il regolamento prevedeva discriminazioni non solo tra “cittadini” e “stranieri”, ma addirittura tra gli stessi cittadini sammaritani, a seconda se siano residenti o meno in un determinato rione. È fuori da ogni logica, inoltre, la possibilità di trasferire testi (anche quelli rari o quelli vincolati per volontà del donante, come il “Fondo Pezzella”) dalla biblioteca centrale a quelle rionali. In pratica, più che di un potenziamento dell’offerta di servizi librari ai cittadini, il regolamento si presta a un possibile smembramento della biblioteca comunale. Ma evidentemente il sindaco ignora che le biblioteche rionali dovrebbero essere un qualcosa in più, con acquisti di volumi propri, non una mera succursale priva di contenuto e di vitalità».

Aveta lamenta poi che non gli è stata data la possibilità di esprimere alcune brevi raccomandazioni in apertura di seduta, a causa di un malfunzionamento del collegamento telematico.

«Si è deciso di applicare pedissequamente la regola – conclude il consigliere – non consentendomi di avere pochi minuti per alcune importanti raccomandazioni, riguardanti temi particolarmente sentiti dai cittadini. Penso, per esempio, alla situazione dei residenti di via Giotto sfollati dopo l’incendio dello stabile in cui abitavano. Penso alla dislocazione degli eventi in programma per la prossima Festa patronale dell’Assunta. Penso alla richiesta di bonifica dell’area ex Stu. Penso alla necessità di fornire molti condomini di nuovi contenitori per la raccolta dei rifiuti, evitando che siano lasciati indecorosamente lungo le strade e sui marciapiedi. Argomenti che trasformeremo, nei prossimi giorni, in atti consiliari, e sui quali ci è stato impedito di intervenire, con l’infimo senso della democrazia che ormai regna in questa città».