ARTE E CREATIVITA’ DEI RAGAZZI AUTISTICI: DA AUTISMO A…. ‘ARTISMO’

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image 1 ARTE E CREATIVITA DEI RAGAZZI AUTISTICI: DA AUTISMO A.... ARTISMO

L’arte è sempre stata considerata fin dai tempi più antichi come un principio di cura. Già a partire dal IX secoli, alcuni studiosi riposero l’attenzione sulle produzioni artistiche di soggetti che vivevano una determinata condizione psichica, come espressione ed elemento caratterizzante, appunto della loro sofferenza. Nel corso secolo successivo, l’attenzione all’ associazione dell’arte alla patologia psichica portò alla formazione delle prime scuole di arteterapia, la cui idea di base è che la persona potesse esprimersi non attraverso la parola, se ne fosse privo, ma attraverso l’immagine, i colori, le tempere, gli acquerelli e tele. Così l’arte come tecnica curativa diventa una successiva condizione dell’intero ambiente terapeutico che può integrare e anche sostenere la psicoterapia. Negli ultimi anni, dunque, si è assistito ad un maggior interesse verso l’autismo, considerando i numeri in aumento e i casi registrati della diagnosi precoce, che ha portato al moltiplicarsi anche le tecniche riabilitative e preventive attraverso la creatività e l’arteterapia. Tra le disparate pratiche ad oggi esistenti attraverso le quali bambino con autismo può esprimersi, si pone particolare attenzione proprio all’arteterapia. Quest’ultima è vista come l’insieme di tecniche che permette al bambino di esprimere se stesso e di comunicare qualcosa di sé in modo alternativo, attraverso la scelta di colori, o unitamente alla comunicazione verbale. Infatti l’arteterapia diviene un sostegno alla comunicazione verbale e non verbale, con la convinzione che il processo creativo migliori il benessere della persona. Lo scopo principale che si propone di raggiungere tale tecnica, è migliorare il benessere psicologico proprio attraverso l’uso dell’arte. Nei bambini autistici la creatività e le forme di arte, forniscono la possibilità di sperimentare un altro modo di comunicare, attraverso la realizzazione su foglio o tela, del proprio sentire o vissuto interiore: un disegno, un piccolo oggetto da lui creato, un acquerello o un quadretto sono espressioni concrete di ciò che caratterizza il mondo interiore di un soggetto autistico. Spesso, infatti, ci si sofferma esclusivamente sugli aspetti deficitari che caratterizzano il disturbo dello spettro autistico, senza valorizzare e considerare, invece, tutte quelle capacità e abilità che questi bambini possono mostrare. Soprattutto attraverso le forme di arte, per le quali e grazie le quali il bambino autistico può esprimere se stesso. Alcuni autori che hanno studiato le biografie di grandi artisti, hanno messo in evidenza aspetti del loro temperamento che potrebbero essere ricondotti a diverse condizioni tra cui anche l’autismo. Alcuni tratti tipici delle persone con autismo, possono contribuire allo sviluppo della creatività, dell’estro, della vena musicale. Importanza fondamentale assume il fatto che i bambini con autismo sono solitamente orientati verso la perfezione e hanno un elevato livello di motivazione e concentrazione. In aggiunta, alcuni bambini presentano una predisposizione ad un’elevata capacità di focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti della realtà e talvolta la riportano in modo minuzioso e perfetto. L’arteterapia si contraddistingue come un approccio di sostegno alla comunicazione verbale e non verbale, mediante l’utilizzo di materiali artistici. Attualmente ci sono due filoni principali: il pensiero di Margaret Nambung che intende il prodotto artistico come uno strumento per l’accesso ai contenuti inconsci; dunque, utilizzato come strumento diagnostico, mentre Edith Kramer, sostiene l’importanza del processo artistico ritenuto di per sé uno strumento terapeutico. Genericamente, dunque, si può affermare che i laboratori di arteterapia hanno uno spazio e un tempo ben definito nel quale tutto ciò che accade ha un senso e un significato. Il laboratorio è un luogo nel quale il bambino o il ragazzo trova tantissimi stimoli positivi. Ad esempio carta, matite, colori, plastilina, stoffe, lane, legno, farina, teli, burattini. Stimoli diversi che non solo alimentano l’espressione di sé ma possono contribuire ad implementare le capacità sensoriali e percettive del bambino. Basti pensare alla granulosità della farina o alla morbidezza della plastilina, alla ruvidità del legno, alla cremosità delle tempere che il bambino utilizza e manipola. Si può trovare però anche uno spazio vuoto, da riempire come si vuole, scegliendo i futuri strumenti insieme al bambino. Il campo image ARTE E CREATIVITA DEI RAGAZZI AUTISTICI: DA AUTISMO A.... ARTISMOd’intervento delle artiterapie è solitamente composto da tre aree: l’area educativa: dove la pratica dell’arteterapia è mirata ad agevolare percorsi formativi didattici ed esperienziali nell’ambito dell’educazione artistica; e anche processi di sviluppo e implementazione della creatività; l’area riabilitativa: in supporto a strategie di riabilitazione nei confronti di utenze specifiche (per esempio il disturbo dello spetto autistico ma anche disturbo da stress post traumatico); l’area psicoterapica propriamente detta: nel contesto della clinica dei disturbi e della patologia. L’arteterapia può raffigurare un’ottima opportunità per il bambino con autismo di creare concretamente qualcosa con le proprie mani e sentirsi utile e quindi gratificato, aumentando così l’autostima.

5 Commenti

  1. Creatività e arte sono complementari, ed è importante che gli autistici trovino la loro dimensione nell’arte e nella creatività incentivando i talenti innati.
    Grazie dottoressa per questo suo nuovo articolo ♥️ lei ci rende partecipe di un mondo nuovo!
    Che bello leggere i suoi articoli

  2. Beh leggevo a tal proposito che Michelangelo nonché pittore, scultore, e poeta, fosse autistico, eppure guarda cosa è diventato. Il mio pensiero è che questi ragazzi autistici, con la mente, arrivano a fare grandi cose, sono creativi e quindi l’arteterapia li porta a creare cose straordinarie.
    Grazie per questo articolo inedito, che anche oggi mi ha portato a conoscere l’autismo nella sua fase creativa.

  3. A prescindere dalla disabilità.. ognuno di noi ha dentro colori da mettere fuori e accendere la creatività… nella e nel giovane ancor più…e se c’è una disabilità è ancora più giusto che prenda immagine il loro estro …
    Come sempre articolo unico e speciale

    • Grazie. Mi conosci e sono dell’opinione che la disabilità non è e mai sarà un limite benché può rappresentare una risorsa da cui partire se si incentivano i talenti di ciascuno!

  4. Che bello questo articolo. È proprio vero anche mio figlio ama dipingere e quando è da solo con le sue tempere esce tutto il suo estro e soprattutto si calma tantissimo, l’arte importante per questi bambini come anche la musica. Grazie dottoressa per quest’altro articolo di spunto di riflessione lei ogni volta regala un viaggio più sereno nel mondo della disabilità

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