“LA CITTA’ BLU” A MISURA DI PERSONE AUTISTICHE

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citta blu 1 LA CITTA BLU A MISURA DI PERSONE AUTISTICHE
autismo bollino blu LA CITTA BLU A MISURA DI PERSONE AUTISTICHE
Città del bollino blu…

Il ritornello “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno nota come “Volare” per anni ha accompagnato la gioventù delle migliori generazioni. La canzone iniziava proprio con una frase: “Sento che un sogno così non ritorni mai più mi dipingevo le mani, la faccia di blu…”dal 1958 anno in cui la canzone iniziò a spopolare, sono passati ben sessantaquattro anni e “quel blu “ si attente ormai come un assetato cerca acqua nel deserto, con smania e desiderio!
Il blu è associato al colore dell’autismo perché nel linguaggio della cromoterapia corrisponde alla sensazione di calma, accettazione, in un mondo multi sonoro e frenetico, in cui le persone con autismo possono non sentirsi a proprio agio. Il colore blu dal 2007 è stato scelto dalle Nazioni Unite come il colore dell’autismo per rappresentare appunto la sindrome dove la percezione sensoriale è diversa in quanto la persona autistica processa le informazioni in modo differente, non sbagliate ma diverse.
Il sogno di cui parlava Modugno è la realtà che vorrebbero tante famiglie con figli autistici: la città blu, o meglio la città dal bollino blu, strutturata e studiata a misura di soggetti autistici, bambini, ragazzi, adulti che possano muoversi in modo autonomo e indipendente tra le strade di un proprio paese o di una propria città supportati, sostenuti da segnali, da negozi e negozianti pronti ad accoglierli e dare la precedenza, da gente informata e formata su cosa sia l’autismo, da strade attrezzate.
Ma cerchiamo di capire meglio cosa si intende per città dal bollino blu.
Alcune città della Toscana come Prato e Pisa, altre in Emilia Romagna come Zola Pedrosa, Trani in Puglia, Bono a Sassari in Sardegna, hanno deliberato in giunta la realizzazione di alcuni progetti per istituire la città dal bollino blu. Per rendere attuativa l’iniziativa, è stato predisposto un accordo plurilaterale, plurifattoriale e plurisettoriale per la realizzazione di un progetto che è stato articolato in quattro fasi:
1. prima fase prevede l’ istituzione di una rete di esercizi commerciali , istituzioni pubbliche e/o private, luoghi, privati o pubblici in cui si adotteranno misure che favoriscano e semplifichino la fruizione dei servizi e l’accoglienza delle persone con Disturbo dello spettro Autistico;
2. realizzazione di un percorso formativo, a cura dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune, teso a dotare il personale di esercizi, servizi ed attività aderenti di un livello di conoscenza base di comportamenti da adottare nell’accoglienza e di misure minime di adeguamento alle esigenze speciali degli ambienti fisici delle attività; il tutto con la supervisione dell’ Asl
3. creazione di un kit, (composto dal logo Trani Autism Friendly , già creato in forma gratuita, da esporre fuori dall’attività, da un cartello con adesivo da esporre all’interno dell’attività e da un vademecum formativo sui comportamenti corretti da seguire in caso di accoglienza di un soggetto autistico) da consegnare, a cura del Comune a tutte le attività aderenti al progetto in modo che questi possano esporlo nei propri esercizi ed essere riconoscibili come testimonianza di un’accoglienza consapevole e “preparata”.
4. attivazione di una mappa speciale della Città che evidenzi e identifichi gli esercizi dove è possibile garantire un set minimo di modalità e condizioni favorenti l’accoglienza e la fruizione da parte di persone con autismo. Tale mappa sarà redatta a cura del Comune.

Ma chi vive in Campania perché deve sempre sentirsi fanalino di coda dell’Italia? Anche in questa regione è possibile studiare come attuare “la città dal bollino blu” seguendo gli esempi precedentemente adottati da alcune città delle regioni del centro Italia o del Nord e prendere spunto tenendo anche conto di altri punti essenziali: innanzitutto promuovere l’integrazione tra Servizi per assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali nel corso della vita della persona, secondo il modello del Progetto individuale di vita e del budget di salute; promuovere l’integrazione con i servizi educativi della prima infanzia e con le istituzioni scolastiche per favorire l’individuazione precoce, l’intervento abilitativo ecologico naturalistico e l’inclusione attraverso l’attivazione di progetti dedicati alla formazione, all’empowerment e al sostegno delle famiglie in cui vivono persone con disturbi dello spettro autistico; promuovere e strutturare, dedicare soluzioni abitative supportate, qualificazione di strutture semi-residenziali e residenziali accreditate, pubbliche e private, con competenze e caratteristiche specifiche per i disturbi dello spettro autistico cercando di ottimizzare i costi, godendo dei beni confiscati alla camorra, incentivare e promuovere progetti finalizzati all’inserimento lavorativo delle persone con disturbo dello spettro autistico, che ne valorizzino le capacità, le aspirazioni e i talenti; attivare percorsi di conoscenza e promozione di progetti per l’informazione della popolazione c..d normotipica sulle caratteristiche e i bisogni delle persone con disturbo dello spettro autistico per favorire l’inclusione e l’accessibilità in tutti gli ambiti della vita delle comunità; promuovere l’accesso delle persone asperger con disturbo dello spettro autistico alle tecnologie informatiche che possono facilitare l’inclusione sociale e la comunicazione; favorire l’informazione della popolazione generale sulle caratteristiche dei disturbi del neurosviluppo e sulle possibilità di intervento precoce; attrezzare parchi, spazi e luoghi all’aperto o al chiuso accessibili ai bambini con lo spettro autistico con giochi sensoriali, sonori, tattili e olfattivi, giochi di digito pittura, musica da rilassamento; per i soggetti non verbali, accompagnare il loro percorso in città con cartellonistica iconografica con i segni per comunicare esigenze e bisogni, dotarli di un braccialetto di gomma blu, che non sia un segno stigmatico ma di riconoscimento e di identificazione tra la gente in fila alla cassa di un supermercato o in farmacia. “Città dal bollino blu” con autobus di linea dal colore blu, disegnato ai lati la mano blu con la scritta “AutismBUS” che segnano percorsi e fermate, accompagnate da una voce guida chiara e lineare, che guida i ragazzi e adulti autistici ad essere autonomi e indipendenti, allo stesso modo strisce blu accanto a quelle bianche fuori le scuole per indicare di prestare più attenzione in quanto un alunno/bambino autistico sta imparando ad attraversare la strada da solo.
In una società che si ritiene civile e vanta di essere inclusiva, queste cose dovrebbero essere di fatto già istituite e di norma già esistenti. Bisognerebbe che ognuno si mettesse, per un solo momento, nei panni dell’altro per rendersi conto delle difficoltà che le famiglie dei soggetti autistici incontrano ogni giorno perché in balia di una società assente, egoista e menefreghista che tende a calpestare il più debole. Solo così si potrebbe capire se ognuno provasse a chiedersi “ Se fosse successo a me? Se fossi io a trovarmi in difficoltà, se fosse mio figlio o mia figlia? “…Proviamoci per un attimo e insieme mettiamocela tutta a dipingere di blu la realtà di una città a misura di autismo.

8 Commenti

  1. Un sogno. Come ci spero. Per Lucia, per Laura e per tutti i nostri ragazzi. Le tue battaeglie sono le nostre. Forza Mariarosaria siamo con te!

  2. Tutto il mondo dovrebbe essere dipinto di blu, proprio come la canzone del grande Domenico Modugno. Tutto il popolo dovrebbe vivere, aiutare e farli sentire parte integrante a queste care persone affette dallo spettro autistico. E speriamo che anche la Campania si dipinga di blu, ed io credo e sono convinto che lei riesca nel suo progetto. Grazie come sempre per renderci partecipi dei suoi articoli, ed aiutarci a capire tanto su questa tematica molto toccante.

  3. Leggere i tuoi articoli è sempre entusiasmante.
    Coinvolgi il lettore nel viaggio dentro la disabiità e tu la fai vivere non come un limite.
    La città a misura di persona dosabile dovrebbe esistere a prescindere che sia autismo o altre forme di disabilità, una città in cui tutti siano attenti e solidali.
    Che risorsa sei. Grazie dottoressa

  4. Leggo e vorrei che la tua proposta venga accolta da chi ci governa.
    Che in Senato facciano qualcosa per l’autismo.
    Ti seguo su facebook e su istagram, sei un treno in corsa e ci travolgi tutti in pieno.
    Grazie perchè sei un esempio positivo per chi vive e lotta per i diritti dei ragazzi autistici.
    Fortunata la tua Laura

  5. Leggo e spero che la tua proposta venga accolta da chi ci governa. Ti seguo su facebook e su istagram sei un treno in corsa e ci travolgi tutti in pieno. Grazie perchè sei un esempio positivo per chi vive e lotta per i diritti dei ragazzi autistici. Fortunata la tua Laura

  6. Wow .. magariii io direi oltre ogni città provincia etc etc .. l’italia dovrebbe diventare dal bollino blu ..
    Grazie per questo spunto di riflessione

  7. La città dal bollino blu sarebbe un sogno per i nostri figli.
    Cara Rosy quello che scrivi crea tanta speranza nei nostri cuori ♥️
    Ci voglio credere voglio essere ottimista e positiva come te. Un abbraccio a Laura da Martina

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